Ciao a tutti.
Noto con piacere una certa effervescenza e il piacere deriva soprattutto dal fatto che, comunque se ne dica, Dylan Dog crea ancora un notevole interesse. E' tangibile, di fatto, che c'è una certa tensione dei lettori (per fortuna non tutti, solo una parte minore) dovuta a un'attesa protratta per anni, da alcuni vissuta come una sorta di "riscossa": "abbiamo atteso che Dylan si risvegliasse dal coma narrativo a cui lo avevate condannato, e ora che ci avete detto finalmente che le cose cambieranno, cacchio, fatecelo vedere! Ma sul serio! E non buttate l'acqua con tutto il bambino, quello che c'era di buono bisogna tenerlo!!!"
Okay, la richiesta era ed è chiara e il compito arduo. Oddio, "chiara" è un parolone... Quel "buono" che dovremmo conservare non è quasi mai uguale da lettore a lettore.
Ringrazio The Imp, che ha incorniciato alla perfezione la faccenda dell'aggancio con la storia precedente: quando io e Rrobe abbiamo iniziato a rimpallarci la larva del soggetto, decidendo insieme le strategie d'innesco, credo che Paola si trovasse grosso modo nella mia situazione. Sapeva che doveva pensionare Bloch, e poco altro. Stava ancora scrivendola, quella storia, e forse non aveva nemmeno tutto il soggetto in testa. Questo è il modus operandi che dobbiamo tenere per sfamarvi, ragazzi. Una storia al mese, senza contare gli speciali, significa lavorare IN PARALLELO a tre-quattro-cinque storie. A volte, uno stesso autore può trovarsi a dover scrivere DUE storie insieme, per dare lavoro a due disegnatori e garantire il rispetto delle date di uscita. Quindi, pretendere che nell'albo 339 ci siano per forza riferimenti al 338, se non sommari, è quantomeno ingenuo e anche un po' puerile (perchè se ti definisci appassionato di fumetti, dovresti perlomeno approfondire anche il COME vengano realizzati...). Non si deve infatti dimenticare che stiamo parlando di un fumetto POPOLARE. Un fenomeno-pop, se vuoi, di lunghissimo corso e di eccezionale successo. Ma sempre di fumetto seriale si tratta. E la produzione seriale ha dei crismi che a volte sacrificano velleità sopraffine come un rimando sottile di una frase all'albo precedente, per una pennellata aggiuntiva che condisca la continuity. Se si può fare, siamo noi autori i primi a buttarci a capofitto nel "giochino" divertente. Se non è stato fatto, semplicemente, è perche NON si poteva fare. Stop.
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Altra questione: la pistola che in una vignetta torna a essere la storica Bodeo di Dylan. Provate a pensarci: anzitutto è in una posizione precisa: capovolta ma riconoscibile. Esattamente come Dylan in quel frangente, capovolto (non è nei suoi soliti abiti, addirittura porta le insegne della Polizia, cioè di chi riveste solitamente il ruolo di "organo oppressivo" quando si tratta di rivolte popolari). E' mimetizzata con lo sfondo, quasi metallo nel metallo (è su una mensola metallica)... esattamente come Dylan: confuso nella massa di poliziotti in divisa anti-sommossa, individuabile solo se lo si cerca attentamente. Ha agito, peraltro (anche se involontariamente) come gli altri poliziotti, investendo e quasi uccidendo un manifestante. E quando, messo alle strette, vorrebbe usarla contro gli assalitori nel finale... non ce l'ha più. Ma quale avrebbe usato? L'automatica di ordinanza o la sua vecchia Bodeo misteriosamente apparsa in loco? Non ha importanza. E' metaforico. E' irrilevante. Dylan è come la sua Bodeo: comunque lo vesti, lo ambienti, lo muovi, lo mascheri... è sempre invariabilmente se stesso. Anche il Groucho-mostro, nel finale di "Spazio Profondo", resta fregato da un automatismo (trovata geniale di Dylan), cioè quello di sentire l'impulso di creare dalle sue stesse carni informi e viscide una pistola (guarda caso, sempre una Bodeo!) per poi gettarla a Dylan, dietro l'ordine di quest'ultimo. Lì (in tutta la storia, se devo essere franco) Dylan ha rivelato quanto sia fondamentale tutta la SIMBOLOGIA che sta alla base della serie "Dylan Dog". Se Dylan chiede a Groucho di lanciargli una pistola qualsiasi, pescandola da un mare di pistole, sarà sempre e comunque una Bodeo... perchè Dylan usa SOLO quella pistola. Una pistola automatica in mano a Dylan, anche se appare come un'automatica moderna, cambia di fatto la sua sostanza e DIVENTA la Bodeo. Si chiama "transustanziazione", termine usato quasi esclusivamente in ambito cristiano-cattolico, ma che significa semplicemente "trasformazione nella sostanza, non nella forma o aspetto esteriore". Cambiare l'auto a Dylan, ad esempio, non servirebbe a niente: lui vivrebbe, guiderebbe e NON riparerebbe la nuova auto esattamente come fa col Maggiolone. E la nuova auto sarebbe, di fatto, "il Maggiolone". Solo con un aspetto diverso. Cosa significa tutto questo? Significa che una personalità FORTE nel vero senso della parola, non viene posseduta dalle cose come capita un po' a tutti noi. Una personalità FORTE non si attacca a Facebook o al programma di Posta Elettronica per "vedere se c'è qualcosa di nuovo", oppure resta in ansia per vedere se "gli hanno risposto su Watsapp". Una personalità forte POSSIEDE gli oggetti, li fa propri, li plasma alle sue esigenze senza alcun compromesso. E ci dà quella meraviglisa sensazione di sapere perfettamente che, anche senza, vivrebbe benissimo lo stesso. E' da una personalità forte che nasce il PERSONAGGIO. E più il personaggio è diverso da questi nostri aspetti che un po' ci preoccupano e ci invischiano nella massa, più ci piace. Il personaggio è "aspirazionale", vive e agisce come vorremmo fare noi, ma non ne abbiamo il coraggio. Dylan ha avuto successo perchè, appunto, non segue la massa. Per nulla. Anzi, spesso si mette in direzione contraria. E' emerso negli anni '80, quando per contare qualcosa dovevi appartenere a una tipologia giovanile o a un'altra (paninari, dark, metallari, yuppies, mods, ecc...). Il personaggio a fumetti che invece fece il culo a tutti, era un ragazzo con mille problemi, mille indecisioni, che si vestiva come voleva lui e non ha seguito MAI una moda per quasi trent'anni. Usava un catorcio che all'epoca non aspirava nemmeno ad essere un'auto d'epoca. Quella Volkswagen cabrio lì, bianca e capotte nera, ce l'aveva anche mia cugina. Comprata per una manciata di lire. Oggi è un classico, e non solo perchè è un'auto d'epoca. E' l'auto di Dylan Dog, e se vuoi comprartene una devi sborsarne parecchi, di soldini. Anche qui, il potere di POSSEDERE gli oggetti e non farsi possedere da loro. E parliamo dello smartphone, o del pc: Dylan Ha campato senza tecnologia fino ad ora, ma non è scemo: sa che dovrà iniziare ad averci a che fare. Ma come con le armi, anche la tecnologia si "adatterà" a Dylan, e interagiranno in modo perfettamente dylandogghiano. Come? Detestandosi a vicenda, per esempio.
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Questa la mia spiega sulla Bodeo che appare in una vignetta. Potete crederci, oppure pensare che Sime ha scritto a posteriori una spiegazione pluristratificata, creando ad-hoc giustificazioni fintamente altisonanti per non dire che... Casertano aveva solo sbagliato a disegnare la pistola e, sovrappensiero, ha piazzato lì la Bodeo. Insomma, un errore. Gli strumenti per capire li avete, quindi... decidete voi.
Sempre voster Sime