dogamy ha scritto:
Una cosa continuo a non capire. ovvero perché in molti si aspettassero un albo celebrativo.
Non siamo ancora al trentennale della serie, non siamo a nessun numero tondo tipo 250 o 350, ma ad un anonimissimo 338. Vado a memoria e potrei sbagliare, ma è mai stata usata la parola celebrazione in tutte le parole dette dagli autori dal momento che è stata annunciata la storia?
Perché onestamente, almeno io, non ci vedo nulla da celebrare nella pensione di Bloch. E' un evento, d'accordo, ma più grande dell'atto in sé, nel senso che la cosa che conta è che col pensionamento dell'Ispettore, ora gli autori hanno un modo di approcciarsi alla testata del tutto nuovo.
Ah, un'ultima cosa sul marketing: Dylan ne aveva bisogno, in modo massiccio, perché prima non esisteva più. Seriamente, a livello di esposizione nazionale la testata (ma un po' tutta la Bonelli) si stava sotto lo zero. E se si vuole ripartire e stai sotto lo zero, non puoi ripartire in modo graduale, ma devi essere aggressivo, specialmente ora con i social e il web in generale.
Poi per quanto riguarda l'hype, sono convinto che sia estremamente sopravvalutato o che comunque il problema risieda più in chi lo subisce che in chi lo crea. Delusioni iniziali a parte, hype o non hype il giudizio su una storia cambia poco.