Kowalsky ha scritto:
Tornando in-topic: è un peccato che ci si sia dimenticati che Mandela metteva le bombe e chiedeva a Mao di vendergli i fucili, è un peccato che sia passata la narrazione dominante per cui l'apartheid sia stato abbattuto dai concerti di beneficenza e non da anni di lotte, scioperi e morti ammazzati.
E' un peccato perchè poi quando il povero Mandela viene citato a proposito, viene lo stesso accolto come retorica appiccicaticcia.
E' un peccato che questo intervento mi sembri un po' off-topic, ma tant'è...a qualcosa bisogna pure attaccarsi, nel bivalvismo spulciante
Chi sarebbe lo smemorato di Soweto che ha dimenticato i tuoi edotti riferimenti al movimento di Mandela, per sfociare nella "narrazione dominante" imposta dai sussidiari?
Non penso Simeoni.
E se ti rivolgi a me e quanto da me scritto contro l'ultima vignetta sei fuori bersaglio(critico)...kennovitade
Non ho mai lasciato intuire il pressappochismo di un apartheid sconfitto a suon di U2, summit o vernissage. Anzi...
Ho solo specificato come il problema "lavoro" in quanto piaga sociale fosse subordinato alla questione razziale in Sudafrica. Non mi risultano afrikaans (colletti) bianchi negli anni '70 che pregustavano le scenate di Landini.
A me sinceramente il tuo sembra nozionismo - corretto e documentato, per carità
- per arrivare ad una controtesi che non sta né in cielo né sottoterra. Tra i diamanti da miniera?
E poi per questi discorsi
c'è il forum di LIMES.
A voler ficcare troppo il "messaggio" in una storia si creano questi retroscena che sviano dalle problematiche di base. Certe volte è meglio che l'ispirazione rimanga un segreto prezioso e non un coacervo di suggestioni esibite...pur di inculcarlo, questo "messaggio"
.
UN 6 GEOPOLITICO PER TUTTI,
CON ALOHA