Cravenroad7

Dovevi cambiare colore...vedrai che qualcuno ti chiedera' se Dylan e' diventato fascista!

Non posso ammalarmi un attimo che passa un sacco di carne al fuoco. Non faccio battaglie di religione sulle cover perché vado di più al contenuto che al contente.

Però:

1 Ho idea che bisogni vederla e toccarla dal vivo per dare una valutazione più puntuale circa la realizzazione.
2 Una copertina dà comunque attrattiva all'albo (soprattutto per chi non è lettore abituale). Una copertina fica o cool attira il lettore casuale.
3 Non mi appassiona la storia del copiato/omaggiato. Per me una copertina deve trasmettere orrore: amavo quelle di Villa.

Ok, nessun problema. Ho detto citazione? va bene, dico "lontano rimando opinabilissimo" (scritta rosso acceso su fondo nero/grigio scuro) e chiudo la questione ultima cover che, ribadisco, è davvero molto bella...

Sulla TECNICA DI STAMPA immagino non ti riferissi a me, che non ne ho parlato affatto...

No. Hai parlato di rimandine citazioni. Quandi l'unica cosa che accomuna le due copertine è, appunto, la tecnica di stampa.

meraviglia, dal vivo dev'essere uno spettacolo (l'effetto di quella del Black Album ai tempi fu grandioso)
bellissima idea proporre questa tecnica su DYD!

va beh, va bene, va bene...sono totalmente diverse eccetto che per la tecnica di stampa. Ok...
(allo stesso modo il palazzo della civiltà italiana è totalmente diverso dal colosseo, pure per tecnica!)

Conoscevo il Black album e qualche copertina di Death Note e non mi sono venute in mente guardando questa. Dear Boy ha postato quelle di Devilman, che non conoscevo, e ho notato una rassomiglianza.
Rrobe ha detto che ne ha anche portata una da mostrare e quindi ho scritto "citazione", ma non ci vedo niente di male, anche se è più esatto usare termini come ispirazione, spunto, vaga idea. Un conto è se uno parlasse di plagio o copia, ma il termine citazione è ben diverso, non è negativo e, per me, anche se la copertina "citasse" davvero volutamente un'opera non ci vedrei nulla di male, come non ce ne vedo nelle citazioni all'interno di un albo.

Copertina stranissima... devo ancora decidere se mi piace... probabilmente quando la vedrò dal vivo riuscirò a dirlo. Una cosa è sicura, l'effetto è immediato e colpisce a prima vista. Che poi è quello che dovrebbe fare una copertina! Bravi!!!

Provoco un secondo... L'incipit del "Il ritorno del mostto" è preso da Terrore Cieco con Mia Farrow, "Il tunnel dell'orrore" prendes spunto da "I ragazzi venuti dal Brasile", "Ti ho visto morire" da "LA Zona Morta", Killer da Terminator, Lama di Rasoio da La fabbrica delle mogli, La scogliera degli spettri omaggia le due attrici di Che fine ha fatto Baby Jane, Il male è molto simile al film L'Alieno, e via di seguito. Cosa voglio dire? Non certo che nei numeri pre 100 si copiasse a man bassa da altri film ma si citava. Proprio come fa ora Recchioni. Non capisco perchè ora viene fatto notare in maniera negativa mentre prima o non si faceva notare oppure veniva considerata una rielaborazione. Alla fine questa copertina cosa è se non una rielaborazione?

L'idea mi piace, ne farei una anche metallizzata...non nel senso dei Metallica.

IDEONA, occhi fosforescenti? Sarebbe il primo fumetto al mondo così, no?

Come al solito un'osservazione normale (incoraggiamento ad usare di più la propria creatività) è stato buttata in caciara insinuando che chi non apprezza non capisce "la cultura dello ieri".
Facciamo un riassuntino. Su 6 copertine della fase 2, 4 sono rielaborazioni (manco tanto) di idee altrui, di cui 3 prese direttamente dal mondo del fumetto. Numeri semplici anche per chi di solito ha difficoltà con il pallottoliere.
E questo discorso non ha a che fare con il riscontro che ottengono tali copertine, ma con l'approccio (dedizione? passione?) che si ha con il mestiere del fumettista. Che può solo essere mortificato dall'abuso di scorciatoie e sprecato gettando via l'occasione unica di poter ridefinire personalmente un personaggio storico come Dylan Dog.
Con tutti gli illustratori eccezionali che ci sono in Italia (uno come Ceccotti magari non faceva 6 capolavori, ma col cavolo che somigliavano anche solo vagamente al lavoro di altri), sono riusciti a ridurre Stano a mero esecutore del citazionismo compulsivo di Recchioni.

Già, in una c'è Dylan in primo piano e nell'altra Devilman a mezzo busto. Frontali. Senza sfondo. Con il logo rosso. Sempre amabile mirror climbing.
E anche se fosse… praticamente si conferma che l'idea artistica è stata spazzata via per un vezzo tecnico di stampa nemmeno tanto originale, da quanto afferma il buon Rrobe.
Fosse stato almeno un celebrativo. Su Spazio Profondo avrebbe avuto già più senso.

Alzo le mani, Dear.
Io so cosa sei, tu sai cosa sei, inutile starlo a ribadire.

Ti prego, sono io che alzo le mani. Insisto.
L'incoraggiamento in questione resta. Sinceramente.

Anche il mio.

Ragionamento ineccepibile. E la parte in rosso è inquietantemente vera. Anch'io ho spesso pensato alla scena del Rrobe che va dal maestro Stano e gli dice: "In questa copertina mi rifai Django. In questa la cover storica dell'Uomo Ragno. In questa Elektra Assassin".