Letto l'albo!
Sono deluso.
Ma non dall'albo, no.
Dalla discussione, dai voti visti, dal forum che si spacca in due: chi la ama e chi la odia. Mi aspettavo chissà che!
Invece è una storia piacevole, ben disegnata, si legge bene, ma denota alcune ingenuità e incongruenze che avete rilevato (ho letto fino a pagine 17 della discussione poi mi sono stufato). Ma né un capolavoro, né un colabrodo.
Anche io sono perplesso su Dylan che parte in quarta per cercare su Google del tizio arrestato: ci sono gli archivi di Scotland Yard e poi quando mai Dylan Dog fa cercare su Google (visto solo forse in una storia di De Nardo), ma questo è il meno.
Mi sembra debole la causa scatenante la follia, ovvero lo spirito del morto che per vendetta dopo l'arresto del leader delle rivolte, si impossessa delle menti dei rivoltosi. Basta una canzone cantata a trasformare la protesta, che già c'era, in follia? Oppure la follia c'è già in quanto componente umana latente (e pure rimossa successivamente)? Boh. Però non mi ha convinto troppo.
Poi ok Carpenter (non è che se lo è inventato così Simeoni, a chi non piace si lamenti con Recchioni) ok Rania, meno ok Groucho asfittico.
Insomma una storia da 6,5; un passo in avanti rispetto allo scorso albo, forse uno indietro rispetto al 337, uno di lato rispetto alla fase 1. Però qui la continuity si innesta bene nella storia e dà una ventata di piacevole freschezza. Per il voto definitivo attendo di rileggerlo, ma è un numero imperdibile come e più del precedente. E questo non è poco.
Gigi Simeoni ha scritto:
Una pistola automatica in mano a Dylan, anche se appare come un'automatica moderna, cambia di fatto la sua sostanza e DIVENTA la Bodeo. Si chiama "transustanziazione"...
Ma che te sei fumato
Si scherza, eh!