Cravenroad7

Se c'era dogares avrebbe detto che la copertina di recchioni ricorda un fallo

"Ernesto" Dog non si può sentire, ma "Evaristo" Bloch è meglio del nome attuale

Solo ora ho visto i disegni realizzati in preparazione della copertina de Lacrime di pietra e devo confessarvi che preferisco di gran lunga quella nella quale Dylan Dog e Bloch siedono pensierosi su una panchina situata al centro della scena.
A me la citazione a Marty sarebbe risultata gradita e credo che l' aria malinconica da essa evocata si sarebbe ben sposata con la poetica di Ambrosini.
Le pose da duri assunte da Dylan e Bloch nella copertina ufficiale, invece, non mi convincono affatto.
Non lo so, ho come la sensazione che Stano preferisse il progetto scartato a quello di futura pubblicazione il cui concept è stato in effetti realizzato da Recchioni in persona.

P.S. Non ci sarebbe per caso un modo per far cambiare idea al curatore ?
Magari gli si potrebbe proporre di far uscire la copertina scartata in veste di variant.

A me piacciono entrambe le copertine, in realtà. Preferisco l'ultima perchè cambia il concetto. Nella prima Dylan e Bloch sono separati distanti mentre nella seconda sono insieme, complici. Mi pare anche che quest'ultima sfrutti meglio gli spazi poichè nella prima le figure di Dylan e Bloch le trovo troppo piccole (infatti quel che si nota a prima vista è la panchina e il cielo). La copertina di Marty nonostante la presenza del parco e della panchina è ben diversa. Qui Dylan e Bloch è come se avessero appena litigato, mentre in Marty Dylan abbraccia Martin (gli è vicino) e Morte aspetta paziente.

Comunque complimenti perchè entrambe sono delle belle copertine.

Preciso che la copertina in questione non è brutta ma solo che non la trovo in sintonia con lo stile di Ambrosini.
Naturalmente, non ho ancora modo di sapere di che cosa tratta questa storia ma, affidandomi all' intervento tenuto da Ambrosini a Crime City Comics ...

Cos' è più palpitante di un innamoramento ( riferendosi a Bloch ) ? Però, certo, un innamoramento senile e nei confronti di una sciagurata. ( ... ) Ci sono degli aspetti un pochino intimi e poi ( la storia n.d.r. ) si svolge in una casa di periferia con questa pioggia battente per cui c' è un clima piuttosto cupo ( ... ) E' una storia hitchkockiana ( ... ) E' una commedia psicologica, molto intensa, dove anche Dylan viene spiazzato da certe uscite di Bloch che lo meravigliano molto perché scopre una persona totalmente efficiente dal punto di vista delle sue pulsioni mentali e lui ( Dylan ) scopre di avere qualche forma di preconcetto, di pregiudizio che non credeva di avere e fa ammenda con se stesso per avere qualche cascame un po' retrogrado.

... trovo che la scena in cui Dylan e Bloch siedono sulla stessa panchina ma ai suoi lati opposti e senza neppure degnarsi di uno sguardo raffigurasse con chiarezza quello che, molto probabilmente, ci verrà raccontato.
La copertina definitiva, invece, non esprime né il concetto di alienazione né quello della solitudine né tantomeno il " conflitto " che vi sarà tra Dylan e Bloch assomigliando piuttosto alla locandina di un buddy movie tinta lievemente d' horror.

Beh, a questo punto non ci resta che aspettare l' uscita.

Concordo pienamente!

Quoto tutto e aggiungo che il concept dovrebbe essere SEMPRE opera del copertinista, del disegnatore o al massimo di chi ha scritto la storia.
Altrimenti se il lavoro di Stano è solo quello di disegnare quello che dice Recchioni per come lo dice Recchioni, allora il suo lavoro può farlo qualsiasi disegnatore.

Sì in effetti considerando il riassunto dell'albo la prima copertina assume un significato differente. Resto dell'idea che preferisco la seconda come gestione degli spazi, però in effetti come concept la prima è migliore...

Quando Neil Gaiman scriveva un fumetto dava completa libertà al disegnatore e al copertinista per due motivi: primo perchè nutriva un profono rispetto per loro e secondo perchè anche lui, come il lettore, voleva rimanere stupito e meravigliato. Quello che sta facendo il rrobe è quasi un offesa nei confronti di Stano che sta venendo fortemente limitato invece di essere lasciato libero di sperimentare come vuole

Secondo me, meglio uno Stano "fustigato" che quello "adagiato" stile "Occhio di Balor"..

Ma questa cosa nel fumetto si è praticamente sempre fatta eh.

sono d'accordo, mi immagino il povero stano che dopo aver fatto la bozza, dopo aver sviluppato il tutto e presentato il lavoro finale si sente dire dal recchioni: "sai una cosa? prendi pure tutto il lavoro che hai fatto e buttalo via..." poi tira fuori il suo bozzetto e fa: "ah e questo è quello che devi fare, quando hai finito portamelo pure, grazie"

sono soddisfazioni...

Prima di dire così io andrei a sincerarmi che sia realmente così... credo che per definire una copertina vi sia un confronto di idee, schizzi, prove e poi alla fine il responsabile (il curatore) decide. Non credo che Stano abbia fatto la copertina all'insaputa di Recchioni, gliela ha presentata e poi non gliela hanno accettata. O almeno non voglio crederlo.

"E comprami anche il sale che l'ho finito. E grosso, eh, non fino come l'altra volta!"

Mapperpiacere...

E non mi pare che prima di Recchioni Stano tirasse fuori 'sti capolavori.

sono d'accordo, mi immagino il povero stano che dopo aver fatto la bozza, dopo aver sviluppato il tutto e presentato il lavoro finale si sente dire dal recchioni: "sai una cosa? prendi pure tutto il lavoro che hai fatto e buttalo via..." poi tira fuori il suo bozzetto e fa: "ah e questo è quello che devi fare, quando hai finito portamelo pure, grazie"

sono soddisfazioni...[/quote]

Non è forse più probabile che un curatore comunichi le linee guida al copertinista che a sua volta produce una tavola e che entrambi l'analizzino nel complesso?