Ma qui mi sa però che ognuno prende come gli pare (come al solito, poi!) il concetto di "commerciale" ed evinco ulteriormente che quello mio di concetto non è simile al vostro.
Jones, nel dire che il fumetto di Sclavi era commerciale perché c'era lo splatter...calma! Quella sarà stata una costante attira-masse adolescenziali (anche io ripeto cose già dette e stradette) che avrà fatto sicuramente la sua parte nel successo del nostro, va bene, ma il commerciale no, dai è un'altra cosa. A meno che tu non intenda la struttura del fumetto dove il protagonista vive e guadagna lavorando...-_- ma Sclavi non lavorava con un animo prettamente commerciale.
Ti ricordo che nei momenti di maggior splendore iniziale uscirono storie sclaviane come Il fantasma di Anna Never, Attraverso lo specchio o poco dopo Cagliostro!, Morgana, gli speciali e (nella massima esplosione) Storia di nessuno, I vampiri... per citarne alcune tra le più clamorosamente anticommerciali.
Ma poi bisogna sempre prendere questo termine con le molle, pure nella musica 'sto "commerciale" non lo sopporto più: vuol dire tutto e vuol dire niente ma alla fine non è un metro di giudizio valido. Che significa? Alla fin fine è soltanto quando il "big" fa il disco che scontenta la maggior parte dei fan. In che modo, perché? PERCHE' QUEL LAVORO PUO' PIACERE ANCHE AD UN GRUPPO PIU' AMPIO E VARIEGATO DI PERSONE cui i lavori di quell'artista FINO A QUEL MOMENTO non piacevano.
Vi ricorda qualcosa?
Cita:
Quando leggo un albo come il recente "lavori forzati", una storia che cerca di assomigliare al Dyd che fu mi viene da pensare che alcuni sceneggiatori cercano di dare al pubblico quello che il pubblico vorrebbe.
Qual è il pubblico oggi? La totalità , l'eterogeneità : dal bimbo di 10 anni al nonnetto che si trova l'albo del nipotino e nn si "scandalizza" (virgolette, eh) nel leggere una storia. Ecco il mio concetto di commerciale. E non venirmi a dire che negli anni 80/inizio 90 era così, eh!
50 soggetti all'anno (ma come si può, pur essendo dei big nel proprio settore?)?: ecco il mio concetto di dozzinale.
Ringraziamo Mostri e Splatter se oggi lo splatter è bandito visto che hanno preso quella parte del successo di Dylan, espropriata da un contesto moolto ricco e l'hanno portata ai massimi livelli.
Ma..un momento! Le testate si chiamavano appunti Splatter e Mostri, di certo sapevo di non andare a comprare Famiglia Cristiana. Di chi è la colpa, allora?
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ragazziiiii: devo ringraziare proprio Famiglia Cristiana se adesso per vedere dello splatter nostrano ancora tentenno perché il Dibbuk di Cavaletto costa 9 euro, (non ce l'ho con te Andrea, anzi sono sempre tentato di acquistare la tua opera e prima o poi lo farà..ma è questo il motivo perché i tuoi libri non si esauriscono: perché fuori dalla sfera bonelliana i prezzi sono questi e come me tentennano in tanti).
Da fieri condottieriiii nemiciii del sistema cattolicoooo con la NOSTRA Caccia alle stregheee ad asserviti del clero e della chiesa pontificia.
Ho esagerato?
Ciao Papa.
Meno male che c'è Ennis che ti prende un pò per il culo sennò qui in Italia hai voglia...ancora stanno cercando lo splatter
E Sclavi.
Quando si capirà che (almeno in Italia) non si può convivere tutti assieme - NON SI PUO' -ci metteremo il cuore in pace?