Riapro... (ho visto il forum da poco tempo):
L'affermazione di Sclavi "Lo sport è fascismo", l'ha detta pure uno sportivo come Adriano Panatta, plolemizzando su quando gli imputarono di aver giocato la finale di Davis nel Cile di Pinochet (nessuno polemizzò con la nazionale di calcio che giocò i mondiali nell'Argentina di Videla, che forse era peggio di Pinochet), del resto cose simili le ho pensate io stesso più volte, pur amando lo sport. Prendiamo il calcio, attualemtne il campionato lo giocano due squadre, il Milan e la Juve, all'estero si sono quasi scordati che in Italia abbiamo l'Inter, la Samp, la Lazio, la Roma... quando c'è poca possibilità di scelta è fascismo. Lo sport è spesso competizione che sfocia e degenera nel deisderio di prevalere sugli altri, anche questo è fascismo. Tra gli sportivi, a fare notizia sono sempre i più ignoranti, uno sportivo che fa un discorso giusto non fa notizia, i gesti alla Totti, che sputano all'avversario, o alla Tomba, che lancia oggetti addossso ai giornalisti e che quando parla ha bisogno di un traduttore finiscono subito sui giornali... ma qui la colpa è più della stampa. Inoltre, anch'io ho odiato l'ora di ginnastica ai tempi delle medie, a noi non ci facevano salire sulla pertica come a H.P. Boone, ma vera e propria ginnastica non ce ne facevano fare, mi sarebbe piaciuto, che so, imparare qualche nozione di atletica leggera, anziché i fondamentali del basket, con un insegnante che sbaritava ogni volta che sbagliavi un entrata in due tempi e che non ti faceva andare nello spogliatoio finché non avevi fatto canestro in un tiro libero. Ai tempi delle scuole superiroi sono quasi arrivato alle mani con un insegnante di ginnastiche she me ne disse di tutti i colori per un errore a pallavolo, tra l'altro dovuto ad un mio giramento di testa, non a cattive inclinazioni al volley. Fosse finita lì! Nella mia compagnia di adolescenza c'erano oltre a tante brave persone, un paio di elementi con cui era meglio evitare qualsiasi attività sportiva, dato che se si era in squadra con loro, ogni minimo errore era sempre colpa degli altri, quando si vinceva si era bravi, se si perdeva "gli altri avevano culo". Questi elementi (dichiaratamente fascisti), ci fecero perdere un torneo di calcio per il loro comportamento da primedonne, quando sarebbe stato sufficiente organizzare meglio la difesa e mettere all'attacco che sapeva giocarvi. Il loro atteggiamento, a quanto mi dice chi ancora li frequenta non è cambiato.
Il fatto che Sclavi sentisse il peso della responsabilità, è normale, la sua influenza sulla mia formazione è stata notevole, ma oltre lui ci sono stati altri "maestri", Sclavi che era un fan di De Andrè dovrebbe sapere che una volta, il Faber venne chiamato in qustura per il semplice fatto che una giovane extraparlamentare con simpatie per la lotta armata, aveva un diario con scritte frasi tratte da sue canzoni, fabrizio rispose che lui si limitava a scrivere canzoni, poi che ci fopsse chi non sapeva interpretarle era un altro discorso, a cui lui poteva rispondere ben poco.
Mi dispiace molto che Tiziano non scriva più storie, non dico di doverlo sovraccaricare di lavoro, ma basterebbe una sua storia all'anno nella serie regolare, una nel Maxi, e che scrivesse lui la storia del Gigante, dello Speciale e dell'Almanacco. Per il resto lascerei tutto a Paola, l'unica in grado di scrivere storie degne di questo nome.
E' stato meglio lasciarci che non esserci mai incontrati
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