Cravenroad7

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# 339 - Anarchia nel Regno Unito
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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: mar dic 23, 2014 6:16 pm 
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the Imp ha scritto:
In queste singole storie l'introduzione di nuovi elementi cannibalizza lo spazio e limita la riuscita della storia del mese, una volta che le novità saranno introdotte e potranno essere usate liberamente, potranno essere di beneficio per le storie a regime,una volta esaurito il transitorio iniziale.
Non ci metterei la mano sul fuoco, eh, ma credo che sia possibile introdurre nuovi personaggi usando comunque storie originali o, almeno, appassionanti.

La letteratura non è mica l'odontoiatria!
"Ora soffri qualche mese con l'apparecchio, ma poi vedrai che bei denti dritti potrai sfoggiare!"

_________________
l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: mar dic 23, 2014 7:04 pm 
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E' possibile, certo, soprattutto quando storia del mese e introduzione di nuovi personaggi si armonizzano bene, ma può essere difficile quando non è così e devi usare 20 pagine per introdurre i nuovi personaggi e 70 per la storia.

_________________
Carnage - Teatro online
https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=x4qv5rBEs9E


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: mar dic 23, 2014 7:13 pm 
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Iscritto il: dom nov 30, 2014 4:49 am
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wolkoff ha scritto:
Anche perché si capisce la difficoltà degli autori di inserire questi cambiamenti nell'arco della serie regolare... :roll:
Resta il dubbio se e quando riusciranno a sfornare una storia semplicemente "normale", di vero orrore senza contesti ritoccati, che non dipenda dall'inserimento di una novità, ma sappia sorreggersi sulle proprie zampe senza scodinzolare davanti alla ciotola del passaggio di fase da impostare (e pompare).
ALOHA FIDO(G)


Concordo in pieno.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: mar dic 23, 2014 8:24 pm 
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the Imp ha scritto:
E' possibile, certo, soprattutto quando storia del mese e introduzione di nuovi personaggi si armonizzano bene, ma può essere difficile quando non è così e devi usare 20 pagine per introdurre i nuovi personaggi e 70 per la storia.


Ti darei anche ragione se avessi visto personaggi e situazioni che han richiesto 20 pagine per essere presentate.
Il pensionamento di Bloch si risolve in 2-3 tavole; giustamente, tra l'altro, l'alternativa sarebbe stata quella di farlo pensionare a fine storia (anzi, forse a causa della fine della storia, chissà che sceneggiatura sarebbe stata...). Il tesserino di Dylan e la presentazione di Carpenter & co. non mi sembra abbia richiesto tante pagine in più (considerando inoltre che questi personaggi li rivedremo con certa continuità e non c'era quindi necessità di esaurire la loro portata in 98 pagine). I "problemi" sorgono dopo le prime pagine, non a monte...Non mi sembra che in passato ci siano stati drammi o fratture gravi nel presentare buoni personaggi e buone/ottime trame, però ammetto di non ricordare con esattezza tutti i numeri di "presentazione" eccetto Morgana (Trelkowsky) e Gli Uccisori (Lord Wells)...soliti problemi di hype? Secondo me la "scusante" nuovi personaggi non esiste...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: mar dic 23, 2014 10:34 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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AndreaBerga ha scritto:

Ti darei anche ragione se avessi visto personaggi e situazioni che han richiesto 20 pagine per essere presentate.
Il pensionamento di Bloch si risolve in 2-3 tavole .


Non mi sembra :dito: .
Metà dell'albo è devoluta far capire come viva Bloch questo passaggio epocale e scatenarne le conseguenze - anche dylaniesche.
Dalle gitarelle con la Morte al nuovo-vecchio rapporto con Jenkins, dal silenzio iniziale col sovraintendente fino al discorso finale illuminato pro-rimasugli di Vita.


AndreaBerga ha scritto:
Il tesserino di Dylan e la presentazione di Carpenter & co. non mi sembra abbia richiesto tante pagine in più .


Neanche questo mi sembra :dito: .
L'entrata in scena di Carpenter non si risolve con la sola scenetta del tesserino.
Buona parte dell'albo viene impiegata per sottolineare i suoi atteggiamenti in una situazione di emergenza, spalleggiato da Rany Rubacuori ed interagendo con Dylan... un antipasto di cosa accadrà spesso in futuro, pare.
Se ci fosse stato un normale sergente di routine sarebbe cambiato molto nell'impostazione della sceneggiatura, a partire dall'enfasi sulle direttive nell'assedio ed il suo para-conflitto con Dylan.


ED ALOHA MI SEMBRA?
(...inutile, tanto sto andando ai mercatini natalizi per la notte del 23)

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: mar dic 23, 2014 11:03 pm 
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Località: Milano
Si ma sopratutto quella di Carpenter, è una presentazione bene inserita nella storia, non la appesantisce.
Nemmeno quello della partner. La storia 339 non è pesante, IMO, è pretestuosa e mal costruita nei pistolotti pro global e pro comunista, non tanto per la validità del messaggio ma per il modo in cui si trasmette.
Carpenter è un personaggio appena abbozzato, di fatto se ne sa poco a parte che è un duro, ma si era pur sempre in una situazione di emergenza quindi la reazione è comprensibile.
Sul fatto iniziale: non è che vi siete tutti quanti, aspettati troppo dalla fase 2.0 ?
Lo sceneggiatore è valido, le teste pensati messe in moto di prim'ordine..
Il problema verte su altro, a mio modo di vedere. Cioè l'utilità stessa di esistere, dopo 300 e passa numeri, di Dylan Dog. Che non è Tex, icona fossilizzata in un'epoca affascinante ma dai paletti costruiti per esser così come sono, senza domande.
Tex è come John Wayne. Vedi i suoi film e sai cosa ne uscirà.
Dylan no. Dylan per me, è sopravvissuto alla sua stessa utilità.

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" Il locale è triste e sta sempre qua ! "

" Dylan Dog è arrivato allo scontrino fiscale "

Oriana Fallaci ti amo.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: mar dic 23, 2014 11:50 pm 
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Località: Forlì
wolkoff ha scritto:
Non mi sembra :dito: .
Metà dell'albo è devoluta far capire come viva Bloch questo passaggio epocale e scatenarne le conseguenze - anche dylaniesche.
Dalle gitarelle con la Morte al nuovo-vecchio rapporto con Jenkins, dal silenzio iniziale col sovraintendente fino al discorso finale illuminato pro-rimasugli di Vita.


Questo è chiaro! Intendevo dire che la novità (Bloch va in pensione) è stata descritta in 2 pagine, sono le altre 96 (ovviamente legate al fatto iniziale), al massimo, ad avere difetti, non tanto il cambiamento in se. Questo intendevo...

Cita:
Neanche questo mi sembra :dito: .
L'entrata in scena di Carpenter non si risolve con la sola scenetta del tesserino.
Buona parte dell'albo viene impiegata per sottolineare i suoi atteggiamenti in una situazione di emergenza, spalleggiato da Rany Rubacuori ed interagendo con Dylan... un antipasto di cosa accadrà spesso in futuro, pare.


Idem.
I personaggi, secondo me, non hanno rubato spazio o "costretto" le sceneggiature. Sono proprio le sceneggiature ad avere avuto problemi, altrimenti ad ogni novità dovremmo ponderare la quantità di spazio sfruttata per descriverla e la quantità sfruttata per lo svolgersi della trama e conteremo quante vignette impiegherà il futuro cliente a narrare un caso ecc ecc...Insomma, prossimo numero vedremo quante pagine porterà via la descrizione della casa di Bloch e giustificheremo/stroncheremo la storia in base a quello? ma dai...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: mer dic 24, 2014 12:04 pm 
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wolkoff ha scritto:
Resta il dubbio se e quando riusciranno a sfornare una storia semplicemente "normale", di vero orrore senza contesti ritoccati, che non dipenda dall'inserimento di una novità, ma sappia sorreggersi sulle proprie zampe senza scodinzolare davanti alla ciotola del passaggio di fase da impostare (e pompare).

Credo che "vero orrore" sia il concetto cruciale.

Due miei amici (tengo a precisare: proprio DUE unità! :mrgreen: Quindi senza alcun valore statistico) avevano ricominciato a ricomprare Dyd con Spazio Profondo, e ora dopo questa storia hanno deciso di mollare di nuovo.

Perchè?
Non perchè il personaggio Dylan sia troppo attivo o usi Internet (anzi, sono cose che hanno apprezzato parecchio), ma perchè le ultime due storie non sono horror.
Loro da Dyd vogliono horror. Non necessariamente splatter, basta che le storie suscitino autentico senso di paura e inquietudine.
Spazio Profondo lo ha fatto, le ultime due no. E in effetti nemmeno chi ha giudicato questa storia un capolavoro l'ha definita "paurosa".

I vampiri era una storia horror con una chiave di lettura politico-sociale. Come un film di Carpenter o di George Romero.
Questa storia ha invertito le priorità. E' un fumetto di impegno politico-sociale cui è stata aggiunta una spolveratina di horror. E non fa paura, anche perchè non è stata concepita con lo scopo di fare paura.


Il timore legittimo è che alcuni autori, visto che Dyd ha sempre avuto un risvolto impegnato, ora decidano di affrontare i problemi politico-sociali direttamente, pensando così di rendere giustizia alla materia e scavalcando quelle che appaiono come strettoie.
Proprio questa sottovalutazione dell'horror in quanto tale rischia di diventare il problema più grave, perchè è l'horror che ha dato un'identità precisa a Dyd.

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Ti mostrerò la paura in una manciata di pixel...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: mer dic 24, 2014 2:03 pm 
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Parole sante, hanno confuso le priorità.

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Giuda ballerino! L'inglese NON È' l'ITALIANO! - cit.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 339 - Anarchia nel Regno Unito
MessaggioInviato: mer dic 24, 2014 2:41 pm 
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the Imp ha scritto:
Dear Boy ha scritto:
Praticamente suggerisci che i cambiamenti "imposti dall'alto" non solo non servivano, ma si sono rivelati addirittura un intralcio!
Demolito il perno della fase 2.
Fico.


Una cosa del genere l'avevo scritta pure io, ma va letta in maniera diversa da come fai tu.
In queste singole storie l'introduzione di nuovi elementi cannibalizza lo spazio e limita la riuscita della storia del mese, una volta che le novità saranno introdotte e potranno essere usate liberamente, potranno essere di beneficio per le storie a regime,una volta esaurito il transitorio iniziale.


Esatto, la penso esattamente così!

Cyber Dylan ha scritto:

Due miei amici (tengo a precisare: proprio DUE unità! :mrgreen: Quindi senza alcun valore statistico) avevano ricominciato a ricomprare Dyd con Spazio Profondo, e ora dopo questa storia hanno deciso di mollare di nuovo.

Perchè?
Non perchè il personaggio Dylan sia troppo attivo o usi Internet (anzi, sono cose che hanno apprezzato parecchio), ma perchè le ultime due storie non sono horror.
Loro da Dyd vogliono horror. Non necessariamente splatter, basta che le storie suscitino autentico senso di paura e inquietudine.
Spazio Profondo lo ha fatto, le ultime due no. E in effetti nemmeno chi ha giudicato questa storia un capolavoro l'ha definita "paurosa".
...
Proprio questa sottovalutazione dell'horror in quanto tale rischia di diventare il problema più grave, perchè è l'horror che ha dato un'identità precisa a Dyd.


Concordo.
Tornando alla storia, un'altra cosa che mi ha poco convinto è che passiamo da un Dylan che non ha (quasi?) mai utilizzato internet ad un Dylan che addirittura risolve il caso servendosi di una ricerca su google. Qualcosa di più graduale l'avrei preferito.


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MessaggioInviato: mer dic 24, 2014 5:02 pm 
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Quindi, fatemi capire, voi pensate che Dylan sia troppo stupido per fare una ricerca su Google?

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MessaggioInviato: mer dic 24, 2014 5:06 pm 
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A me più che altro è sembrato innaturale il fatto che l'abbia chiesto proprio in questa situazione, chiuso dentro Scotland Yard, durante un blackout.

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MessaggioInviato: mer dic 24, 2014 5:09 pm 
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Piccatto ha scritto:
Sinceramente perplesso. Adesso la gragnola di insufficienze comincia ad acquistare un senso preciso, ai miei occhi. Non sarò così drastico, ma la capisco. Molto meno le lodi sperticate di alcuni utenti. Perché, anche volendo comparare la sola radicalità delle due storie, siamo davvero parecchio lontani da I vampiri di Sclavi. Qui abbiamo un attacco divertente, che però avrebbe funzionato anche inserito in una storia diversa. Abbiamo un’idea di base abbastanza buona rovinata però da uno svolgimento sostanzialmente ordinario e da una risoluzione troppo semplicistica.


E questo cosa centra con la radicalità della storia?

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MessaggioInviato: mer dic 24, 2014 5:37 pm 
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Kowalsky ha scritto:
Piccatto ha scritto:
Sinceramente perplesso. Adesso la gragnola di insufficienze comincia ad acquistare un senso preciso, ai miei occhi. Non sarò così drastico, ma la capisco. Molto meno le lodi sperticate di alcuni utenti. Perché, anche volendo comparare la sola radicalità delle due storie, siamo davvero parecchio lontani da I vampiri di Sclavi. Qui abbiamo un attacco divertente, che però avrebbe funzionato anche inserito in una storia diversa. Abbiamo un’idea di base abbastanza buona rovinata però da uno svolgimento sostanzialmente ordinario e da una risoluzione troppo semplicistica.


E questo cosa centra con la radicalità della storia?

Mi ricollegavo a quanto detto da tommaso. Poi sono banalmente passato ad analizzare la storia, senza dire la mia sulla radicalità. O meglio, l'ho fatto, ma dopo. Per me il messaggio non è stato espresso abbastanza forte, mi è sembrato che nella storia l'elemento simbolico passasse in buona misura in secondo piano.

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Giuda ballerino! L'inglese NON È' l'ITALIANO! - cit.


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MessaggioInviato: gio dic 25, 2014 11:01 pm 
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Piccatto ha scritto:
Kowalsky ha scritto:
Piccatto ha scritto:
Sinceramente perplesso. Adesso la gragnola di insufficienze comincia ad acquistare un senso preciso, ai miei occhi. Non sarò così drastico, ma la capisco. Molto meno le lodi sperticate di alcuni utenti. Perché, anche volendo comparare la sola radicalità delle due storie, siamo davvero parecchio lontani da I vampiri di Sclavi. Qui abbiamo un attacco divertente, che però avrebbe funzionato anche inserito in una storia diversa. Abbiamo un’idea di base abbastanza buona rovinata però da uno svolgimento sostanzialmente ordinario e da una risoluzione troppo semplicistica.


E questo cosa centra con la radicalità della storia?

Mi ricollegavo a quanto detto da tommaso. Poi sono banalmente passato ad analizzare la storia, senza dire la mia sulla radicalità. O meglio, l'ho fatto, ma dopo. Per me il messaggio non è stato espresso abbastanza forte, mi è sembrato che nella storia l'elemento simbolico passasse in buona misura in secondo piano.


Giuro che non riesco a trovare la parte in cui parli della radicalità della storia.
Poi trovo contraddittorio dire che il messaggio non è stato espresso in maniera abbastanza forte e dire che la citazione finale di Mandela è troppo esplicita.
Boh, a me sembra che, come già successo con Spazio Profondo, ci si sia molto lamentati degli spiegoni salvo poi lamentarsi che qua il messaggio è lasciato alla personale interpretazione del lettore.

Secondo me Simeoni ha osato. Osare non significa solo mettere scene splatter. Osare significa anche sfidare il lettore. Da che parte stareste se succedesse domani a Milano? Dalla parte di Carpenter? Da quella di Dylan? Da quella di Malloy? Da quella dello sbirro razzista?
E lo voglio ripetere perchè secondo me è veramente importante. Un conto è pubblicare una storia del genere nell'86, un conto nel 2014.
La sola possibilità che si possa stare con Malloy fa sbroccare la gente (blackblock! nogglobal! scioperanti! che orrore!), ai tempi degli Uccisori Dylan pianificava la morte in blocco della grande borghesia della city...

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