Nima83 ha scritto:
Lasciando perdere spoiler più o meno inutili (Un seguito de "Il Giudizio Del Corvo"? Ma fantaaaaastico, perchè non farci proprio una serie tipo spin off?
) quello che mi colpisce è il tasso di denigrazione verso un forum rimasto comunque teoricamente obbiettivo: a sentir parlare qualcuno pare che questo sia un covo di mentecatti, ma immagino che il giudizio (del corvo?) sia dato da personaggi (loro si) poco obiettivi, che non sanno distinguere una critica costruttiva da una frecciata sterile. Per la serie, qui si tira fuori che il numero X del ciclo della meteora fa pena per i motivi Y e Z e subito si passa per eretici, per persone che non hanno capito il genio di chi gestisce, il genio degli autori, il genio della lampada etc. Ergo dovremmo prendere tutto quello che ci si passa e stare zitti, o, facendo tesoro di ciò che dicono alcuni "non vi piace? Allora non comprate". Beh, dio buono, io invece vorrei rimanere nella fascia di acquirenti, ritrovandomi tra le mani un DD che rispecchi certi crismi e non un albo a fumetti che cerca di scimmiottare malamente un crossover tra Buffy e C.S.I. (non riuscendoci). A quei signori vorrei dire di crescere e sviluppare un minimo di capacità critica e autocritica. Amen.
Si, sogna... capacità critica? Per riuscire a sviluppare una capacità critica (per quanto riguarda Dylan Dog) ci vogliono tre presupposti:
1. Conoscere bene tutta la serie (e credo che il 95% dei lecchioni non la conoscano se non qualche numero sparso qua e là) e lo spirito dylaniato;
2. Conoscere un minimo il fumetto come arte (straniero ma soprattutto italiano);
3. Non essere fan di un autore o, peggio, di un curatore (perchè viceversa si inneggia ogni cacata che partorisce);
Al nostro forum si possono sollevare mille critiche ma di certo non si può dire che siamo stati prevenuti nei confronti di Recchioni. Ricordo perfettamente quando prese il posto di Gualdoni: qua si cantavano gli Alleluja che manco in San Pietro quando viene santificato qualcuno. E ricordo i primi entusiasti commenti alle sue novità, alle sue rivisitazioni delle storie in lavorazione gualdoniane, alle sue anticipazioni, alle storie, ai suoi coinvolgimenti artistici e ai suoi annunci.
Eravamo tutti in fibrillazione, speranzosi e soprattutto eccitati all'idea di un "ritorno alle origini" (Recchioni dixit) di Dylan: nella narrazione, nella messa in scena, nei contenuti.
I primi due anni sono stati quasi salvifici: ci sembrava oro tutto ciò che veniva pubblicato. Ogni gualdonata rivista, effettivamente era tutt'altra cosa. In primis lo speciale "La bomba". E poi autori che avrebbero preso in mano il personaggio o che sarebbero tornati se non in pianta stabile, per lo meno con una certa regolare cadenza: Medda, Ambrosini e Chiaverotti in primis ma anche la ricomparsa di Sclavi dopo eoni di latitanza. Cavolo! che cosa potevamo sperare di più?
Potevamo mai avere riserve su Recchioni?
Ma... a volte capita che uno spazio di internet è popolato soprattutto da teste pensanti non tifose aprioristicamente del personaggio di turno.
Capisco che è solamente difficile pensarlo, ma è così.
Ed ecco che cominciano a comparire le prime incrinature, soprattutto passato il periodo di "rivisitazione gualdoniano": novità rivoluzionarie alquanto ridicole; nuovi personaggi, passatemi il termine dopo anni a leggerli, merdosi; "spirito del personaggio" che non esiste completamente più (anzi, diciamo che se n'è andato a farsi fottere); trame disarmanti (nel senso peggiore del temine); cura editoriale pessima (chiamiamoli "refusoni"); nessun rispetto per la storia del personaggio, dei suoi comprimari (Groucho in primis) e della impostazione seriale che caratterizzava Dylan Dog; presa per i fondelli sul ritorno all'horror, la tensione, paura, ironia, ecc...
Ma per l'appunto, tutto questo, in un forum come Craven Road 7, non passa inosservato, non viene salutato come "rinnovo necessario della serie" o come "approcci moderni per avvicinare nuovi lettori"... no, viene visto come "HAI DISTRUTTO UN PERSONAGGIO" e ti diverti a infierire.
E in tutto questo non vedo le lodi e gli osanna per vendite schizzate in su che manco i film della Marvel. Vedo il solito silenzio tombale... e inizio a vedere la fine di Dylan Dog. Perché quando un giorno Recchioni deciderà (finalmente) di levarsi davanti, rimarrà un personaggio che oltre a perdere i fan del "curatore" (che lo seguiranno altrove) avrà perso il famoso "zoccolo duro" dei suoi lettori di primo pelo. Il problema è che alla Bonelli non se ne vogliono accorgere.
Ricordo le critiche quando uscì Dylan Dog: dead of night": effettivamente è stato un film orribile. Ma almeno erano americani gli autori, non conoscevano la serie, era un'altra cultura nonché un altro modo di raccontare e, soprattutto, c'erano dei budget da rispettare. Io adesso sto vedendo gli stessi risultati nel fumetto, qui in Italia, scritto da italiani e con l'avallo della casa editrice (e a quanto pare del creatore stesso di Dylan). Ditemi voi cosa è peggio.
É tutto così negativo? No, ovviamente: il Maxi (proprio come contenitore per desperados nostalgici sia come lettori che autori) è l'unica uscita che ricorda un minimo Dylan Dog; il "Pianeta dei morti" è una bella sperimentazione (anche se a lungo andare può rischiare di "perdersi" dato che già esiste un finale); il parco disegnatori secondo me è ottimo; le copertine sono indiscutilbilmente suggestive (anche se di horror... mah... una qualsiasi di Villa era molto più inquietante, o di De Tommaso se vogliamo andare nel moderno) e il recupero di "ergastolane" è un qualcosa di semplicemente meraviglioso.
Quindi, sicuramente non è da buttare l'acqua con tutto il bambino... però, insomma... urge un intervento.
Ma sicuramente ora passerò per il classico nostalgico cagacazzi.
E da nostalgico, continuo a fare la richiesta di una curatela con i tre nomi che feci in passato: Ambrosini, Chiaverotti e Medda (in rigoroso ordine alfabetico). So che hanno altri impegni, so che probabilmente sono svogliati nei confronti di Dylan ma se ne avessi la possibilità li pregherei in ginocchio per salvare l'ultimo grande personaggio del fumetto italiano affiancabile a testate come Tex o Diabolik: fatelo per l'arte e per la storia del fumetto.
E soprattutto tu, Recchioni, dato che ami tanto scrivere, commentare, cimentarti con altri fumetti e altre robe del genere che incredibilmente occupano solo il 20% del tempo che spendi alla professione, mettigli pure l'80% di Dylan, così hai maggiori possibilità di spaziare nella tua incommensurabile, ineguagliabile e indiscutibile creatività.