Cravenroad7

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# 338 - Mai più, ispettore Bloch
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 Oggetto del messaggio: Re: # 338 - Mai più, ispettore Bloch
MessaggioInviato: dom nov 02, 2014 8:53 pm 
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varie ed eventuali:

1 ) Incline al pessimismo ? Forse. Diciamo che il nuovo corso lo si giudica in base non solo e soltanto dai 2 albi suddetti, quanto anche alle precedenti storie di Sua Maestà, che ad esclusioni di Mater Morbi, mi hanno sempre delusa.
Indi posso anche ritenere che l'impostazione della testata sia del medesimo spartito.


2 ) Espediente narrativo. Ok, ammettiamo che ci stia dentro. Cmq è tanto tirato per i capelli da risultare astruso e, opinione personale, ad altri non l'avremmo perdonato.


3 ) La discesa nell'angoscia dell'animo umano, scusate, ma l'hai trovata solo tu, harlan. Il che potrebbe essere un tuo pregio ed un mio difetto. Io ci ho trovato solo un accenno senza alcuna emozione e una storia di non morti o come si chiamano, che con la vicenda di Bloch e del suo addio al lavoro, alla sua collaborazione con un tipo che considera come un figlio ( Dylan ) al suo porsi di fronte ai drammi del mondo, al trionfo della verità e della giustizia rispetto al male e ad altre cosette da 4 soldi, non c'entrano proprio una fava.

4 ) E' la seconda volta che sento dire: ok giudichiamo tutto dal prossimo numero.
Vada anche qui ( x voi...).
Diciamo che sono 2 numeri che si annunzia tutto con squilli di fanfare e poi si prepara la solita roba.

5 ) Il marketing, anche preparato con l'attesa dell'evento, è una cosa buona e giusta, ci mancherebbe...Tutto sommato viviamo nel XXI° Secolo...
Diciamo che mi sforzo di commentarmi un prodotto al di là dello sfavillare delle luci psichedeliche che possono accompagnarlo. Sono stata educata al parziale defilarsi di Sclavi, che faceva parlare la storie e non la sua persona. Sono cresciuta per anni considerando Stan Lee un nome mitico ma etereo, come un'entità del pantheon dei comics, e mi aggrada poco che assurgano a protagonisti i visi e le fisionomie degli autori piuttosto che le storie.


Ok, buona domenica a tutti...
e son 5701....alla faccia di chi mi vuol morta.

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Ultima modifica di dogamy il dom nov 02, 2014 9:05 pm, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 338 - Mai più, ispettore Bloch
MessaggioInviato: dom nov 02, 2014 9:00 pm 
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Un albo storico non deve essere necessariamente celebrativo. Un albo storico è ciò che più influisce nella serie. Dal punto di vista qualitativo e soprattutto continuativo. Poi se lo storico corrisponde con il celebrativo (ad esempio il 121) ed è ben confezionato, ecco che si chiude il volume pienamente soddisfatti. Ma storici sono stati pure il 19, 43, 74, 81, 212, 280 ... così giusto per dire i primi che mi passano per la testa. Perché erano STORIE e non raccontini messi là per riempire lo scaffale. E quando in una serie con caposaldi assoluti quale è Dylan Dog mi si prospetta il cambio EPOCALE della vita di un personaggio ricorrente (che in DYD oltretutto son pochi), io mi aspetto che se non Storica, siamo lì lì per esserlo. Quindi l'hype è giustificato? Decisamente si.
Il risultato finale ha soddisfatto? Decisamente no.
Torniamo, per esempio, al famigerato 121 (che ad alcuni non piace, ma la maggior parte l'ha sempre ritenuta un'ottima storia). L'accoppiata Sclavi/Marcheselli affrontano una fase cruciale della vita di Dylan (ed era la seconda volta dopo "Il lungo addio", altro capolavoro) ma per farlo non risultano banali. Non utilizzano di sana pianta storie passate dello stesso Dylan o di film e racconti (seppur non mancano mai le ispirazioni iniziali). Loro costruiscono una trama ad hoc per l'avvenimento, rendono vivo Dylan e il mondo che lo circondano, riempiono di poesia le pagine. Non stanno lì a cercare forzatamente il colpo ad effetto, ma quasi la storia vien su da sè. Probabilmente "Finché morte non vi separi" poteva terminare a pag 98 con la morte di Lillie e depressione di Dylan e invece le ultime 20 pagine di Sclavi sono un inno all'amore, ai sogni infranti e all'inutilità del martirio per degli ideali (dal punto di vista di Dylan). 20 pagine di poesia (grazie anche all'ambientazione nell'isola-carcere). Qui invece le ultime 20 pagine sono di spiegoni. La trama sembra quasi un pretesto per raccontare il trauma post-lavorativo tipico dei pensionati privi di hobby. L'avvicendamento dei fatti si riallaccia a 2 (se non più) storie di Dylan del passato (anche recentissimo). E la figura della morte è diventata una vera e propria macchietta*. Cioè il nulla assoluto. Bastavano le prime (splendide a parer mio) dieci pagine e la storia finiva là.

Paradossalmente, il riempire questo "vuoto" ha portato ad un inaspettato approfondimento di Jenkins. Ma onestamente, ripeto, da una storia dai presupposti "storici" (doveva dare il cambio tra il vecchio e il nuovo Dylan Dog) ci si aspettava decisamente di più.

Poi siamo sempre là, ovviamente: de gustibus.





* Ma Cavolo!!!! tornate al 121... quando Sclavi ci fa apparire la "cara" sorella in una fugace vignetta finale quando il "prete" porta al "patibolo" Lillie. Là abbiamo una morte angosciante, che accompagna le anime verso il proprio destino senza che si possa tornare indietro (ride beffarda verso Dylan). E' una singola scena eppure già dice molto. Per non parlare di "Oltre la morte" o "Partita con la morte" dove è, sì, molto presente ma aleggia sempre quell'alone opprimente di angoscia che nell'ultima barbatiana ci sogniamo.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 338 - Mai più, ispettore Bloch
MessaggioInviato: dom nov 02, 2014 9:14 pm 
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Iscritto il: mer feb 27, 2013 10:03 pm
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Lord Blendings ha scritto:
Quindi l'hype è giustificato? Decisamente si.
Il risultato finale ha soddisfatto? Decisamente no.
Torniamo, per esempio, al famigerato 121 (che ad alcuni non piace, ma la maggior parte l'ha sempre ritenuta un'ottima storia). L'accoppiata Sclavi/Marcheselli affrontano una fase cruciale della vita di Dylan (ed era la seconda volta dopo "Il lungo addio", altro capolavoro) ma per farlo non risultano banali. Non utilizzano di sana pianta storie passate dello stesso Dylan o di film e racconti (seppur non mancano mai le ispirazioni iniziali). Loro costruiscono una trama ad hoc per l'avvenimento, rendono vivo Dylan e il mondo che lo circondano, riempiono di poesia le pagine. Non stanno lì a cercare forzatamente il colpo ad effetto, ma quasi la storia vien su da sè. Probabilmente "Finché morte non vi separi" poteva terminare a pag 98 con la morte di Lillie e depressione di Dylan e invece le ultime 20 pagine di Sclavi sono un inno all'amore, ai sogni infranti e all'inutilità del martirio per degli ideali (dal punto di vista di Dylan). 20 pagine di poesia (grazie anche all'ambientazione nell'isola-carcere). Qui invece le ultime 20 pagine sono di spiegoni. La trama sembra quasi un pretesto per raccontare il trauma post-lavorativo tipico dei pensionati privi di hobby. L'avvicendamento dei fatti si riallaccia a 2 (se non più) storie di Dylan del passato (anche recentissimo). E la figura della morte è diventata una vera e propria macchietta*. Cioè il nulla assoluto. Bastavano le prime (splendide a parer mio) dieci pagine e la storia finiva là.
* Ma Cavolo!!!! tornate al 121... quando Sclavi ci fa apparire la "cara" sorella in una fugace vignetta finale quando il "prete" porta al "patibolo" Lillie. Là abbiamo una morte angosciante, che accompagna le anime verso il proprio destino senza che si possa tornare indietro (ride beffarda verso Dylan). E' una singola scena eppure già dice molto. Per non parlare di "Oltre la morte" o "Partita con la morte" dove è, sì, molto presente ma aleggia sempre quell'alone opprimente di angoscia che nell'ultima barbatiana ci sogniamo.


Accidenti, che bel commento!! Forse il problema di questo numero è proprio la quasi totale assenza di poesia e amore e la questione "doveva essere una storia surreal-grottesca-divertente" non mi convince affatto...anche io penso che alla morte dovrebbe spettare soprattutto il compito di angosciare ma tant'è...sulle citazioni (e poi chiudo definitivamente :D ): dovrebbero scivolare sulla trama, non esserne scalino...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 338 - Mai più, ispettore Bloch
MessaggioInviato: dom nov 02, 2014 9:21 pm 
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Non vorrei gettare altra benzina sul fuoco, ma io ricordo che Recchioni disse che la prima proposta della Barbato era stata una storia dai toni abbastanza cupi che poi si è invece deciso di alleggerire. Ora non so quanto grossi siano stati i cambiamenti, ma certo qualche modifica s'è fatta.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 338 - Mai più, ispettore Bloch
MessaggioInviato: dom nov 02, 2014 9:29 pm 
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Ormai la morte è una macchietta prezzemolina che non fa più paura, fatevene una ragione.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 338 - Mai più, ispettore Bloch
MessaggioInviato: dom nov 02, 2014 9:32 pm 
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Iscritto il: mer feb 03, 2010 7:13 pm
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Lord Blendings ha scritto:
* Ma Cavolo!!!! tornate al 121... quando Sclavi ci fa apparire la "cara" sorella in una fugace vignetta finale quando il "prete" porta al "patibolo" Lillie. Là abbiamo una morte angosciante, che accompagna le anime verso il proprio destino senza che si possa tornare indietro (ride beffarda verso Dylan). E' una singola scena eppure già dice molto. Per non parlare di "Oltre la morte" o "Partita con la morte" dove è, sì, molto presente ma aleggia sempre quell'alone opprimente di angoscia che nell'ultima barbatiana ci sogniamo.



Hai citato 3 storie con un mood del tutto differente da quello di Mai più, Ispettore Bloch, e la cosa è abbastanza significativa perché non sei il primo che evoca una drammaticità (angoscia) che è stata volutamente dribblata.
Questa storia, più che alla cupezza di altri albi storici, mi ha riportato allo Sclavi della commedia nera, tipo Per un pugno di sterline, ed ho trovato nella scrittura la differenza fra vecchio e nuovo, non certo Bloch che va in pensione.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 338 - Mai più, ispettore Bloch
MessaggioInviato: dom nov 02, 2014 9:42 pm 
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Iscritto il: ven set 23, 2005 2:31 pm
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Beh... siamo sempre là... ogni cosa ha il suo perché.
Sclavi ha mai utilizzato la commedia nera per raccontare Dylan Dog come personaggio e serie? No.
Sclavi ha mai utilizzato la commedia nera per raccontare un suo modo di vedere l'horror e le tematiche del suo personaggio? Si (Ai confini del tempo, I segreti di Ramblyn, Il diavolo nella bottiglia, Tre per zero, etc... etc...)

Sono proprio i presupposti, a parer mio, errati (magari alla luce di ciò che dice Piccatto neanche voluti effettivamente dall Barbato).
Non puoi mettere: Morte - Pensione Bloch - Commedia non-sense - Noir - Horror, in un unico calderone... o per lo meno se lo fai devi essere veramente ispirato e convinto. Viceversa ri rischiano ibridi che fanno storcere il naso.
Non pretendevo, di certo, una storia strappa lacrime. Ma qualcosa di più toccante, dato l'avvenimeto, si. Per il non-sense e l'houmor non mancheranno certo occasioni (considerando la mole di uscite che ci aspettano all'orizzonte)

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 Oggetto del messaggio: Re: # 338 - Mai più, ispettore Bloch
MessaggioInviato: dom nov 02, 2014 9:54 pm 
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Iscritto il: lun gen 11, 2010 11:19 pm
Messaggi: 4046
Località: Milano
Dai non si può uscire con una storia così per un evento così importante, ma la redazione ha letto la Morte non basta solo 7 mesi fa? Certo, se la storia fosse uscita 15 anni fa l'avremmo valutata anche diversamente, oggi sembra un disco rotto.

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Chi sa, fa, chi non sa, insegna, chi non sa insegnare, critica. E chi non sa neppure criticare, scrive recensioni sui forum.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 338 - Mai più, ispettore Bloch
MessaggioInviato: dom nov 02, 2014 11:19 pm 
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Iscritto il: mar nov 12, 2013 12:30 am
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Regal ha scritto:
Fantastica quella del rasoio, non ci avevo pensato. Se vuoi ti aiuto io:
Spoiler!
Bloch che in Oltre la Morte vede l'Oscura signora, e qui no, perché "boh forse era confuso chi lo sa". Scarsa giustificazione per non rendere priva di senso questa storia, messa lì solo per evitare che qualcuno pensasse ad Oltre la Morte e cogliesse la contraddizione.
Nell'albo più importante per il rinnovamento ma soprattutto per il personaggio, perchè va a toccare Bloch, personaggio principale e pre-esistente dell'universo dylandoghiano, sono stati fatti errori grossolani, per non parlate di alcune incongruenze con quanto avevano detto (non dovevano evitare di ri-usare personaggi vecchi? Io nel 337-338 ho visto Bree e nel maxi Xabaras ed i vampiri/licantropi del gigante 15, oltre che la Morte deus ex machina nel 338). Per carità, saranno importantissimi anche gli albi su Carpenter e Ghost, ma meno di questo, perchè inseriscono assetti pensati dopo e non originali.

Per ora quindi per me, male. Ma non perdo la speranza.

Spoiler!
maddai, viene detto in maniera abbastanza esplicita che Bloch ha ben riconosciuto la Morte e l'ha accettata.

poi, ripeto, se il gioco è quello al massacro, nessuna opera di nessuna solidità resiste al gioco di questionario sul perchè tale personaggio abbia fatto una cosa piuttosto che un'altra. o ancora peggio, sul perchè abbia una reazione emotiva piuttosto che un'altra.
E non sto dicendo che Mai Più è solido come Il Signore degli Anelli, sto dicendo che con questo metodo ci si perdono per strada anche le cose banali. Per esempio: Norma pensa di poter dare la colpa ad altri suicidandosi col rasoio? Beh, Norma è, come dire, una cretina. E la cosa viene urlata in faccia al lettore. Non è che vada letta fra le righe.

Lord Blendings ha scritto:
Beh... siamo sempre là... ogni cosa ha il suo perché.
Sclavi ha mai utilizzato la commedia nera per raccontare Dylan Dog come personaggio e serie? No.
Sclavi ha mai utilizzato la commedia nera per raccontare un suo modo di vedere l'horror e le tematiche del suo personaggio? Si (Ai confini del tempo, I segreti di Ramblyn, Il diavolo nella bottiglia, Tre per zero, etc... etc...)


Sclavi ha mai utilizzato il polpettone per raccontare Dylan Dog come personaggio e serie? Si. E gli ha detto bene giusto sul 121. Sul 100, il 200 e il ventennale ne è uscito quello che ne è uscito.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 338 - Mai più, ispettore Bloch
MessaggioInviato: dom nov 02, 2014 11:53 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
Sclavi sta alla Barbato come Van Basten sta a Torres...

Norma peggio di Anna Never ? Ecco ne hanno sfornata un'altra...Se ne avvertiva la mancanza...

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 Oggetto del messaggio: Re: # 338 - Mai più, ispettore Bloch
MessaggioInviato: lun nov 03, 2014 12:01 am 
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Iscritto il: lun mar 28, 2011 1:46 am
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Spoiler!
Bloch non riconosce la Morte, tant'è che vede la falce come una stampella per zoppi. La Morte dice proprio "forse non mi voleva vedere, era confuso, boh" o giu di li ovviamente.

Se il nostro è un gioco al massacro, il vostro è un atteggiamento da fanboy. Punti di vista.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 338 - Mai più, ispettore Bloch
MessaggioInviato: lun nov 03, 2014 12:19 am 
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Iscritto il: ven set 23, 2005 2:31 pm
Messaggi: 3053
Località: Palermo
Comunque 200 e ventennale non sono di Sclavi... anche se avrà dato le linee guida generali, non è suo il soggetto completo e né tantomeno la sceneggiatura. E questo fa tanto. Il passato dylaniato è stato affrontato in più storie ma se devo indicare proprio una che non mi ha convinto di Sclavi è proprio il 100 (che più volte ha detto che non lo voleva scrivere e fu una richiesta obbligata piovuta dall'altro).
Sclavi può dire a un tizio di salire in cima alla montagna... poi sta al tizio decidere se salirci a piedi, in auto, in ginocchio, arrampicandosi o con una catapulta.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 338 - Mai più, ispettore Bloch
MessaggioInviato: lun nov 03, 2014 12:46 am 
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Kowalsky, serve un cambio o ce la fai ancora? :D :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: # 338 - Mai più, ispettore Bloch
MessaggioInviato: lun nov 03, 2014 12:53 am 
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Regal ha scritto:
Bloch non riconosce la Morte, tant'è che vede la falce come una stampella per zoppi. La Morte dice proprio "forse non mi voleva vedere, era confuso, boh" o giu di li ovviamente.
Se il nostro è un gioco al massacro, il vostro è un atteggiamento da fanboy. Punti di vista.


Se fossi un fanboy avrei scritto qualcosa del tipo:"oddio questo è il numero più bello della storia! voto ottimo solo perchè non c'è un voto superiore.
Spoiler!
l'uso della morte è la cosa più brillante che si sia visto su Dylan almeno dai tempi del siero di Xabaras e lo spiegone finale è talmente avvincente che penso che comprerò un'altra copia per incollare le ultime venti pagine sulle prime venti di Memorie dall'Invisibile".

E invece, guarda te, in questa discussione sono entrato dicendo che è un buon albo ma niente di più perchè c'è la combo "morte che per qualche motivo non fa il suo lavoro + spiegone infinito"

Spoiler!
Sul fatto di Bloch e la Morte, la vicenda può avere un suo senso: Bloch all'improvviso va in pensione, si deprime, arriva a voler morire, si trova la Morte come compagna di vita, decide che in fondo vale la pena di vivere il poco che resta in questa illusione, allontana il più possibile le persone che gli sono care negando di fronte all'evidenza (la falce, la foto).


@Lord Blendings: vabbè se vogliamo dare a Sclavi solo i meriti e non i demeriti (precisazione visto il tono che ha assunto la discussione: è ovvio che per Sclavi i meriti sono infinitamente superiori a qualunque boiata possa aver scritto e/o ispirato), va bene. Ma il ragionamento rimane: quante volte il polpettono serioso è riuscito a rendere giustizia agli snodi della serie? Un numero 100 che se non viene pubblicamente rinnegato poco ci manca, a seguire una serie di celebrativi che prendendosi estremamente sul serio scazzano sia con la continuity che col personaggio stesso. L'unico episodio che ha un'accoglienza generalmente benevola è il 121. A questo punto, l'idea di cambiare registro e puntare su un tono più leggero può non essere così campata in aria.
Attenzione, questo non vuol dire che a) la storia possa allegramente far schifo b) che sotto i toni comici/grotteschi non possa essere nascosta la storia tragica di un uomo che desidera di morire.

@Foxett1: grazie, domattina non mi devo sveglio svegliare presto :P

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 Oggetto del messaggio: Re: # 338 - Mai più, ispettore Bloch
MessaggioInviato: lun nov 03, 2014 1:09 am 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
Kowalsky ha scritto:
Leggo Napoleone e so di cosa sto parlando, e l'ho pure scritto che quello è un altro discorso.
Quindi leggi quello che scrive la gente prima di rispondere in maniera supponente, è un consiglio.


Quindi leggevi Napoleone? Strano; non l'avrei supposto dall'esempio fuori luogo che avevi citato...nello stile del citazionismo gratuito di certi autori, tra l'altro :roll: .
E a proposito di supposizioni, a me non piace ripetermi e riquotarmi, a differenza degli autori di sopra: ti avevano già risposto a sufficienza sul tema quoting/cameoing sfrenato Lord, Dear, Bertuccia, Alexander, Paranoise & co, condividendo molte delle mie idee - e del mio lessico, tra l'altro.

Se ti ostini a rigirarla non è un problema nostro, suppongo.
La si digerirà comunque per supposta... persona :dito: .
Non è un consiglio.
E' una ricetta :roll:

Spoiler!
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BASTA UN POCO DI ALOHA E TUTTO VA GIù
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