Cravenroad7

Dal 2020 prenderà il via la nuova miniserie su Daryl Zed. Qui sopra le cover dei primi due numeri, firmati da Faraci e Mari.

va a finire che seguirò questo daryl zed piuttosto che il nuovo dylan Doe transgenico...

Andrà a finire che farò altrettanto tanto, nonostante la mia perseveranza (ottusamente mi ostino a voler vedere dove si va a parare con questo nuovo pseudo-Dylan Dog) arriverò presto a mollare. Possibilmente, senza significative manovre ad U, mi ridurrò a comprare giusto il Maxi, lo speciale e Daryl Zed.

Io ho già mollato dal394, amico mio.. Poi dopo la lettura a straforo del #400 mi sarei voluto sotterrare per l'imbarazzo.

A me manca davvero poco per mollare Zak. E pensare che due anni fa ero tornato a comprare DD (regolarmente, dato che ero diventato un lettore saltuario, stimolato solo dalle uscite in cui erano presenti alcuni grandi artisti tipo Roi o Mari) con tutte le migliori aspettative. E queste sono state tutte deluse, volta per volta. Avoja a voler credere ancora che questa nuova gestione possa risollevare le sorti della testata. Non avverrà. E, anzi, il 399 ha messo una pietra tombale sul Dylan Dog che conoscevamo. Quello che a suo tempo aveva totalizzato certi record di vendite.
Sarebbe bastato poco per rivitalizzare la testata senza ammazzarla, ossia qualche cambiamento "sensato" (anche un vero matrimonio si poteva inscrivere in questo genere di cambiamento) e qualche penna competente capace di scrivere una tipologia di horror affine a questa testata (che già, anche avesse un horror "non affine" sarebbe qualcosa, dato che è diventata una testata che propone tutto salvo l'horror). Perché è assurdo sentirci dire che tra valanghe di penne giovani non si trovi qualcuno che sappia scrivere storie alla Dylan Dog. Si poteva pure cercare qualche scrittore straniero (invece di cazzeggiare con questi crossover tra Bonelli e DC) che capisce cosa sia l' horror gotico.
Invece no. Si è deciso di far morire la testata, il personaggio e di tirare fuori qualcosa di modarolo da affibbiare a pseudo new comers che non arriveranno mai.

Allora sai cosa succede? La mia pazienza, ormai sul punto di esaurirsi, mi porterà - come te e molti su questo forum - ad abbandonare la baracca.
Tempo di metabolizzare il mio disgusto e il mio rifiuto. Ma accadrà. E i miei euretti li userò per qualcosa di più interessante.

Secondo me autori che sappiano scrivere storie horror per Dylan Dog ce ne sarebbero, sicuramente di bravi e magari sconosciuti. Il problema è la Bonelli, che ha deciso di affidare un fumetto popolare ad una persona che allo stato attuale lo sta distruggendo.

Infatti i veri crimini contro L'umanità dylaniata sono stati perpetrati soprattutto da alcune teste decisionali in Bonelli...ahimè...

Effettivamente si: il problema non è tanto il personaggio al timone della testata, ma chi gli ha dato pieni poteri. Se chi tiene le redini della Bonelli aprisse finalmente gli occhi rendendosi conto che la testata sta scivolando sempre più in basso (cosa che porterà gradualmente ad un abbandono della maggior parte dei lettori storici) allora ci potrebbe essere qualche manovra di salvataggio.
Dai, riflettiamoci... Dylan Dog è partito tanti anni fa come testata horror, in cui si respiravano spesso e volentieri atmosfere cupe, opprimenti ("gotiche", tanto per ripetermi) ed è diventato negli ultimi tempi un contenitore di paccottiglia in cui si mescolano trash (fatto male per giunta), intrecci stile C.S.I. , atmosfere alla Twilight, pippe teen-oriented, vezzi americaneggianti. Tutto questo non c'entra una cippa con Dylan Dog. Taluni dicono che il "cambiamento" era necessario. Che nessuno può scrivere come Sclavi. Che quell'epoca è finita. D'accordo: 1) il cambiamento era necessario, ma un cambiamento non fatto a cazzo; 2) nessuno chiede a nessuno di scrivere come Sclavi, bastano belle storie (horror!) in sintonia con il vero Dylan Dog, e non con il suo sosia demente; 3) si, quell'epoca è finita... ma non è che se è finita un epoca gli scrittori devono scrivere baggianate (i Nightstalkers contro i nazi-vampiri???? Dylan Dog con il maggiolone spara-arpione??????? Bah). Confidiamo dunque in qualche (meta?)riflessione dei Vertici.



Concordo. Ed è per questo che i "Vertici" dovrebbero avviare un processo di auto-riflessione e rendersi conto che certe cose proprio non vanno. Che non è che si moltiplicano i dissensi (e non solo qui su CR7) perché improvvisamente si sono scoperti tutti anti-recchioniani. I dissensi si moltiplicano perché chi leggeva Dylan Dog vuol continuare a leggere Dylan Dog, e non Savage Dragon. O Witchblade. O i Wildcats. O Youngblood. Se volevo leggere fumetti Image compravo i fumetti Image. Dunque basterebbe smetterla con tutte queste trame assurde - che noi dovremmo interpretare come la volontà dell'autore di babbiare o di far riflettere sulle meta-cose - e sulle trovate ad effetto. E forse sarebbe il caso, da parte di chi sapete voi, di dire a un certo punto: "vabbè, quello che vi ho fatto leggere non è il vero Dylan Dog, ma quello dell'universo parallelo. Il vero sta ancora ad Inverary." Si ripartirebbe da la, con nuove storie (horror!), con nuovi buoni autori, alcune vecchie glorie (Chiaverotti, Ambrosini etc.) e sarebbe la fine di tutto questo teatrino dell'assurdo.

Non bisogna perciò nemmeno troppo colpevolizzare Recchioni, pieno com'è di se stesso magari (anzi sicuramente) crede di essere sulla giusta via. Occorrebbe invece cominciare con forza (ed in massa, se realmente esiste un certo numero di scontenti [vasto quanto gli ormai indifferenti]) a bersagliare la Bonelli di lamentele. Oppure trovarsi tutti insieme con facce minacciose davanti a quel portone... portiamo pure Ruju e Gualdoni!

Si. Se alla Bonelli e al Rrobe gliene fregasse qualcosa degli scontenti si potrebbero pure inscenare dei flash mob, vestiti da Groucho, di fronte a Via Buonarroti. Peccato che da quanto abbiamo visto l'interesse verso i lettori storici è nullo.
Quindi, al massimo, quello che possiamo fare è esprimere il nostro malumore qui, anche se rimangono le classiche chiacchiere conviviali.

Mi pare che Recchioni abbia detto che uscirà poi nel Color Fest. Ipotizzo un color con tre storie di Daryl Zed o magari un racconto di domani (64 pag.) più uno di Daryl (32). Insomma coi Color ricordando i grouchini dovrebbero essere a posto per un po'. E chissà se nei Magazine, ora che è finito il ciclo di Wyckedford, cominceranno a ristampare storie (magari a colori) apparse prima qua e là, edizioni cartonate o semplicemente vecchi albi (come fanno per il magazine di Nathan Never).

Cioè, no, aspetta: quindi prima farebbero uscire in edicola la miniserie di Daryl Zed e poi la ristamperebbero sul Color? Sinceramente non ne vedo il motivo (considerando che presumibilmente la miniserie sarà nel "classico formato economico"). Ha più senso con i Racconti Di Domani, che ha un costo considerevole. Ma dare alle stampe per due volte consecutive la miniserie non mi sembra un'operazione furba (a meno che non uscirà direttamente nel Color, ma non penso).

Io mi limiterò a non contribuire più allo stipendio del Rrobe e ai guadagni dei vertici Bonelli... Tanto è l'unica lingua che capiscono, visto il totale e manifesto disinteresse mostrato nei confronti delle (tante) critiche (e pure costruttive) dei lettori storici.
Cercherò altre pubblicazioni più interessanti in cui investire tempo e denaro.

Samuel Stern?!? Tanto barba per barba. p. S. Io ho smesso dal tristo 394

La serie di Daryl Zed uscirà solo nelle fumetterie (come Attica di Bevilacqua, attualmente). Più avanti, le storie verranno ristampate in edicola inserite nei Color Fest.