Il "rischio" che si corre, Hicks, in riferimento al discorso presente ad inizio pagina è un'eccessiva "glamourizzazione" (passatemela) della testata e per coerenza Dylan, così come i lettori dello zoccolo duro, dovrebbe correre ai ripari appena sentono pronunciare il termine "glamour" (a me viene abbastanza automatico, a dir la verità ) Per questo noi vecchi lettori si storce un pò il naso a priori quando il bianco e nero si tinge di varipinto -
- ma è un processo che fa parte dell'ordine natuarale delle cose, inevitabile quindi: è il progresso, tentativi di modernizzazione editoriale di una testata un pò in crisi che, bene o male, deve strizzare l'occhio alle masse, soprattutto più giovani, per riuscire a venirne fuori.
Sono poi semplici gusti, come dici tu: fosse per me toglierei subito le storie brevi (TUTTE! MI FANNO VENIRE IL NERVOSO! da quelle del gigante al colorfest) e metterei tutti al lavoro sul mensile, raddoppiando così la produzione: o serie inedita quindicinale (ma sarebbe davvero un'utopia) o due giganti l'anno con quattro storie di lunghezza classica all'interno, o due lunghe e due normali o una sola lunghissima)
Capito maurillo? così pure io ho detto la mia..e non leggete quelo che scrive skeletor dopo la mezzanotte, è il solvente misto a metadone che lo tiene in vita