Keanu Coen ha scritto:
Che dire, veramente un albo bello, bello, bello. Ovviamente, albi così non diventano le colonne della testata regolare, ma diventano albi BIS, non sia mai! Una domanda amara che mi sono fatto alla fine della lettura: io odio il concetto di what if, ma da albi come questo sembra quasi che siano l'unico modo per dire qualcosa di diverso sull'universo dylaniato, e la cosa mi preoccupa non poco. Poi penso che, forse, basterebbe che gli autori si impegnassero un pochino di più, e la vita torna a sorridermi!
Buongiorno,
riprendo quello che ho scritto ieri sera, collegandomi a ciò che hai affermato: è davvero possibile che una testata si imperni sui "what if" ?
"Lettere dall'Incubo" è stata pubblicata nel Maggio 2024 nella collana Color Fest , mentre "Orrore tra i ghiacci" è stata pubblicata nel Luglio 2024 nella collana regolare; questo significa che in tre mesi i curatori hanno ritenuto opportuno pubblicare ben due storie ambientate nell'Ottocento, una ambientata nel 1889 e una ambientata nel 1899, senza nessuna compatibilità tra i due mondi delineati.
Posso comprendere gli Universi paralleli, il Tribunale e l'Entropia, ma secondo me una collana necessità di un solido "ordinario" su cui imperniare lo "straordinario", altrimenti si corre il rischio, a mio avviso, di perdere l'identità del protagonista, perso tra avventura distribuite nello spazio - tempo, senza la possibilità di costruire o consolidare linee narrative o personaggi secondari.