anarchia nel regno unitone avevo sentito parlare abbastanza male di questo albo... e la cosa non mi tornava perchè pensavo che simeoni fosse molto apprezzato...
a me tutto sommato è piaciuta, senza entusiasmi, un albo più che sufficiente, volendo anche discreto, grazie soprattutto a un grande CASERTANO sempre sul pezzo
il modello è "rassicurante", confortevole, distretto 13, le maschere dei killer, il cadavere murato, la prima pagina, molto bella, con un bel culo in primo piano, mi ha ricordato "zed"
non a caso zed, finchè morte non ci separi, i vampiri, eccetera... certo, siamo lontanissimi da quei classici dylaniani, questa è una storia "normale", il cui maggior pregio è quello di lasciarsi leggere senza fatica, nonostante la retorica... ma dovremmo essere tutti vaccinati... non si eccede rispetto al passato, si attualizza con i co.co.co (già accennati in "la morte non basta")
piccola parentesi: il titolo iconico richiama l'anima punk di dylan dog, che è un fatto incontestabile, al di là dei personali gusti musicali
sui personaggi nuovi che dire? c'è poco da dire, è la puntata pilota, quindi, non posso sentenziare... mi pare si oscilli tra uno sfacciato politicamente corretto e una scorbutica anti-dylanianità... se con rania si capisce già dove si andrà a parare, e anche in questo caso si tratta di territori abbastanza "rassicuranti", familiari... è il nuovo ispettore a convincere poco: prima fa il duro, poi dà ordine di non sparare mentre i rivoltosi assaltano scotland yard con mazze e mitra, deciditi
dylan ormai sempre più tecnologico, mentre bloch torna giusto in tempo per una chiosa ruffiana
copertina che ha il suo perchè, anche se non mi convince molto
voto 6