Cravenroad7

<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>
Devo fare duemila distinzioni. Primo: parlo solo delle storie uscite, perchè le migliori in senso assoluto non sono state ancora pubblicate.<hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>
Ciao Paola, primo di tutto, ti prego di scusarmi per il mio italiano scritto al intuizione (grazie al mio quinto senzo e mezzo); perche sono francese (anche se la meta italiana, ce l'ho comunque; grazie papa'), ma scrivo pure con il cuore (dissanguato <img src=icon_smile.gif border=0 align=middle> ), e non ti preocupare, l'italiano lo capisco benissimo!

Poi, ti ringrazio per tutte le emozione che mi hai gia offerta, con storie bellissime come "Lo specchio nell'anima; Requiem per un mostro; Sciarada e Memorie dall'Sottosuolo"...La cosa che mi ha subito colpito cuando ho letto le tue storie, e che hai ridatto una grande importanza al aspetto psicologico delle storie e di Dylan, hai saputo approfondire le sue state d'anima, il suo carattere, con la tua sensibilita, certo, ma senza snaturarlo. Vale anche in un certo senso per Bloch...Una altra cosa che mi subito venuta in mente e che il tuo stile di scrittura e molto piacevole, con un certo senso del'umorismo anche...
Grazie tanto sinceramente!

Ho cercato di leggere questo lunguissimo "topic" dall'inizio, e se non mi e sfuggito niente, ti voglio chiedere (grazie anche tanto per essere cosi disponibile con i passionati dylaniati del forum):

1-Vorrei sapere che sentimenti provi cuando finisci di scrivere una storia; ma sopratutto cuando leggi una storia tua completamente finita (che troviamo in edicola).

2-Il lavoro in binomio con il disegnatore e un parte che ti piace? INsomma, che parte del tuo lavoro ti offre piu piacere?

3-Ogni volta che cominci di scrivere o scrivi una storia, hai dei dubbi sulle tue capacita, o sei molto sicura di te? Forse, ti e gia capitata di non finire una storia perche ti sembrava veramente sbagliata o no?

Se non hai il tempo di rispondere, non fa niente, avro provato...Spero che non sono domande troppo da strizzacervelli <img src=icon_smile_big.gif border=0 align=middle>

Jebs

-------------------------
<b>Cartello in un Pub: </b> "Chi beve per dimenticare e pregato di pagare in anticipo"

Edited by - Xabaras on 12/02/2003 01:52:42

jebs solo una cosa: cuando si scrive con la q (dunque quando)

-------------------------
Credere, Obbedire, Combattere

<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>
jebs solo una cosa: cuando si scrive con la q (dunque quando)<hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>Ah si, e vero! mamma mia, questi corsi di Spagnolo mi fanno impazzire...comunque, grazie professore JD, non la faro mai piu, prometto! <img src=icon_smile_wink.gif border=0 align=middle>

Jebs, allievo turbolento, "forse piu lento che turbo" <img src=icon_smile_big.gif border=0 align=middle>

-------------------------
<b>Cartello in un Pub: </b> "Chi beve per dimenticare e pregato di pagare in anticipo"

Oh, là là, j'ai presque oubliè mon francais... Caro Jebs, ma che piacere mi fa rispondere a un italo-francese (certo, in effetti se in parallelo mi studi lo spagnolo sei fregato!), considerato che è la lingua che parlo meno di quelle che so per mancanza di occasioni. Allora, belle domande.
1) Cosa provo quando finisco una storia e cosa provo quando la vedo in edicola. Allora: solita distinzione tra storie che sono più lavoro che autoanalisi o viceversa. Quando termino un "lavoro" di cui sono abbastanza soddisfatta lo "archivio" mentalmente e desidero passare ad altro. Quando la storia è viscerale e l'ho scritta con passione, finirla mi lascia un senso di vuoto. Che dire, sarà la melassa che viene sotto Natale, ma ho davvero "sofferto" nello staccarmi da alcune vicende e alcuni personaggi. Vedere una storia in edicola è sempre un'enorme sorpresa. Come lo è essere riconosciuta alle fiere. Non lo so, forse non sono mai stata del tutto convinta che sia reale fare questo lavoro, è un po' come se "giocassi a fare la sceneggiatrice" e poi tutto d'un tratto mi ritrovo la mia storia in edicola. E' strano... (Dickens, non sei nessuno!!!).
2) La collaborazione col disegnatore è diversa per ciascuno di loro. Mi dà un piacere immenso quando vedo concretizzata un'immagine che esisteva solo nel mio cervello. Avviene a sprazzi, a volte solo in qualche vignetta, a volte nell'intera storia. Certe volte il disegnatore vede le cose in maniera assolutamente diversa dalla mia, magari più efficace, magari perfetta, ma i disegni mi spiazzano, perchè non seguono le mie fantasie, pur se sono MIGLIORI. E questo fa parte del gioco, perchè la storia non è solo mia, ma anche di chi la disegna. Poi con alcuni disegnatori c'è un rapporto bello, di amicizia, di complicità, ci si sente, ci si vede, ci si minaccia di morte...
3)Non mi è mai capitato di non finire una storia o di iniziarla per poi abbandonarla. Non è che sia sicurissima di me e delle mie capacità, ma so di essere coerente con me stessa. L'ho fatto dal principio: non ho mai scritto una storia che non mi sarebbe piaciuto leggere. Poi non le avrò scritte sempre bene, a volte il tema non l'ho approfondito o affrontato come volevo e credevo di poter fare, ma non ho mai "tirato via". Non so ancora andare "in automatico", e quindi a volte mi faccio prendere troppo dalla storia, ci metto troppo del mio e la snaturo, e questo è sbagliato, proprio per il famoso discorso che non ho tra le mani del pongo ma una serie che è già viva, ha una sua personalità, e NON DEVO VIOLENTARLA.

Au revoir, il a été un vrai plaisir (je le sais, mes accents son terribles...).

<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>Oh, là là, j'ai presque oubliè mon francais... Caro Jebs, ma che piacere mi fa rispondere a un italo-francese (certo, in effetti se in parallelo mi studi lo spagnolo sei fregato!), considerato che è la lingua che parlo meno di quelle che so per mancanza di occasioni. Allora, belle domande.<hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>
Salut Paola, tout le plaisir est pour moi...
merci beaucoup, je suis trés touché par tes paroles, merci d'?tre aussi bien! (spero che capirai, comunque, ti faccio a questo punto studiare un poco la lingua francese, che poi sara una buona cosa per te <img src=icon_smile_big.gif border=0 align=middle> )

Allora, so che forse e ridicolo, ma la mia sensibilita mi porta aldila della ragione, voglio dire appunto che sono commosso di communicare con LA sceneggiatrice di DD. Non e una manca di rispetto verso i altri, e solo che sono cresciuto con Dylan (mentre lui stava crescendo lo stesso...ma guarda! parlo come se fosse reale, forse perche lo e per me), e non avrei creduto parlare con qualcuno dello staff un giorno, che poi ha una grande umilita...e insomma, basta! se no mi scoppia il cuore <img src=icon_smile_wink.gif border=0 align=middle> (sono sincero, non e il mio genere di dire tale cose se non lo penso)

Le tue risposte mi hanno piacuto perche dai sempre del tua persona, sembri una grande passionata, e anche bello il fatto che sai apprezzare la tua situazione, "che ti stupisce" (certo, modo di dire) vedere il tuo nome scritto sulla prima pagine di un DD, in edicola, che hai una relazione privilegiata con il disegnatore, che materializza, da vita alle tue proiezione mentale.

Ti faro altre domande, ma, non voglio esagerare per adesso <img src=icon_smile_wink.gif border=0 align=middle>

Faciamo solo una: L'ispirazione, (anche il piacere di lavorare) ti vienne meglio quando lavori nei momenti particolari della giornata, come la sera, la notte, o la mattina; o no?

Jebs

-------------------------
<b>Cartello in un Pub: </b> "Chi beve per dimenticare e pregato di pagare in anticipo"

<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>Jebs, allievo turbolento, "forse piu lento che turbo"

<hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>

<img src=icon_smile_big.gif border=0 align=middle><img src=icon_smile_big.gif border=0 align=middle>....

<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>Inoltre ho molto apprezzato i disegni di Mari, peccato che con l'urgenza di realizzare più storie possibili, la qualità degli ultimi sia scaduta notevolmente, perchè come stile non è male, nn so perchè, mi ricorda un pò Ambrosini però in toni molto più cupi. <hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>

no dai, mari e ambrosini IMO hanno due stili diversi, maquesto non vuol dire che mari non mi piaccia.. solo che mari... è mari e basta!<img src=icon_smile_big.gif border=0 align=middle>



________________________

"Creare è facile, è copiare che è difficile!!!"
(Il mitico Totò, alias Antonio De Curtis)

si Mari è unico!

dylaniato perso

Uhm... cara Paola, questo topic l'ho letto tutto ma non ricordo se queste domande te le hanno già fatte o meno.
Nel caso, perdonate la ripetizione!<img src=icon_smile_blush.gif border=0 align=middle>

1)Come ti è nato l'amore per i fumetti e le sceneggiature in particolare?
2)Nell'intraprendere questo mestiere, hai avuto persone che ti hanno ostacolato, magari perchè non lo ritenevano un mestiere?
3)Se tu potessi scegliere (magari in futuro sarà così) e potessi creare una serie tua, per quale genere opteresti? Per quale, insomma, ti senti + affine per sensibilità?
4)Alle volte gli sceneggiatori hanno tentato, ad inizio carriera, anche la carriera di disegnatore. A te è capitato?
5)Io frequento abbastanza le fiere, ma non ho avuto la fortuna di trovarti ad una di quelle che ho visitato. C'è possibilità che tu ci sia a quella di Milano che solitamente si organizza per Febbraio, al Quark Hotel? <img src=icon_smile.gif border=0 align=middle>
Ciao,
Carlo Maria

Di nuovo di fretta, di nuovo stitica.
1) Non è stat una scelta, è stato un caso. Ho scritto una raccolta di racconti e l'ho mandata praticamente a tutti gli editori italiani, comresa la Bonelli. Mauro Marcheselli (a cui -ribadisco- devo tutto, soprattutto perchè mi incoraggia e mi sostiene sempre) li ha letti e ha "intuito" che forse...
2) No, mai.
3) Mi piacerebbe, sì. Mi piace il grottesco, il surreale, l'horror anche non classico, mi piacciono molto i thriller psicologici.
4) No, disegno per gioco. E dipingo per piacere.
5) Il mio problema con le mostre è che coincidono quasi sempre con qualche impegno dell'associazione. Al Quark non lo so, ma quasi certamente sarò a Cartoomics, se per allora sarò ancora viva...

però visto il tuo autoritratto su ubc direi che sei brava a disegnare...

-------------------------
Credere, Obbedire, Combattere

Vorrei sapere da ALIAS qualcosa di più riguardo a IL NUMERO DUECENTO,anzitutto l'idea di una albo incentrato sul rapporto BLOCH DYLAN era qualcosa di scontato(nel senso di imposto dalla BONELLI o SCLAVI) o è stata una tua idea,e semmai quali erano le idee alternative?Qualcuna di queste idee scartate verrà riproposta in un prossimo albo(magari quello dei 20 anni) per finire una curiosità,la figura femminile a pagina 72 sei tu?

P.S.E la domanda che ti avevo fatto su ALESSANDRINI?(Non so se non l'hai notata o non puoi rispondere) comunque la ripropongo: a che punto è arrivato nel disegnare il tuo dylandogone?<img src=icon_smile_blush.gif border=0 align=middle><img src=icon_smile_blush.gif border=0 align=middle><img src=icon_smile_cool.gif border=0 align=middle>

Dylaniato juventino

Caro Killex, come già detto il 200 mi è capitato tra le mani per caso. Il soggetto consisteva in 3 singoli punti, ideati da Tiziano e da Mauro Marcheselli:
1) La storia doveva iniziare alla fine del 121 e finire con l'1.
2) Doveva comparire e morire nella storia il figlio di Bloch.
3) Bisognava coprire quel numero di anni (meno di una decina) facendo riferimento all'alcolismo, Dylan che lascia la polizia, diventa Indagatore dell'Incubo, assume Groucho... insomma, riempire tutti gli spazi rimasti vuoti.

Il COME avrei fatto questo stava a me. Ho scelto io di non fare di Virgil un cattivo o un criminale ma un debole, ho scelto come far ri-incontrare Dylan e Groucho, l'acquisto del maggiolone, del galeone, ma il COSA era semplice: ho riletto il 121 e mi sono segnata tutto quello che nell'1 già c'era e lì mancava. E ho rimesso insieme i pezzi. Detto così non suona molto poetico, ma proprio l'aver fatto un lavoro più "tecnico" mi ha salvata dal "panico da 200".

Se ci sono state altre idee o ci sono già progetti per i 20 anni o il 300 non lo so. Un po' mi spiace che si critichi il fatto che una volta su 100 vengano spiegate le origini dell'eroe, a me da lettrice piaceva l'idea di sapere qualcosa di più su Dylan, sarei curiosa di saperne di più per esempio sulla sua infanzia: sappiamo dove andava a scuola, poi dove andava in vacanza da ragazzino, ma ci sono così tante cose che sono ancora oscure...

Per Giancarlo non lo so. L'ho visto a Lucca ed è indubbiamente oltre metà lavoro, ma alla fine manca ancora un po'. Sta facendo altre cose in contemporanea e Dylan è comunque qualcosa di totalmente nuovo per lui...

una domanda paola: in questo forum frequenti anche le altre sezioni, dove parliamo dei tuoi albi ad esempio, o guardi solamente in questa?

-------------------------
Credere, Obbedire, Combattere

Avevo dimenticato la domanda sulla ragazza del 200, che non sono io.

Mi dispiace, ma proprio non ho il tempo di leggere tutto. Spilucco qui e là, leggo di tutto ma non in maniera continuativa perchè spesso ho proprio pochi minuti per farmi un giro in internet. E' ovvio che controllo se mi avete fatto delle domande, sarebbe poco educato ignorarle, quindi la prima occhiata è per questa sezione. Magari nelle vacanze di Natale mi faccio un ampio giro, anche per aggirare la malinconia.

quindi è stata tua l'idea di come si sono incontrati Dylan e Groucho!
secondo me è una genialata , è la vera chicca del numero 200, è un incontro surreale ,comico , che spiazza.
Io invece volevo chiederti se ti capita di lavorare su piu' sceneggiature contemporaneamente o ne completi sempre una alla volta.
chiedo scusa in anticipo se per caso qualcuno ti ha fatto già questa domanda