Tesi, antitesi, sintesi...verrebbe quasi voglia di accomunare queste alte parole alle fasi 1,2,3 che il nostro (perduto?!?) Old Boy ha vissuto e sta ancora vivendo nella sua tanto travagliata vita editoriale.
Dal caos o dalla sperimentazione piu forsennata si giunge forse ad un (ennesimo) status quo?!? o forse un (sperato) ritorno a casa?!? Guardando a questa storia o a tutta l'operazione rilancio dyd, mi vengono in mente solo esempi che provengono dal mondo dei comics, che non a caso, sono citati a destra e manca all'interno dello stesso albo (il vostro affezionatissimo indagatore dell'incubo di quartiere/spiderman, la nascita del caos iniziale/origine dell'universo marvel e le sue entità cosmiche o la saga Crisis dell'universo dc).
Nei comics, appunto, le fasi, sempre scandite da ciclo gestioni di diversi scrittori o autori, hanno sempre contraddistinto nel bene o nel male la vita di taluni personaggi, cercando al contempo nuovi affiliati o allontanandone, per forza di cose, i fan storici...ma tra un tira e molla ed alti e bassi, il determinato personaggio, con un enorme bagaglio di storie e continuity sulle spalle, è sempre arrivato a meta o fino al presente in ogni caso, riuscendo a sopravvivere sia in termini di vendite ed altro.
Dyd aveva bisogno quindi di una cura del genere?!?! forse si. Ma è stata gestita smepre bene ?!? forse no. Ma soprattutto, cosa mi ritrovo a leggere attualmente?!?
Ho apprezzato a suo modo questo numero...questa sorta di hellzapopin' caotico e ultracitazionistico...ma stavo leggendo dylan dog?!?
Guardando la solita retorica folla inferocita e instupidita (inglese o mondiale) potrei dire che nulla è cambiato e che si...forse quello era dyd... La gente è sempre quella...boccalona, instupidita, razzista per moda, selvaggia all'occasione, idolatrice di piu idoli (dalla tecnologia agli uomini santino) desiderosa di avere una guida e farsi comandare se possibile.
Niente che non ci fosse già in vecchie e anche gloriose storie del passato, dove il tema sociale era sempre sentito, seppur trattato con ben alta maestria e penna...ma alla fin fine , in nuce, sempre quella meschina umanità esce fuori...e quai vorrei dire che palle questa umanità...queste comparse da fumetto, queste sagome cosi stupide, cosi vuote, e che da sempre infarciscono la griglia cartacea...e che giustamente vengono falciate senza remore alcuna dall'immortale Axel all'inizio...possibile che non ci sia uno scatto evolutivo in avanti?!? a questo punto sarebbe ora di evolversi, fumettisticamente parlando.
Forse questo fumetto non sarà più il dyd di quelle vecchie storie, di quell'ormai lontanissimo (anni luce) passato, ma l'operazione è, e rimane, delicata. il linguaggio metatestuale, in questo Restarting meteorico, è ora quanto mai d'obbligo...perlomeno gestito meglio rispetto alle menate di alcuni recenti e improvvisati nuovi autori e sperimentatori.cosa che mi fa auspicare un recchioni ben piu piantato al timone della testata come scrittore...a questo punto, viste alcune pessime stonature del recente passato, sarebbe da auspicarselo.
Per tanti motivi quindi non riesco a dare una bocciatura definitiva all'albo, come pure per altrettanti non riesco a promuoverlo appieno.
Forse c'è da metabolizzare, aspettare, aspettare cosa sarà alla fine di questa meteora...non lo so...come forse non so cosa mi sono ritrovato a scrivere di getto su quest'albo quest'oggi...e forse mi accorgo che dell'albo stesso poco ho scritto...ma forse è giusto cosi.
Mi limiterò a un voto di incoraggiamento verso me stesso e verso l'operazione tutta nell'ottica dei tredici albi famigerati, dando un discreto, che per "questo" Dylan, volendo, ci sta...