Lasciando perdere per un attimo le questioni pilifere, in barba alle tempistiche, aggiungerei che se...
Aleksandr ha scritto:
emerge sempre in Recchioni la convinzione che il cambiamento fosse necessario, inevitabile... ricodificare Dylan, ma perché? Ma per chi? Sembra quasi che altrimenti avrebbero dovuto chiudere la baracca in poco tempo...
e poi dalle dichiarazioni del Sommo risulta che:
Jones ha scritto:
la colpa è sempre dei vecchi lettori, per fortuna quelli di prima generazione di tex sono tutti morti [...]
Quindi a quelli di Tex gli gira bene perché tanto i lettori dei primi numeri sono in ospizio o morti e non rompono le scatole. Mentre il povero vate deve vedersela ogni mese con degli eterni bambini che vogliono ritornare negli anni '80.
... mi sembra sempre più chiaro l'imbarazzo cialtrone (ed infastidito) in cui si trova l'attuale direttivo nel portare avanti la testata di fronte ai suoi VERI lettori storici, inventandosi nuove ccciovani leve che di fatto non esistono - se non aggirandosi intorno al 2% nelle loro più rosee previsioni da Maghi Otelma della sociofumettistica.
La volpe e l'uva. Tipico di chi non riesce a fare una cosa, come scrivere storie decenti su un certo piano di narrazione dylanatia, e poi dà la colpa al referente ultimo (chi acquista) perché non è adatto ai tempi
.
Una pochade pietosa nel migliore dei casi.
Uno scempio sotto gli di occhi tutti a conti fatti.
Aggravato dal fatto che da anni, per questa loro incapacità dichiarata, stanno tentando d'inculcarci come un mantra all'olio di ricino giù per il culo, a suon di forzose meta-sparate a destra & manca & grillina, che QUEL Dylan (poeraccio) non avesse più niente da dire, che andava RIFORMATO coattamente per il nuovo pubblico (
), che il vecchio pubblico si deve adeguare ai nuovi roboanti tempi sennòzittakucciagnegné, che non c'era alternativa alla decostruzione fine a sé del personaggio, demonizzando i suoi
topoi col marchio della stagnazione, ed altre amenità in serie degne dei peggiori imbonitori da bancarella in cerca di sermoni subliminali per rifilarti il (sotto)prodotto del proprio ingegno pataccaro a corto di risorse...
... sempre che tra le risorse non si annoverino reboot, remake, ri-cicli semestr(u)ali, variant da $$rapina$$, spin-off
ad catsum, crossover per farsi grossi nei nerdodromi, sviolinate hipster-friendly, cofanetti da Guggenheim lucchese, azzeramento dei comprimari, aggiunte di nuove spalle di cartoncesso, continuity di sputo incollata, presunte stagioni da serie tv improvvisata, meta-pipponi indottrinanti, provocazioni ciarlataneggianti, citazionismi da pacche sulla gobba, annunci termoloffieschi, ed altri sottoprodotti dell'immane genialità auto-referenziale del duo
Airoldi-
Recchioni, sempressianolodati per come ci fanno "crescere" su quest'onda di maturerrime iniziative.
Aggiungendo l'esilarante alibi (per inetti) del "
fardello" (
) sclaviano di cui
ho già parlato altrove.
E' evidente che questa testata sia una specie di redditizia patata bollente in mano a quel che rimane della SBE. Ma,
caro Davide, forse dovresti prendere in considerazione l'idea di insistere presso altri autori - chessò,
un Medda, un Ambrosini, un Bilotta, un Chiave, o 2 e 3 dei suddetti assieme - per la (difficile, lo so ... la patata è sempre ostica
) responsabilità di direzione delle testata, come autori di caratura riconosciuta che hanno pienamente a cuore il destino del personaggio senza volontà manomissive, l'hanno fatto proprio con DECENNI di esperienza senza improvvisarsi deliranti predicatori, e che, NON ULTIMO, hanno sempre dimostrato rispetto verso i lettori, senza inventarsi fregnacce con cui coprire la propria rassegnata incapacità di fornire storie dylaniate come viatico per rifilarci un Dylan Do
e taroccato in origine.
Forse allora sarà Dylan a crescere con noi rispetto ai ruggenti anni '90s, perché per l'eterna bimbonerdante rockstar dei social-fumetti la vedo dura... dopo 5 anni di giochini con il diorama di un personaggio da fan-fictionalizzare in base alle sue manie represse da adolescente tardone
.
ALOHA + SPICE GIRLS & NIRVANA