Cravenroad7

Ho appena deciso che data l'aurea mediocritas delle ultime uscite non prenderò (per pura ritorsione ) nemmeno il maxi oldboy

No
Mi spiace ,sarà perché avevo molte aspettative per quest'albo ma sono rimasta delusa
Mi aspettavo un po' più di pathos,di tristezza,di malinconia...insomma,ehi è la pensione di Bloch,uno dei tormentoni di dylan,è dal primo albo che lo dice e ora eccola. Un po' di emozione ,su! Si è chiusa un'epoca,dai! sì,mi aspettavo di commuovermi
e poi la morte che fa casini e quindi la gente che non muore più si è già visto non molto tempo fa e secondo me ,come qualcuno ha già detto ,sta diventando un cliché. la morte è un personaggio che appare nelle più belle storie di dylan dog (oltre la morte ,tre per zero,attraverso lo specchio) così ,a mio parere,la si svilisce,la si trasforma in una macchietta
Per queste cose ironico-grottesche sarebbe meglio il direttore degli inferni,come nel 334
Assurda poi il movente di Nora
ecco ,questa è la mia opinione
sì,Rrobe sono una criticona perché ho molto tempo libero dato che non trovo lavoro neanche a pagarlo e che la mia unica speranza è un libro a dir poco folle che dubito troverò mai la luce
scusate ma in una discussione ci voleva il mio intervento XD

Yuppi(-du), siamo in un forum horror ed un po' di angoscia ci sta bene...ogni tanto

A parte questo, come avrai sicuramente capito quell'uscita era una chiara parodia del colpevolismo ad capocchiam che addita gli starter delle polemiche più inutili, come quella in questione.
Sappiamo benissimo che sei tra i forumisti più rispettosi ed amorevoli - nei confronti della testata - e per questo è ridicolo solo pensare che un post tanto ingenuamente candido, da parte tua, dovesse gettare la miccia per tali discorsi imputiferiati...aggrappati ai presunti numeri in quanto fatti, e non ai fatti che condizionano davvero i reali voti... alla Madonna dello Sterpeto .
Però, ultimamente, da queste parti basta poco per gasarsi ed irritarsi a quanto pare... partendo anche da semplici cifre, che semplicisticamente non dicono molto. A differenza dei commenti più estesi



Scusami tu, ma se avessi letto qualcosa dalla restanti 20pp di topic avresti capito che tanto contento non sono...
Poi, a parte qualche numero al volo, io sulla storia in sé non mi sono ancora espresso... quindi non capisco di quale doti preveggenti tu sia dotato per indicare cosa mi sia piaciuto, cosa meno, quale elementi approvi, e quali rigetti .

Di sicuro non mi sono sentito buggerato dagli editori/redazione a differenza di altri.
Forse perché sono scettico/disilluso di natura, sulle aspettative, forse perché era oggettivamente difficile - lo ripeto - coniugare l'evento della pensione di Bloch con una trama in ghingheri.
Lo ha detto anche Paola che non a caso ha definito quest'albo delicato sulla scia di un "celebrativo", con tutte le complicazioni che questo implica - trovatemene uno buono negli ultimi 15anni - ed un processo di scrittura ad oltre tre mani...di rimaneggiatura in rimaneggiatura, di rimbalzo in rimbalzo.

Questo non vuol dire che partissi rassegnato in partenza...ma ho avuto la dimostrazione - termine tanto amato da molti forumisti di questi tempi - di quanto le cose fossero zoppicanti a priori, e le difficoltà permangano, da smaltire... con lo smalto delle nuove storie "normalmente non-celebrative/svoltanti", si spera .

Sul discorso delle promesse non mantenute sei fuori strada.
Rivitalizzare la testata ai vecchi fasti necessitava un propellente auto-promozionale ad alta pervasività.
E' più che legittimo...ma questo riguardava più il restyling del profilo-Dylan a livello mediatico (nell'immediato) che la composizione di queste prime storie.
E non le chiamerei sciocchezze, visto che rispetto alla Gualdo-gestione molte cose cambieranno, per quanto sia normale che un tale pompaggio hypesco aumenti esponenzialmente la ferocia delle critiche di chi vede disattese le proprie aspettative.
Se l' albo in questione non fa strapazzare le mutande di consensi non è però una fregatura da operazione fraudolenta, per cui bisogna chiamare il Gabibbo, Le Jene, o la Gabbanelli

Pretendere tutt&subito mi sembra un cader dalle nuvole pensando di risalirci subito, dai castelli di carta .

ALOHA STAIRWAY TO HEAVEN

c'è da dire che gli albi della Barbato portano sempre a discussioni di una 50ina di pagine...quindi in unc erto senso raggiunge il suo scopo...io NON CI STO e non parlerò più di quest'albo...

Non ti crucciare rkc secondo me era chiaro a tutti (ma proprio a tutti) quello a cui tu ti riferivi...diciamo che hai dato involontariamente il LA per uno spettacolino di 3 pagine di forum gratis, come gratis sono state le parole volate e tutti si sono intanto distratti . Suppongo faccia parte anche questo di certe strategie di marketing, non so...pazienza e peccato. S'attende il prossimo mese con speranza e voglia!

Ciao a tutti
uso internet dal 1999 e per la prima volta mi sono iscritto ad un forum.
Leggo Dylan Dog dall inizio di tutto.
Si.Mi piace quest addio di Bloch. Condivido le affermazioni di qualcuno che ha scritto di temerne l uscita vuoi per il mitico Ispettore che se ne va.. Tragica bruttura la copertina. Trovo bella la rappresentazione dei luoghi , della birreria ecc..
No dai, trovo sia molto Dylan questo albo.
Scusate per la punteggiatura e la mancanza di apostrofi ecc...uso tastiera modificata accazzo.

Tuttavia secondo qualcuno di voi ..insomma a me sembra che Groucho sia meno brillante nelle sue battute...
Poi spero che Dylan non cominci ad attraversare la strada con lo sguardo incollato al cellulare senza preoccuparsi di controllare se il semaforo segna rosso o verde...! ciao

wolkoff, grazie della risposta. Io però mi riferivo solamente alle tue parole che avevo citato, quando scrivevo "contento tu"... e di fatto con quest'ultimo post, mi sembra, confermi che la discrepanza tra le "promesse" e il corso che sta prendendo in effetti il fumetto, non ti sembra un punto particolarmente criticabile.

Dal mio punto di vista lo è, su questo discordiamo. Pazienza. Ripeto, è legittimo al 100% che si facciano campagne pubblicitarie. Meno legittimo è che si faccia perno di queste campagne il richiamo al recupero di uno spirito originario e di un vecchio stile, quando invece si farà esattamente l'opposto. Non sto certo parlando di qualcosa di "fraudolento". Semplicemente, come ho scritto, mi pare normale che se si fa così i vecchi fan si sentiranno presi in giro. E che dal mio punto di vista è poco furbo fare così; perché finita l'onda della curiosità, sul lungo termine, come strategia, non pagherà. Ma posso sbagliarmi, certo. Si vedrà.

C'è poi un altro aspetto, e cioè che dalle "promesse" in questione dipendono anche le aspettative sulle quali alcuni hanno misurato questi ultimi due albi. Se parli di recupero del vecchio DD, dello spirito originario, è inevitabile che ci si aspetti questo, e non si può poi criticare chi si aspettava appunto questo!
ORA che sappiamo che era tutta una finta, certo le aspettative si abbasseranno drammaticamente.

Volevo poi fare altre due osservazioni generali.
1) Non condivido questa necessità di "rinnovare" a ogni costo. Per quanto in linea di principio le modifiche preannunciate mi vedessero positivamente disposto, secondo me ciò che occorre a DD, come a qualsiasi testata, sono buone storie, ben caratterizzate secondo quella che è la specificità della serie. Inutile mandare in pensione Bloch e far arrivare un nuovo ispettore e un nuovo nemico, se poi le storie sono noiose, le idee mancano, l'orrore latita, l'ironia è spenta, il romanticismo e il lirismo languono. Non si può puntare solo sul ribaltamento della confezione, quando il contenuto è scarso.
Per conto mio sarei entusiasta di comprare DD tutti i mesi se ci fossero delle buone storie come ai vecchi tempi - non parlo di capolavori assoluti tutti i santi mesi, ma buone storie. Con una buona idea alla base (possibilmente non già usata 3-4 volte), dialoghi interessanti (e non spiegoni di 15 pagine), atmosfera, orrore e suspence, una buona trama, colpi di scena e un buon finale. É questo che manca a DD da troppo tempo, non la pensione di Bloch o un nuovo nemico.

2) Spesso si fa riferimento ai numeri del sondaggio di inizio thread. Secondo me è quasi irrilevante invece, e ciononostante, il trend al ribasso è evidente:
a) anzitutto se anche 100 persone considerano una storia un capolavoro e 1 persona uno schifo, non è detto che quella storia sia un capolavoro. I cinepanettoni attirano molto pubblico, questo non dice niente sulla qualità delle loro storie.
"Tre metri sopra il cielo" di Moccia ha venduto milioni di copie, per dire.

b) "Accettabile" non è un voto così positivo, o non necessariamente. Può significare "passabile" (che NON è lusinghiero) così come "metto questo giusto perché mi sono piaciuti i disegni/non voglio mettere un brutto voto a un Dylan Dog/è stato meglio che un pugno in un occhio"etc.etc. In ogni caso non indica che è una buona storia. Se uno volesse dire che è una buona storia, voterebbe "Buono".

c) Rispetto all'albo precedente: lì ci sono 10 voti sotto accettabile e 92 sopra, rapporto 1:9. Qui 21 sotto e 56 sopra, neanche 1:3. Qualcosa vorrà dire.

d) Infine, last but not least, bisogna tener conto del fatto che questi sono i voti di un sondaggio SU UN FORUM DI ESTIMATORI e AFFEZIONATI a DD. Quindi hanno un significato relativo. Probabilmente il grosso di quelli che non hanno trovato questi albi interessanti o belli non si prenderà la briga di venirlo a scrivere qui o non conosce neanche il forum, semplicemente chiuderà gli albi e smetterà di comprare DD nei prossimi mesi, finita l'onda di curiosità dovuta UNICAMENTE (per ora) alla bieca e finta strategia pubblicitaria.

Il solo fatto che per questo albo è uscito fuori un flame qualcosa vuol dire.
Da una parte è positivo perchè significa che l'affezione è molto alta. Dall'altra però vuol dire anche che c'è un certo malcontento, e su questo bisognerà lavorare e capirne le ragioni, indipendentemente che siano state scritte da chi non ha basi culturali o troppo tempo libero .

Comunque polemiche a parte io credo che una continuity più serrata terrà il pubblico molto più ingaggiato a Dylan. Mi aspetto già di rivedere Nora o Gus nei prossimi albi.

La regola del "che se ne parli bene o male, purché se ne parli" dovrebbe avere una valenza, no?
Bene! Parliamone.

Io non credo che l'idea generale del "torniamo alle origini" sia strettamente legata al mondo Dylaniano... quanto piuttosto al come lo si racconta. Anzi... più che al come, a dove si vuole parare in ogni storia (con messaggi più o meno velati). Cioè non interessa che Dylan abbia come amico un Ispettore vero e proprio o un pensionato che ha lasciato il posto a uno scettico cronico. E non interessa se molte storie del passato basavano sulla regolarità delle azioni seriali anche il loro punto forza. Qua interessa, come spirito originale, la ricerca della sorpresa. Lo stupire il lettore. Portarlo a meditare a chiusura d'albo. Meditare su ciò che ha letto, sui messaggi più o meno impliciti e sulle citazioni più o meno chiare.
Di base condivido. Dylan non può essere lo pseudo-gialletto che era diventato.
Ma... perchè c'è un ma ...
Dylan era solo questo?
C'era questo aspetto, è indubbio. Ma non era quello principale, quanto piuttosto un ulteriore segno di qualità della serie (e del suo creatore).
Dylan era tante cose. Comicità, angoscia, orrore, noir, commedia, sentimentale, ecc ... ma l'unica cosa che veramente accomunava la serie (oltre la tematica "forte" di ogni numero) era il personaggio, il suo mondo, il suo agire, il suo essere.
Si possono apportare tutte le modifiche possibili... si possono fare tutte le storie metafisiche o non-sense di questo mondo... ma se non si torna a scrivere quei Dylan Dog, è tempo perso. Un ulteriore errore gestionale (dall'ignavia Gualdoniana all'errata lettura storica del personaggio Recchioniana). Un ulteriore emorragia dei lettori nel lungo termine (passato, insomma, questo periodo di curiosità figlia delle novità gridate ai quattro venti).
La forza della serie era l'alternanza dei generi e delle tematiche. Dal giallo con animo animalista di "Goblin", si passava il mese successivo alla poetica degli "Inferni" di Sclavi per passare allo splatter di "Scritto con il sangue" fino a giungere al dittico "Horror Paradise" (vera storia costruita di citazioni intro ed extra serie) e "Ai confini del tempo" (vera commedia nera con più parti estremamente esilaranti). E non sono tutte storie di Sclavi. Ma in quelle diversità era il personaggio che univa le tematiche. Il Dylan nella tromba dell'ascensore dello Skyglass era lo stesso che lottava contro la scimmietta incazzata. Perfettamente riconoscibile. Dov'era quindi la forza? Nello cercare sempre di stupire il lettore? No. Scritto con il sangue non stupisce. Probabilmente a molti farà pure schifo come storia. Ma a tantissimi piaceva. Piaceva nella sua semplicità, linearità, ma anche sella sua sceneggiatura brillante e nel suo splatter a gogo.
Ovviamente non metto le mani avanti. Non parto dal presupposto che la fase due non sarà così. Ma di una cosa son sicuro: se il nuovo Dylan Dog sarà una successione di storie metafisiche, non-sense, subliminali e dalle letture "dietrologhe", sarà destinato a fallire miseramente. Non ci sono cambi che tengono. La massa dei lettori (e molti manco sanno dell'esistenza di CR7) vogliono emozioni forti ma non troppo filosofiche. La famosa "Storia di nessuno", con il grido "Tiratura da paura 185000 copie", non ebbe quel successo perché ERA l'iper-filosofica "Storia di nessuno" ma perché era la coda (in quel momento) di una crescita esponenziale della serie (di mese in mese) che era passata anche dalle tanto vituperate (dai più): "Ossessione", "Incubo di una notte di mezza estate" e "Una voce dal nulla". Soggetti deboli ma indubbiamente OTTIME sceneggiature.
Che poi, senza andar troppo lontano, anche oggi abbiamo esempi di apprezzamenti diversificati anche per storie "medie".

In ogni caso siamo sempre là. Bisogna ritrovare lo spirito del personaggio Dylan Dog e non solo dell'aspetto più filosofico.
Io non ho la bacchetta magica. Non sono soggettista e né sceneggiatore.
Non saprei scriverlo un Dylan Dog.
Probabilmente non saprei neanche leggerlo.
Ma so quali sensazioni di "base" deve darmi: sorrisi, curiosità, angoscia, empatia con i protagonisti.
Ma ancora queste emozioni latitano.
Per quanto mi riguarda, ad oggi, paradossalmente, ho trovato migliori le rivisitazioni di sceneggiatura dei "lavori" Gualdoniani che quelle, su quattro storie lette, della nuova gestione. Una che mi ha convinto pienamente non c'è ancora stata (cosa che nell'ultimo anno, con "La Bomba", "I sonnambuli", "I raminghi dell'autunno", "Destinato alla terra" e Scritti nella sabbia", invece, era accaduta). Troppe dietrologie in quella di Recchioni, troppo ripetitiva e non-sense (dato l'avvenimento) quella della Barbato. Troppo anonime quelle di Mignacco del maxi (qualunquedi esse, dato che per me tutte e 3 non si differenziano più di tanto dai maxi tanto invisi del periodo Gualdoniano).
Quindi, PER QUANTO MI RIGUARDA, tante novità o tentativi di cambio di registro, ma nella sostanza, poca roba davvero. E ripeto, meglio il periodo "revisionistico" 2013-2014.
Vedremo... ho sempre detto che i miglior cavalli si vedono nella lunga distanza.
Per non andare troppo lontani dal Rrobe, Orfani all'inizio non mi convinceva. Ora ne sono entusiasta.
Quindi aspetto con calma le prossime uscite.
Ma se non mi piacciono, se le ritengo pessime o più semplicemente aliene al personaggio di Sclavi - con quest'ultimo capro espiatorio quando serve o esempio lontano nel tempo e irraggiungibile nella sua genialità quando conviene - credo che essendo un lettore storico (dal 1992) e un forumista storico (dal 2005) abbia tutto il DIRITTO di lamentarmi, argomentando, anche con insistenza purché non offenda altri utenti o il lavoro degli autori (cosa che non mi pare abbia mai fatto nei 9 anni che sono iscritto al CR7).

Un giorno ci spiegherai cosa ti ha fatto la Barbato...io me la sbaciuccherei tutta per esempio.

Anche io me la "sbaciucchierei" ma le sue storie si sono clamorosamente appiattite ed inaridite

Secondo me la Barbato e' una brava scrittrice ma una mediocre sceneggiatrice. Questo albo ne e' la definitiva dimostrazione. Mi dispiace che sia stata sprecata l'occasione di una storia memorabile. Ritengo che oggi cio' che manchi di piu' a Dylan Dog sia un bravo sceneggiatore. Per la nuova fase per ora vedo buone idee, ottimi disegnatori ma nessuno sceneggiatore all'altezza.

Proprio non riesco a capire certe critiche e giudizio di basso spessore.
A mio avviso una grande storia che mi ha messo i brividi per l'emozione. Leggo DYD dal 1988 e qui ho ritrovato molte sensazioni perdute negli anni.
Di sicuro non siamo a livelli altissimi e il solito "spiegone" con la Morte protagonista è sempre un buon modo ormai divenuto "poco originale" tra le pagine di Dylan Dog. Ma passando sopra a questo lo sviluppo della sceneggiatura, le citazioni che finalmente ritornano e sono attuali!, le sensazioni create, lo splatter (! Grazie a Dio!), il sesso,...ma soprattutto la caratterizzazione di Dylan, ma non solo - anche di tutti gli altri personaggi- è qualcosa che mi lascia il sorriso sulle labbra per il proseguio della FASE 2.
Complimenti a tutti. A Paola, A Bruno Brindisi sempre più al top e Rrobe per tutto il lavoro fatto.
Ci state riportando l'emozione di un amico, i brividi di un tempo e l'emozione di arrivare a fine mese per correre in edicola a comprare un fumetto, oggi giorno, dove tutte le forme artistiche sembrano ormai morte. Così come quando avevo 15 anni.

Beh, senza rinfilarci nella mischia (ci son 23 pagine di confronti quindi...) del tutto è soggettivo e io vedo cose che tu non, tu hai provato emozioni che io bah...però: ??????????

In che senso quest'albo sarebbe la "definitiva dimostrazione" della mediocrità della Barbato? Per me la Barbie è una dei pochi autori dylaniati che nei suoi albi, anche in quelli meno riusciti, dimostra di avere sempre qualcosa da dire e di avere i mezzi per farlo. E le sue ultime prove sulla testata sono ottime (con l'eccezione della storia breve sul Color Fest), quindi non capisco la tua severità di giudizio.