Cravenroad7

Personalmente la mia cosa strana è che ho iniziato a leggere Dylan Dog con quella che veniva chiamata fase I, incuriosito dai discorsi che venivano fatti e dalla continuity dell'imminente bomba fase II.
E adesso, anni dopo, ANNI, che finalmente è partito quello per cui io iniziai a leggere Dylan, lo sto lasciando in edicola.

E ti rendi conto che è un pò come per le sigarette, basta evitare il rituale (andare in edicola, comprare il pacchetto) per una settimana, e d'un tratto scopri che non solo ce la fai tranquillamente a resistere, ma che stai meglio senza.

Dico solo una cosa veloce: per me l'armaiolo fantasma è Chester Moore, l'armaiolo del numero 248: Anima d'acciaio. È l'unica teoria che riesco a fare, potrei facilmente sbagliarmi.

Edit: Ho paura di aver scritto una cavolata, ma non riesco a cancellare il messaggio, quindi questo messaggio non esiste

Mi è sembrato di leggere una fan fiction.

Inizio subito dicendo che spero proprio che coi prossimi numeri cambi completamente il registro di questa saga, per me iniziata in maniera pessima.
Ma andiamo con ordine: bella la prima parte splatter anche se alla lunga parlare solo per citazioni potrebbe anche stancare. Tutto un po' surreale e grottesco, bello, molto bello.
Dopo arrivano i problemi: ennesimo albo di critica politico/sociale da due soldi. con gli stessi problemi delle storie dello stesso tipo uscite nell'ultimo paio d'anni. Vero, DD è sempre stato un fumetto con questi connotati, ma Recchioni&Co non hanno un millesimo dello stile che aveva Sclavi nel trattare certi temi. Abbiamo capito che Recchioni ce l'ha a morte con Salvini, ma fare una roba così sciatta e populista (mille volte più populista di quanto non lo sia chi Recchioni vuole attaccare) proprio non si può vedere. Che si crei un movimento politico o un partito assieme ai suoi amici sceneggiatori, invece di propinare sta roba a noi lettori. Utilizzare un fumetto (molto famoso in Italia) di cui sei curatore per esprimere la tua rabbia verso la Lega anche no. Lo sappiamo che sei INDINNIATO!!!11!1!!! e che la gente non capischeno, però basta...
Chiudo dicendo che come già fatto notare da Dark Star, se è veramente così grossa, il fatto che la meteora sia stata rilevata solo da Ghost e associati proprio non regge, ma ci si può chiudere un occhio, d'altronde nei film catastrofici sono sempre gli ammerigani a scovare il problema e poi dare la notizia, altrimenti il resto del mondo manco se ne accorge...

Disegni ottimi
Tarocchi sbav, sempre sia lodato Stano

Ho letto anche io l'albo del mese e innanzitutto sono contento perché è comunque un albo che fa parlare di se. E' probabilmente un albo che divide e lo trovo bello. Piuttosto che una cosa insipida preferisco un qualcosa che può non rientrare nelle mie corde ma che sostanzialmente vuole dire qualcosa senza essere la "solita" storia di Dylan Dog. Di questo albo ho apprezzato solo la parte iniziale di John Ghost e la parte finale. Sono rimasto totalmente annoiato dalla parte di Alex Neil perché l'ho trovata esagerata e un po' "inutile". Gestita bene, per carità, con disegni interessanti e qualche ottimo spunto grottesco ma proprio questo tipo di narrazione non rientra nelle mie corde. La parte finale invece è stata la parte migliore.
Contrariamente a Wolkoff ritengo invece che il tema trattato sia un tema non banale e anzi secondo me è il PROBLEMA DEI NOSTRI TEMPI (non è un urlo ma una dichiarazione di importanza). L'idolatria verso una persona che si pensa sia un grado di risolvere i singoli problemi, il credere ad ogni singola cosa che viene postata su Internet e la voglia di postare ad ogni costo la propria vita privata penso sia alla base della deriva populista degli ultimi anni. Ma questo è solo un mio pensiero, sia chiaro, non voglio inculcare nulla. Rispetto alla Graphic Novel "LA fine della ragione", che tratta un tema simile, non sono stati fatti molti passi avanti nel modo di trattare il tema. E' un modo anch'esso populista, semplicistico ma mi rendo conto che in 98 pagine di fumetto non è semplice farlo.
Non mi pongo il problema della Meteora grande quanto il Texas anche perché potrebbe non esistere (chi mi dice che John Ghost non stia fingendo e non ci sia in realtà alcuna meteora? Che possa essere magari una questione simbolica).
Alla fine ho dato sette valutando l'albo in toto (Disegni 8, Soggetto 8, Sceneggiatura 6) valutandolo al ribasso per l'eccessivo spazio usato per le "gesta" di Alex.
Tutto sommato quindi un buon inizio e questo mi incuriosisce alquanto sul proseguio dei prossimi numeri.

Contrariamente a quanto riporti tu straparlandomi sopra, io non ho detto che la cosa è banale in sé, ma il modo (e l'esito) in cui è trattata, come la ridondanza del teatrino di certi patemi socio-politicanteschi. Vedi tormentone dei selfie alienanti, che ormai sono stati sdoganati anche dal Bagaglino a livello di satira dei costumi sociali. Per non parlare delle scenette in chiave critica popularesca, coi soliti cattivoni di ronda a menar torc&forconi a caccia del "diverso", di cui hanno parlato altri forumisti prima e dopo di me, sempre in disaccordo con questo mantra imposto negli ultimi tre anni.
Senza contare che tutta la variazione sulla dicitura (più che sul tema) "I mostri siamo noi, voi, loro, occhiperloro", porta sempre alla medesima conclusione, perlomeno da parte di Dylan (v. ultima pagina).




Che poi è praticamente quello che ha fatto la SBE dando le chiavi della testata in mano all'Ego hyper-social di Recchioni, facendone il salvatore della (virtuale) patria. Tutto torna, quindi...

MANCA SOLO LA METEORA SU VIA BUONARROTI
E ALOHA SARA' FINITA

Vengo in pace anche io, Wolk . Leggendo quel tuo stralcio sopra avevo pensato che non ti riferissi non solo alle modalità ma anche al tema in generale. E tra parentesi sulla modalità mi trovi d'accordo in quanto anche a me sembra un modo di affrontare un tema piuttosto semplicistico.



Su questo voglio sperare (e lo penso senza dubbio) che la Bonelli abbia scelto Recchioni per le sue capacità, anche perché uno come lui può far aumentare e diminuire le vendite essendo appunto uno che si espone molto.

Tesi, antitesi, sintesi...verrebbe quasi voglia di accomunare queste alte parole alle fasi 1,2,3 che il nostro (perduto?!?) Old Boy ha vissuto e sta ancora vivendo nella sua tanto travagliata vita editoriale.
Dal caos o dalla sperimentazione piu forsennata si giunge forse ad un (ennesimo) status quo?!? o forse un (sperato) ritorno a casa?!? Guardando a questa storia o a tutta l'operazione rilancio dyd, mi vengono in mente solo esempi che provengono dal mondo dei comics, che non a caso, sono citati a destra e manca all'interno dello stesso albo (il vostro affezionatissimo indagatore dell'incubo di quartiere/spiderman, la nascita del caos iniziale/origine dell'universo marvel e le sue entità cosmiche o la saga Crisis dell'universo dc).
Nei comics, appunto, le fasi, sempre scandite da ciclo gestioni di diversi scrittori o autori, hanno sempre contraddistinto nel bene o nel male la vita di taluni personaggi, cercando al contempo nuovi affiliati o allontanandone, per forza di cose, i fan storici...ma tra un tira e molla ed alti e bassi, il determinato personaggio, con un enorme bagaglio di storie e continuity sulle spalle, è sempre arrivato a meta o fino al presente in ogni caso, riuscendo a sopravvivere sia in termini di vendite ed altro.
Dyd aveva bisogno quindi di una cura del genere?!?! forse si. Ma è stata gestita smepre bene ?!? forse no. Ma soprattutto, cosa mi ritrovo a leggere attualmente?!?
Ho apprezzato a suo modo questo numero...questa sorta di hellzapopin' caotico e ultracitazionistico...ma stavo leggendo dylan dog?!?
Guardando la solita retorica folla inferocita e instupidita (inglese o mondiale) potrei dire che nulla è cambiato e che si...forse quello era dyd... La gente è sempre quella...boccalona, instupidita, razzista per moda, selvaggia all'occasione, idolatrice di piu idoli (dalla tecnologia agli uomini santino) desiderosa di avere una guida e farsi comandare se possibile.
Niente che non ci fosse già in vecchie e anche gloriose storie del passato, dove il tema sociale era sempre sentito, seppur trattato con ben alta maestria e penna...ma alla fin fine , in nuce, sempre quella meschina umanità esce fuori...e quai vorrei dire che palle questa umanità...queste comparse da fumetto, queste sagome cosi stupide, cosi vuote, e che da sempre infarciscono la griglia cartacea...e che giustamente vengono falciate senza remore alcuna dall'immortale Axel all'inizio...possibile che non ci sia uno scatto evolutivo in avanti?!? a questo punto sarebbe ora di evolversi, fumettisticamente parlando.
Forse questo fumetto non sarà più il dyd di quelle vecchie storie, di quell'ormai lontanissimo (anni luce) passato, ma l'operazione è, e rimane, delicata. il linguaggio metatestuale, in questo Restarting meteorico, è ora quanto mai d'obbligo...perlomeno gestito meglio rispetto alle menate di alcuni recenti e improvvisati nuovi autori e sperimentatori.cosa che mi fa auspicare un recchioni ben piu piantato al timone della testata come scrittore...a questo punto, viste alcune pessime stonature del recente passato, sarebbe da auspicarselo.
Per tanti motivi quindi non riesco a dare una bocciatura definitiva all'albo, come pure per altrettanti non riesco a promuoverlo appieno.
Forse c'è da metabolizzare, aspettare, aspettare cosa sarà alla fine di questa meteora...non lo so...come forse non so cosa mi sono ritrovato a scrivere di getto su quest'albo quest'oggi...e forse mi accorgo che dell'albo stesso poco ho scritto...ma forse è giusto cosi.
Mi limiterò a un voto di incoraggiamento verso me stesso e verso l'operazione tutta nell'ottica dei tredici albi famigerati, dando un discreto, che per "questo" Dylan, volendo, ci sta...

Ma discreto è sufficiente o no ????

Ho votato 5
Piaciuto in alcune parti, piaciuto meno in molte altre(la parte con il serial killer l'ho trovata abbastanza stupida).
Mi accodo anche io a chi ha stufato la solita critica sociale da quattro soldi.

Non capisco come faccia wolkoff a dire che questo albo è una non-storia perché succedono un fracco di cose, ma proprio tante, e sono anche organizzate secondo una struttura canonica in tre atti.
Sulla critica sociale, non ripeterò che vorrei vedere salvini appeso, ma se voi non vi accorgete che è uno dei problemi più grossi di inizio secolo avete la testa in un vaso. Da notte.

A me è piaciuto tanto e per me, oggi, Dylan Dog dev'essere così. Oggi, piu'che mai, essere umano.

Seeeh, infatti prima era un alieno. No aspé, quello era il clone di Spazio profondo...
Se c'è una cosa che non è mai mancata a Dylan è il senso d'umanità. Non dico filantropia messianica, ma spesso ci è andato molto vicino..




E' una non-storia perché nessuno dei 3 atti che citi tu (in realtà io ci vedo due 2 tempi, in cui uno sfocia nell'altro quando si mette in giro l'App) chiude un arco narrativo a sé, e quindi tutto l'albo sembra solo una strombazzata premessa per altro, nata dai presupposti di 3 e passa anni di albi concepiti per arrivar a cotanto sbocco. Tipo ouverture di una sinfonia, appunto, come lo sarà la rincorsa alla meteora. Con molte smargiassate e tbc in evidenza. La quantità delle cose non fa (sempre) un'organicità.



Questo per me non rappresenta una storia a sé stante, un "caso" più o meno vissuto degno di questo nome che può esser fruito per conto proprio, ma solo un collante di 94 pagine tra quelle che sono le premesse della Ghost-revolutio durate quasi tre anni, e quello che succederà nei prossimi 13 mesi, con nantra revolutio a cavallo del #400, onde raccogliere quanto fruttato prima. Forse non capisci questo, in senso di costrutto narrativo.

E portiamo rispetto al vaso da notte che tanta ispirazione apportò all'umano sentir

ALOHA

Ma si critica la storia che hai in mano, non il fantastiliardo di sovrastruttura che ci hai messo tu. Separa il prodotto dalla pubblicità perché se no tutto il mondo va preso e buttato nel cesso. Cesso su cui torneremo.
La storia è in tre atti e ora te li illustro.
All'inizio Dylan vede JG come un nemico, alla fine è costretto a cedere al fine comune.
All'inizio Dylan usa la violenza, alla fine sceglie di non usarla.
All'inizio Dylan è sconosciuto ai più, alla fine è una celebrità.

Tutto quello che succede in mezzo, cioè il secondo atto, porta la storia a una di queste tre conclusioni. Per cui niente divagazioni o parti inutili. A una certa usa pure il telefono.

Sempre lode alla tazza del cesso. Segue un'ode.
What the fuck's in the bowl, milk? Wheaties or Cheerios? Cause I'm taking a shit in it Kelly, I need reading material.

Secondo me lo sciacquone ti ha un po' rintronato.
Non ho mai parlato di divagazioni, ma del fatto che la storia NON STA SULLE SUE GAMBE DA SOLA, per cui non ha molto valore ontologico. Questo perché dipende da quello che introduce (la saga fino al 400) e quello che la precede (l'arrivo di JG, il complotto di Albione sullo sfondo etc). E' quello che intendevo per "non-storia non-a-sé" fijo mio": se devi prendere mezzo sintagma per non capire il resto, vedi un po' tu in che infognatura di fraintendimenti ti cacci da solo .

Senza contare che due delle tre conclusioni (di atto) che illustri tu mi sembrano delle semi-panzane perché Dylan non si è fatto ancora un'idea precisa in che termini relazionarsi con Ghost, e non è detto che non voglia di nuovo dissociarsi da lui a breve, perché un vero e proprio patto non l'hanno fatto: ha ascoltato e per adesso ci rimugina, con diffidenza: poi vedremo il seguito. Empatia e finalità comuni zero.
Poi la teoria che Dylan diventi improvvisamente conosciutissimo, vuol dire che hai messo via con la carta igienica 30 anni di albi, dove un mese su due (anche di recente) Dylan finisce sulla ribalta dei media essendo un personaggio pubblico sulla bocca di molti, quasi un'icona per fan e mitomani, oltre che un bersaglio per detrattori o scettici. L'unica cosa che cambia qui per una trentina di pagine, è che diventa anche "modello" d'ispirazione pseudo-eroica a livello virale, come architettato dal burattinajo Ghost.

Poi sei libero di leggere le cose come preferisci, ovviamente.
Ma mi scuserai se uso un altro gabinetto .

ALOHA