Bah, a parte i gusti estetici che sono personali - a me non pare così orribile, semmai discontinua per come disegnata
- non vedo cosa dovesse "capire" (e quindi non-equivocare o malintedere) della faccenda, col dialogo, l'ascolto, ed altre amenità varie. Quando due persone non vogliono conciliarsi per priorità differenti, parlar-ne oltre peggiora soltanto le cose, perché prima o poi ci scappa la rabbia, l'offesa gratuita, la minaccia, la vessazione, o cose che inizialmente nessuna delle due parti avrebbe consapevolmente intavolato per confrontarsi con l'altro.
Semplicemente Blair è una che tira corto perché ha le sue priorità e non vuole perder troppo tempo con le scuse circostanziali messe in ballo da Dylan, eterno imbranato immaturo, incapace di imporsi anche dialetticamente, anche se qui ha la scusa di esser stato "risucchiato" dal matusa. Nessuno deve inseguire chissà chi/cosa né ci vedo malintesi in atto, anzi... ci si avvia ad una linea abbastanza diretta, per quanto scontrosa e simil-isterica, ma non mi sembra una novità per la Baraldi, specie se vuole ritrarre una mezza fessacchiotta superficiale per fare l'offesa, non certo propensa ad approfondire la spirale morbosa in cui si era cacciato il Nostro. L'empatia che non mostra a Dylan, la effonderà di rigurgito verso Herman - per contrappasso?
I siparietti come quello del parco sono in sé abbastanza odiosi, come già detto, ma il personaggio in quanto tale mi sembra perfettamente adeguato.