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 Oggetto del messaggio: #396 Il suo nome era guerra
MessaggioInviato: dom giu 30, 2019 5:21 am 
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Anteprima del #396 firmato Giovanni Eccher e Luigi Siniscalchi. (fonte facebook dyd web club)

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 Oggetto del messaggio: Re: #396 Il suo nome era guerra
MessaggioInviato: dom giu 30, 2019 7:09 pm 
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La trama sul sito Bonelli recita: "Lance Snow, un ex compagno di Carpenter nello Special Air Service, gli addestratissimi corpi speciali di Sua Maestà, perde la testa e compie una strage durante la quale uccide anche la moglie. Carpenter interviene ammazzando Snow. Rania si rivolge a Dylan Dog, perché Carpenter ne è sconvolto e non riesce a superare il traumatico avvenimento. Ma non è che l’inizio di una serie di tragici fatti di sangue, ancora una volta influenzati dall’arrivo della meteora."

Sembra una trama un po' troppo incentrata su Carpenter, staremo a vedere.
Albo che segna l'esordio di Eccher su Dylan Dog, come ad agosto esordirà (almeno penso, magari vi ha già scritto) su Martin Mystère.
Magari l'albo era già pronto da tempo, magari si è ispirato ad un soggetto che inizialmente aveva in mente per altra serie (Lance Snow, ex compagno di un certo agente nei fanti spaziali o nella polizia, ecc.), ma sembrerebbe che l'autore (che un lettore di Nathan Never che conosco mi definisce valido e gli credo, io per ora di lui ho letto solo una storia del musone e una di Zagor fuori serie) cerchi altre strade visto che su NN di storie nuove ne stanno scrivendo solo due tra i creatori del personaggio, cioè Vigna e Medda (il mio preferito, per anni ho comprato solo le sue di storie su quella serie regolare).


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 Oggetto del messaggio: Re: #396 Il suo nome era guerra
MessaggioInviato: dom giu 30, 2019 9:53 pm 
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Aleksandr ha scritto:
[...]Albo che segna l'esordio di Eccher su Dylan Dog, come ad agosto esordirà (almeno penso, magari vi ha già scritto) su Martin Mystère.[...]


Ma non aveva già firmato "Tripofobia"? (disegnato da Armitano e Furnò)

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 Oggetto del messaggio: Re: #396 Il suo nome era guerra
MessaggioInviato: dom giu 30, 2019 10:32 pm 
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Iscritto il: sab dic 28, 2013 7:16 pm
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Vero. Dovevo controllare. L'ho dimenticato. Ricordo però che non m'era piaciuto. Quindi ora non ho nemmeno la curiosità dell'esordio. Per fortuna dopo il 400 esordirà in questa serie il tizio che scrive Morgan Lost :D


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 Oggetto del messaggio: Re: #396 Il suo nome era guerra
MessaggioInviato: dom giu 30, 2019 11:05 pm 
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Iscritto il: dom gen 08, 2017 4:08 pm
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Aleksandr ha scritto:
Vero. Dovevo controllare. L'ho dimenticato. Ricordo però che non m'era piaciuto. Quindi ora non ho nemmeno la curiosità dell'esordio. Per fortuna dopo il 400 esordirà in questa serie il tizio che scrive Morgan Lost :D


Che è quello che meno attendo e livello personale. :P
Io vorrei un ritorno del buon :r: , ovviamente non a catena di montaggio come nel periodo post 150 ma con una storia o due all'anno, oppure il ritorno di Medda, anche se al momento impegnato nelle nuove storie di NN, ma anche un Bilotta all'anno nella regolare mi basterebbe, un Ambrosini all'anno (per quanto non il mio autore preferito ma che comunque stimo molto) e anche un po' più Recchioni (questo confermato) con una Barbato all'anno convinta per farmi contento, con infine Enna che sempre cosa buona e giusta, con poi gli altri mesi magari tutti gli autori esordienti o della scuderia Recchioni (mi piacerebbe una nuova storia di Uzzeo o più Accatino) che si vuole, poi si magari anche qualche Chiave ci sta per quanto me ne chiamerei fuori, ma è una cosa che mi pare giusta. :lol: Io sarei curioso di vedere altri sceneggiatori Bonelli al lavoro su Dylan, per esempio mi viene in mente Claudio Falco (sto leggendo Ricciardi) che mi pare abbia uno stile o sensibilità adatta a Dylan, o anche Beretta.
Detto questo sono curioso per la storia, visto che voglio vedere se si riesce a dare dignità a Carpenter come fatto in Non Umano per esempio, ma onestamente da Eccher mi aspetto poco dopo Tripofobia, ma mai dire mai visto che su NN molte volte qualche soddisfazioni l'ha detta, vero che non sempre e non per la maggiore.


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 Oggetto del messaggio: Re: #396 Il suo nome era guerra
MessaggioInviato: lun lug 01, 2019 8:58 am 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
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bella anche questa copertina

Aleksandr ha scritto:
Per fortuna dopo il 400 esordirà in questa serie il tizio che scrive Morgan Lost :D


già, sembra bravino :D

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 Oggetto del messaggio: Re: #396 Il suo nome era guerra
MessaggioInviato: lun lug 01, 2019 9:08 am 
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Aleksandr ha scritto:
Vero. Dovevo controllare. L'ho dimenticato. Ricordo però che non m'era piaciuto [...]



Vai tranquillo... in tutta 'sta trafila di sceneggiatori anche a me sarebbe potuto capitare di non ricordare certi dettagli. :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: #396 Il suo nome era guerra
MessaggioInviato: lun lug 01, 2019 11:28 am 
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SisselMarston ha scritto:
Io vorrei un ritorno del buon :r: , ovviamente non a catena di montaggio come nel periodo post 150 ma con una storia o due all'anno


Ma non doveva essere uno degli autori con un mini-ciclo di storie (3 o 4) dopo il 400 insieme a Chiaverotti e pochi altri? O ricordo male anche qui (invecchio).
Ruju ha detto di essere molto impegnato su Tex, dove, quando mi capita di leggerlo, mi accorgo che sta facendo bene. Così anche altri sceneggiatori hanno altri impegni e probabilmente altre priorità. Peccato, l'ideale sarebbe metterne 4 o 5 fissi di qualità, più un paio di ospiti all'anno sulla serie regolare, però quei fissi dovrebbero dedicarsi proprio quasi esclusivamente all'indagatore dell'incubo per esser certi della produzione di buone storie, non scriverlo nei ritagli di tempo o in fretta per poi passare ad altro.

Su Chiaverotti sono molto curioso, ma pure da suo estimatore (su Dylan, tranne proprio gli ultimi), non è che abbia poi tutta questa fiducia che sforni buone/ottime storie, mi accontenterei di albi discreti, potabili, con qualche punta di umorismo nero e un certo ritmo. Già spero che nel prossimo team up Morgan - Dylan non deluda dopo quanto di buono letto in quello dello scorso anno.


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 Oggetto del messaggio: Re: #396 Il suo nome era guerra
MessaggioInviato: lun lug 01, 2019 12:44 pm 
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Iscritto il: dom gen 08, 2017 4:08 pm
Messaggi: 386
Aleksandr ha scritto:
SisselMarston ha scritto:
Io vorrei un ritorno del buon :r: , ovviamente non a catena di montaggio come nel periodo post 150 ma con una storia o due all'anno


Ma non doveva essere uno degli autori con un mini-ciclo di storie (3 o 4) dopo il 400 insieme a Chiaverotti e pochi altri? O ricordo male anche qui (invecchio).
Ruju ha detto di essere molto impegnato su Tex, dove, quando mi capita di leggerlo, mi accorgo che sta facendo bene. Così anche altri sceneggiatori hanno altri impegni e probabilmente altre priorità. Peccato, l'ideale sarebbe metterne 4 o 5 fissi di qualità, più un paio di ospiti all'anno sulla serie regolare, però quei fissi dovrebbero dedicarsi proprio quasi esclusivamente all'indagatore dell'incubo per esser certi della produzione di buone storie, non scriverlo nei ritagli di tempo o in fretta per poi passare ad altro.

Su Chiaverotti sono molto curioso, ma pure da suo estimatore (su Dylan, tranne proprio gli ultimi), non è che abbia poi tutta questa fiducia che sforni buone/ottime storie, mi accontenterei di albi discreti, potabili, con qualche punta di umorismo nero e un certo ritmo. Già spero che nel prossimo team up Morgan - Dylan non deluda dopo quanto di buono letto in quello dello scorso anno.


In teoria si, ma al momento di questo ciclo non se ne sa più molto, lo stesso Recchioni dall'annuncio che doveva stare all'inizio del 400 come ciclo disse che in realtà non era cosi, ma che questo ci sarà molto più in la, e tutto con :r: che ha scritto proprio da noi in questi giorni nel suo topic dove ha confermato che al momento forse c'è una storia di Dylan in lavorazione, forse, quindi capirai che al momento sembra non essere cosi certa la cosa o ben nebulosa, purtroppo.
Per il resto si sono d'accordo sulla questione autori.


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 Oggetto del messaggio: Re: #396 Il suo nome era guerra
MessaggioInviato: lun lug 01, 2019 3:51 pm 
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Ilnomeutenteinserito ha scritto:
Aleksandr ha scritto:
Per fortuna dopo il 400 esordirà in questa serie il tizio che scrive Morgan Lost :D


già, sembra bravino :D

Qualche problema coi finali, eh. Però risolvibile :D

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Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #396 Il suo nome era guerra
MessaggioInviato: lun lug 01, 2019 4:05 pm 
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Iscritto il: dom gen 08, 2017 4:08 pm
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leonearmato ha scritto:
Ilnomeutenteinserito ha scritto:
Aleksandr ha scritto:
Per fortuna dopo il 400 esordirà in questa serie il tizio che scrive Morgan Lost :D


già, sembra bravino :D

Qualche problema coi finali, eh. Però risolvibile :D


Anche con la ripetitività delle storie, quello un po' meno risolvibile. :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: #396 Il suo nome era guerra
MessaggioInviato: mar lug 02, 2019 9:07 am 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
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leonearmato ha scritto:
Ilnomeutenteinserito ha scritto:
Aleksandr ha scritto:
Per fortuna dopo il 400 esordirà in questa serie il tizio che scrive Morgan Lost :D


già, sembra bravino :D

Qualche problema coi finali, eh. Però risolvibile :D

giusto un paio di plot twist, controfinali, contro-controfinali, ecc... però si, si risolve facile :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: #396 Il suo nome era guerra
MessaggioInviato: mar lug 02, 2019 10:50 pm 
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Località: Eternia
Sulle copertine veramente nulla da dire, talento immenso.

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Here Lies Our Beloved Skeletor
Born 21 November 2005
Left us 23 June 2021
R.I.P.
Resurrected on an unspecified day in June 2023


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 Oggetto del messaggio: Re: #396 Il suo nome era guerra
MessaggioInviato: sab lug 06, 2019 6:57 pm 
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Iscritto il: gio mar 31, 2011 4:34 pm
Messaggi: 85
Titolo alla "John Doe" :mrgreen:

Copertina SPETTACOLARE. Questa copertina incarna perfettamente il mio concetto iniziale di questo ciclo della meteora, ovvero una escalation di eventi naturali apocalittici che avrebbero sconvolto l'esistenza umana, evidenziandone la parte più buia, cinica e nascosta e ovviamente avrebbe generato misteri e eventi apparentemente (o meno) sovrannaturali, concretamente legati all'avvicinarsi dell'astro. Il tutto condito di citazioni cinematografiche colte e una spruzzata di elementi post-moderni. Ah dimenticavo, alla fine era tutto un sogno (forse?) di Dylan (che non aveva digerito la peperonata). Insomma qualcosa di concettualmente parallelo al "Pianeta dei morti" .

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It's a perfect day for Bananafish!


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 Oggetto del messaggio: Re: #396 Il suo nome era guerra
MessaggioInviato: mer lug 24, 2019 3:37 pm 
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Iscritto il: mar lug 23, 2019 11:05 am
Messaggi: 100
Sempre più emo e effeminato il nostro Dylan. Anche anoressico.

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Dylan Dog ormai è un personaggio lontanissimo dai giovani e ormai anche dai vecchi. Può piacere solo a quelli dei centri sociali.


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