dogamy ha scritto:
Sai dipende da uno come le coglie.
Diciamo che personalmente, sarebbe stato molto meglio chiudere quando Sclavi aveva mollato gli ormeggi.
... e mollare Topolino quando Disney decise di affidarlo al suo staff? O lasciare nell'oblio James Bond quando Jan Fleming morì? O ancora, evitare di riprendere Sherlok Holmes dopo la dipartita di Sir Arthur Conan Doyle? E che dire di Tarzan, Star Wars e di tutti i personaggi/saghe avviati da un autore negli anni passati? Sclavi aveva pensato a un personaggio inedito, per l'epoca, e che proprio alla sua novità deve il successo straordinario che raccolse all'inizio e ha mantenuto, seppure in modo oscillante, nel corso di trent'anni. Non dimentichiamoci che è un albo mensile da oltre centomila copie. Un fenomeno senza pari, in un Paese dove un fumetto da libreria che viene definito un "successone" vende cinque/seimila copie (se non prendiamo in considerazione il caso unico di Tex, che ha incuriosito anche intere delegazioni di esperti di marketing americani, che negli anni scorsi vollero venire in Italia per studiare il fenomeno e capire come mai, in debita proporzione in confronto alla popolazione, Tex vendeva di più in Italia rispetto ai più diffusi supereroi in America). Ora, immaginiamo davvero che Sclavi e Bonelli insieme decidessero, all'epoca, di sospendere la produzione (al top di vendite) perchè Tiziano aveva deciso di ritirarsi. E che la medesima scelta fosse stata fatta precedentemente da tutti gli autori sopra elencati o dai loro produttori-editori-eredi. Oggi avremmo un parco entertainment piuttosto povero, e lettori affamati davvero. Nella conferenza stampa di Milano dello scorso 26 settembre, non a caso (ed eccezionalmente), Tiziano aveva deciso di presenziare. Il gesto aveva un significato profondo, che evidentemente a molti è sfuggito. Era un passaggio di consegne. In quel caso, al curatore cui in quel momento era affidata la "fase due" di DD, Roberto Recchioni. Personalmente, da parte in causa in questo progetto, ho intuito lo spessore di ciò che stava avvenendo: Tiziano, come un padre che ha seguito la crescita del figlio, aveva deciso che era arrivato il momento di lasciarlo andare con le sue gambe, libero nel mondo. Sempre seguendolo da lontano, ovviamente, come un padre vero farebbe. Per fare questo, ha preferito che ad accompagnarlo fossero persone che, secondo il suo giudizio e quello della Casa Editrice, avevano dimostrato di avere perlomeno quel know-how adatto a provare un rilancio. E anche quel tanto di "follia" anarchica che serviva per garantire alla serie la capacità di sorprendere, anche affrontando tematiche che (come vedrete in futuro) difficilmente si sarebbero "digerite" nei decenni scorsi (in primis, da parte della SBE). Ora si tratta di trovare il grado giusto per virare, senza far venire il mal di mare ai passeggeri. Dosando freno e acceleratore, addolcendo la curva, ma indubbiamente prendendo altre direzioni per rendere il viaggio più misterioso e avventuroso. Infine, per dare un senso sia al nostro lavoro di creativi che al vostro desiderio di novità, come lettori. Senza dimenticarci, gli uni e gli altri, che ci sono trent'anni di Dylan assodato e amato. Che Bloch, col pensionamento, finalmente possa "uscire" allo scoperto quanto e più di prima è per noi una realtà (dato che siamo al lavoro su storie che vedrete anche tra due anni) e per voi dovrebbe essere un "atto di fede". Diceva un Papa: "Se mi sbaglio, mi corigerete". Senza drammi. Ed era un Papa. Noi vi diciamo: credeteci, stiamo lavorando (molto) per dare una seconda vita al personaggio e tirarne fuori aspetti nuovi, più moderni, ma che non inficino trent'anni di carriera. Anzi, che ne esaltino il valore proprio in virtù di quanto già si conosce e dimostrando l'inossidabilità del personaggio. Rania e Carpenter hanno ancora TUTTO da dire, credeteci. Il loro rapporto (tra loro e con Dylan) è solo in fase embrionale. Per ora andavano presentate le "maschere" da inserire nella commedia generale, e c'era una necessità scenica che non desse adito a dubbi sulla struttura psicologica generale dei due. Ma da qui in avanti, come quando si fa conoscenza con le persone VERE che incontriamo ogni giorno, ad ogni appuntamento potrebbero saltare fuori aspetti nuovi, imprevisti, sorprendenti...