SisselMarston ha scritto:
Nima83 ha scritto:
Zak ha scritto:
Embè...ti credo...avercene di albi come Delirium al giorno d'oggi! malato e scorretto al punto giusto...quello che gli autori nerd di ora non saranno mai.
Si spera in qualcosa di meglio nel post-meteora (magari più Chiaverotti e Ambrosini. Poi se molti "nuovi" carpissero meglio certi meccanismi dell'horror potrebbero uscir fuori gradite sorprese... oh, poi stando a tutti i discorsi fatti - che il pubblico odierno potrebbe volere storie capaci di tranquillizzare, quadrando il famigerato cerchio - non è detto che tutti apprezzino. Ma Dylan Dog - quello vero, non la testata zuccherosa che stiamo leggendo da tempo - è horror, paura, disorientamento, inquietudine. Prendere o lasciare. Gli altri possono rispolverarsi Il Signor Bonaventura [rispetto a mille per Tofano cmq.]
)
"Qui comincia l'avventura..., Ricomincia la sventura..., Il signor Bonaventura, ricco ormai da far paura...."Io ho sempre trovato ridurre il Dylan al solo horror un po' troppo sminuente, per quanto la testata sia nata cosi.
Infatti SisselMarston il presupposto non è ridurre Dylan al
solo horror, ma far si che tale componente, da sempre parte integrante del DNA della testata, possa tornare ad essere un elemento portante attorno a cui far girare "altro": storie in cui l'horror è componente contingente (ma efficace) da alternare a storie impostate su un fattore esclusivamente horrorifico e altre in cui si può fare a meno del suddetto elemento (ma giostrate su tematiche "strane", particolari. Ambrosini docet).
Zak ha scritto:
Che Dyd non sia solo un horror è abbastanza ovvio. Ma qui devono tornare le atmosfere. le atmosfere. Puoi parlare di tutto, dai massimi sistemi alla filosofia tramite l'horror. eccome. Prendi un horror psicologico come il recente Midsommar...li si parla in soldoni – tramite l'horror – di una separazione e di un elaborazione del lutto. Un pò come gli Zombi di Romero o del recente Jarmusch denunciavano capitalismo e società dei consumi. Se sai padroneggia l'impianto horror in questa maniera hai svoltato. Il bello però è che gli attuali autori non sanno darci nemmeno un horror di serie b, figurarsi questi.
Perfetto Zak! Concordo pienamente su ogni singola parola