Con tutta la buona volontà, questa storia non mi ha convinto.
Le do ugualmente un 6 perchè è comunque superiore alla pappardella del periodo gualdoniano, ma non vedo ragioni di entusiasmo.
seguono
S
P
O
I
L
E
R
Tanto per cominciare, la sceneggiatura di Simeoni ha lo stesso problema del sequel de
Gli occhi e il buio (visto su
Le storie). I presunti "colpi di scena" della componente orrorifica sono quanto di più scontato e prevedibile si possa immaginare!
Quando un tizio che mette i bastoni alle ruote del Potere scompare nel nulla, persino l'ultimo dei fessi intuisce che il tizio è stato accoppato a tradimento e sepolto in fretta e furia. Qui invece la cosa viene presentata come se fosse la sorpresona del secolo!
Ma daaaaai!
Aggiungiamo che il tema è visto e stravisto, anche sulla testata di Dylan.
Basti pensare a
Lavori forzati: pure lì c'era un povero lavoratore morto per ragioni non-naturali, con conseguente cadavere occultato e vendetta dall'oltretomba.
Citando l'amico Wolkoff:
"Riciclare fa bene all'ambiente, ma l'ambiente che ricicla troppo non produce nulla." Qui, di sicuro, non produce una suspense degna di questo nome, benchè si sforzi di farlo.
Altra cosa poco convincente è l'approccio "razionalizzante" di Dylan.
Intendiamoci, sono ben felice di vedere un Dylan attivo al posto dell'ameba imbambolato del passato, ma non mi convince il suo modo di fare. Qui Dylan ha un approccio del tipo: c'è una presenza occulta e ostile? Bene, andiamo in cerca della radice del problema (magari tramite Google e Wikipedia) e da lì troviamo la soluzione. Un banale rapporto causa-effetto.
Il risultato è una banalizzazione del mistero.
In
Distretto 13 non veniva data nessuna spiegazione su chi fossero gli aggressori, nè perchè i corpi sparissero nel nulla dopo le uccisioni. Né nei
Vampiri Sclavi si prendeva la briga di spiegare chi fossero o da dove venissero i vampiri, o quali fossero gli ingredienti della droga/siero.
Oggi invece è diventata la norma spiegare spiegare spiegare.... Spiegare sempre tutto! Nessuno spazio per autentici misteri.
Altre scelte di sceneggiatura, benchè marginali, mi lasciano non poco perplesso.
Per esempio, l'INUTILE manfrina finale tra Dylan e l'ispettrice, con Dylan che chiede di essere lasciato andare...
Ma scusate, anche se lei l'avesse lasciato andare, le accuse su Dylan sarebbero rimaste! Quindi lui sarebbe stato comunque arrestato di nuovo poco dopo! ... A meno di espatriare in Messico!
Cosa che uno come Dylan difficilmente farebbe.
Insomma, da qualunque parte la guardi questa storia proprio non riesce a convincermi.
Sembra un banale action urbano con l'aggiunta di una spolveratina di sovrannaturale, tanto per giustificare la presenza di Dylan e perchè non venga scambiata per una storia di Julia o di Nick Raider.
Bravo Casertano come al solito, ma anche lui sembra un po' troppo 'normalizzato'.