Uno sceneggiatore che aveva per sua stessa ammissione poco a che vedere con Dylan. Però anche un autore concreto, lui sì solido professionista della sceneggiatura, che è quasi sempre riuscito a dare un senso a quello che scriveva. Senza mai riempire pagine a caso come sembrano fare molti suoi colleghi più giovani arrivati dopo sulla serie.
<b>I giorni dell'incubo</b>****
La prima e la migliore. Ci sono quelle basi razionali che bloccheranno un po' tutte le storie di Manfredi, ma è intrigante e con le giuste dosi di delirio e coinvolgimento emotivo di Dylan e dei lettori.
<b>La porta dell'inferno</b>***
Buona, anche se ai tempi mi sembrò un po' banale. Però rileggendola recentemente mi ha fatto impressone notare quanto allora i personaggi di Dylan, Groucho, Bloch fossero perfettamente caratterizzati e come ancora forti fossero le caratteristiche della serie: i dialoghi ironici, la modernità del montaggio, la cattiveria e il pessimismo di fondo. Insomma, la serie aveva ancora un carattere!
<b>L'orrenda invasione</b> ****
C'è più Martin Mystere che Dylan in questo horror d'invasione su basi parascientifiche, ma l'efficacia dell'insieme è indiscutibile. Sgradevole, ma nel senso buono del termine per un racconto horror.
<b>Aracne/La profezia</b>***
Forse la storia doppia meno riuscita, fin troppo classica nel suo svolgimento, ma avercene oggi di storie con tanta atmosfera e scritte in modo altrettanto solido.
<b>La governante</b>***
Manfredi non ha forse mai colto le atmosfere surreali e oniriche della serie, ma, a differenza di molti autori che verranno dopo con lo stesso difetto, riusciva comunque a scrivere dei pregevoli racconti horror con tutti i crismi.
<b>La morte rossa</b>***
Un po' freddina ma intrigante. L'orrore nelle storie di Manfredi ha sembre basi storiche e sociali.
<b>La preda umana</b>***
Manfredi mai così lontano da Dylan, eppure, eppure: mi piace, la trovo avvincente e con un suo fascino avventuroso. Sarà il fascino della coprotagonista femminile con cui Freghieri ha modo di scatenarsi in una dose massiccia di nudi ad avermi mandato in pappa lo spirito critico!
<b>Le stagioni della vita</b>**
Me la ricordo un po' confusa, ma con una atmosfera da incubo ben riuscita.
<b>Complesso di colpa</b>**
Stranissima storia. Da una parte è una autoriflessione anche abbastanza interessante sul personaggio Dylan Dog. Dall'altra è una storia che di dylandogghiano non ha praticamente niente!
<b>Delitti a passo di danza</b>**
Giallo d'atmosfera con troppo poca atmosfera. Banaluccio.
<b>Il masticatore di sudari</b>***
Storia molto buona, anche grazie ad un ottimo Roi, forse solo un po' troppo didascalica nel mettere giù il tema dei vampiri come vittime della società, tematica che credo lo appassioni molto visto che gli ha dedicato anche un romanzo.
<b>Il terzo occhio</b>***
Buon thriller, con il consueto aggancio storico, una buona dose di cattiveria e un finale bello duro.
<b>La banda dello zodiaco</b>*
L'ultima e la peggiore. Illeggibile scarto di magazzino finito scelleratamente sul gigante.
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