Cravenroad7

Beh mica tanto spiazzante, anzi.. io non solo la davo per scontato, ma mi aspettavo anche che Bloch avesse un ruolo più centrale di quanto in effetti poi abbia. Definirei invece (piacevolmente) sorprendente ritrovarsi un Jenkins autentico mattatore dell'albo.
Per quanto riguarda le aspettative, beh, è indubbio che giochino un fattore. Ma il peso specifico di ritrovarsi, pensionamento a parte, una storia simile già letta altre volte, l'ultima poco più di 6 mesi fa, non è indifferente.

A giudicare dai commenti pero',mi sembra di capire che non siano pochi quelli rimasti un attimo sorpresi dall'andamento della storia.

POSSIBILI SPOILER

Non so,forse il fatto che la storia fa da sfondo in maniera abbastanza pretestuosa ha giocato un ruolo decisivo.E' un riempitivo,magari anche allungato per andare comunque,inevitabilmente a parare sul personaggio di Bloch.Che secondo me ha goduto di una caratterizzazione abbastanza completa,sviscerata su diversi piani interpretativi.
La storia degli slavi e' poco interessante,i non morti servono come pretesto come ho detto prima...e nella sostanza,si puo' dire che questo sia criticabile o meno per un discorso di ripetitivita'.Ma confermo che l'attesa ha determinato molte opinioni estreme,anche perche' ci si aspettava...pronti via,un nuovo Dylan Dog da subito?...secondo me l'intenzione c'e',l'albo non e' un capolavoro ma non intende esserlo,anzi...e' quasi dichiaratamente un albo transitorio,che comunque il primo mattoncino di un certo spessore tende a metterlo.

La Morte, se si legge Attraverso lo Specchio, primo albo nel quale assurge a protagonista, o Gli Orrori di Altroquando, era raffigurata come un'entità solenne, incombente, priva di qualsiasi umana mutevolezza sentimentale, come il ruolo le imponeva.
Agiva, come metronomo dell'esistenza, dell'universo, dell'eternità...

Ora ci tocca leggere sta roba, che con tutto il bene che si può volere a PB, è indifendibile.

Prossima volta che appare mi aspetto che giochi a calcetto con gli amici di lavoro, quelli con la panzetta ed il fiato corto, oppure, e sarebbe il massimo, faccia una bella gara di pesca al laghetto del paese.
Del resto l'avevamo visto pure andare in schettini, quindi...


Dio Onnipotente, salvaci tu...

beh, per quanto mi riguarda, come già scritto, se mi citi una frase, un'immagine o altro di "contorno" alla storia mi fa più che piacere (penso a una scena da "I Vampiri" presa pari pari da "Zombi" di Romero)...un altro conto è "Killer", "Killex" (con il volto di Giovanni Lindo Ferretti ahahah), "Zed", in parte pure "Le notti di luna piena" ecc...se riconosco da dove s'è preso (citato??) mah, diciamo ok, altrimenti quando poi scopro che metà dell'albo è farina del sacco d'un altro (tipo, mi sembra, "Lama di rasoio") beh, la caratteristica fondante perde moooolto fascino ai miei occhi. Gusto personale s'intende ...fine OT

Assolutamente d'accordo. Vogliamo parlare della battuta di Groucho quando apre la porta a Gus? Se non vedevo la recensione di Dylandogofilo io non capivo il riferimento, ma poi sopratutto a che serve?
Come dici anche tu, a me sembra solo un autocompiacimento sterile sia da parte di chi le inserisce che poi di chi le trova.
Solo leggendo i commenti qui ho capito che Nora stava guardando The walking dead. A me ha dato fastidio quel passaggio perchè Dylan e Nora fanno della battute riferite alla serie che io non ho capito. Ho pensato stessero parlando di un film a caso. Onestamente non ne avevo idea.
E' così che mi sento escluso, oppure deve essere colpa mia se ho rimosso Frankenstein Junior perchè mi ha fatto schifo o se non ho visto The walking dead?

è una delle battute più famose della storia del cinema, eh
sta giusto un gradino sotto "luke sono tuo padre" e "io ne ho viste di cose che voi umani"

(fra l'altro, è un inside joke sul fatto che all'inizio la spalla di Dylan doveva essere proprio Marty Fieldman in Frakenstein Jr... Ma queste sono cose che se uno lo sa si fa un sorrisetto in più, se uno non lo sa allora è solo la centomillesima battuta strampalata di Groucho)

ma poi, se non si coglie la citazione, echissenefrega... Dylan è sempre stato pieno di citazioni nascoste e palesi, svegliarsi ora perchè bisogna fare tutti i fini esegeti del rilancio è un attimino fuori tempo massimo

Devo dire che la citazione di The walking dead mi ha dato un certo senso di irritazione. Forse perché non seguo la serie o forse perché mi è sembrato un modo troppo smaccato per dire "guardate come siamo attuali" citando una serie di successo, come sull'ultimo Maxi una frase in cui si nomina Miley Cirus. Però anche in uno degli ultimi Rat-man veniva citata la stesse serie televisiva, eppure non mi ha dato fastidio, forse perché era pretesto per una battuta. Quella di Groucho che imita Igor mi ha divertito, ma a me quel film piace. Ad ogni modo mi sono sembrate entrambe messe lì tanto per, come riempitivo.
Di solito le citazioni in DD le gradisco abbastanza, se le riconosco bene, altrimenti pazienza. Poi il citare di Sclavi era molto particolare, lui reinventava, stravolgeva la citazione, la usava in modo creativo, sia quando era parte fondante della trama che di una sola vignetta. Per lui era appena lo sgabello per attaccare le sue luminarie.
Tutto un altro discorso dove la citazione è eccessiva, costituisce da sola la base della storia a cui di originale è aggiunto ben poco, come in Cattivi pensieri. Il caso però che mi irrita maggiormente è quello de La città perduta di De Nardo. Avevo letto la storia e mi era piaciuta, poi apprendendo online la copia pari pari di un romanzo di Dick che non conoscevo mi sono innervosito, soprattutto perché non minimamente menzionato.

Va beh , ma se vi mancano proprio le basi mimime sono un po' anche problemi vostri, eh.
O comunque mancanze di cui non si possono far carico gli autori e da far scontare alla maggioranza assoluta dei lettori che quella battuta la coglie benissimo, sia a livello di gag che di senso.
Cioè una o due vignette dopo viene citato pure il Padrino, immagino pure che non siano pochi i lettori di DD che non hanno mai visto il film, ma non credo che la cosa rappresenti un problema... almeno spero, se il termine "immaginario collettivo" ha ancora un senso.

Credo che probabilmente la Genesi sia stata (SPOILER VARI):
Bloch va in pensione dopo anni di lavoro.
Molti anziani arzilli una volta in pensione si lasciano andare alla Morte.
Morte è un personaggio della testata e come si spiega nell'albo non vuole la sua morte.
Decide di occuparsi di lui personalmente, lasciando quindi la città priva dei suoi servigi (in continuity con il pluricitato 3 per zero: ogni zona spetta a un determinato agente, e se questo non lavora le persone non muoiono).
Domanda: che cosa succederebbe in termini pratici se le persone non morissero? Che chi lavora sui morti patirebbe le conseguenze del caso, quindi nasce il personaggio del mafioso Bleach.
L'elemento mafia, infine, introduce il discorso della guerra tra bande e quindi Nora.

Regge?

Din don, la sveglia suona a morto, ed i morti si risvegliano suonati .
Cosa vuol dire questa frase? A cosa si riferisce, please? Il problema non è l'esegesi raffinata... anzi è l'esatto contrario, e non c'entra necessariamente il rilancio.
E certe affermazioni nel mucchio sono di per sè fuori tempo massimo, al minimo del ridondesco.



Più che immaginario collettivo, io ci vedrei - in certi casi - un'ammucchiata solipsistica .
Farcisco ogni margine disponibile con un richiamo alle mie personali icone, attuali, passate o futuribili.
Dando un senso di collettività, per chi è recettivo/solidale nell'intesa, ma partendo da un'autostrofinamento mentale su larga scala .
Ogni tanto va benissimo, ma se si deborda nel sovraccarico si diventa ciechi , e temo serva solo per accattivarsi - se non arruffianarsi - un certo pubblico compagnonesco... che tale non è.

ALOHA NA' BIRRA AL BAR
(MA SOLO D'ESSAI)

Se bocci sia Groucho che Frank Jr, mi vien da andare ot e chiederti cosa ti fa ridere.


Invece Lui è impegnato a giocare The Sims 4

non mi pare di difficile comprensione.
visto che c'è il rilancio adesso c'è la corsa a sottolineare ogni dettaglio (per incensarlo o per infamarlo) anche se magari sono cose che hanno sempre sempre sempre fatto parte della serie.

dai, santocielo, quanti miliardi di volte Dylan ha parlato di un film o di una canzone? qual è la differenza tra mettere su un vinile degli Iron Maiden ai tempi in cui riempivano gli autodromi e guardare Walking Dead all'epoca in cui è il telefilm cool?

Nessuna, e non ci vuole un esegeta tardoantico bizantino per capirlo .

Il problema è che all'epoca Dylan metteva semplicemente il disco sul giradischi, mentre adesso si mette a discorrere della trama del telefilm per tre vignette tre, comareggiando sornione.
Non contento degli editoriali da manualetto didascalico con le istruzioni allegate sui vari credits/prestiti/rimandi di farcitura cult-ica, eventualmente sfuggiti alla cricca solipsistica.
Sclavi (con Ambrosini) ha spalmato un'intera storia - Angoscia - di omaggi amoreggianti al cinema d'epoca, ma senza entrare nel discorso.
Si chiama sottigliezza, ed è un talento sempre più raro...

ALOHA DERIVA DA...

Tutto lo humor che non è anni 40...
Che poi Groucho a volte mi fa anche sorridere, ma non se viene utilizzato "nell'azione" (la battuta sul "marciamo insieme") perchè a me cadono le braccia e la storia da horror/intrigante diventa grottesca/demenziale.



Ahahah, ecco questo mi fa ridere, non sapevo ci volessero delle "basi" per leggere Dylan Dog.
Ripeto le citazioni vanno bene, ma se vengono usate in malo modo tale da non far capire le battute e gli scambi fra personaggi, allora semplicemente che si fottano gli autori.
Mie mancanze...ma lol.

Apprezzato più per le finalità che per lo svolgimento, del resto lo scopo dell'albo consiste nel porre Bloch nella condizione di accettare il cambiamento. E lo stesso vale per il lettore. Mi è piaciuto il modo in cui il personaggio matura la consapevolezza del suo nuovo ruolo (Jenkins for the win!) in seguito alla prima fase di negazione. Rappresenta un punto di rottura che secondo me funziona, a prescindere dal trito espediente della morte in vacanza.


Personalmente le ho colte entrambe; genio io o ignorante te? Nessuna delle due, semplicemente una citazione - in quanto tale e alla stregua dell'inside joke - non deve necessariamente essere colta da tutti. Lupo ululì si spiega benissimo da sola e nel caso di the walking dead viene citato uno sceriffo mentre sullo schermo si vede uno sceriffo che spara allo zombi. Aggiungo lo stemma di Zagor (personaggio che ha da sempre un ottimo riscontro nei Balcani) sulla maglietta di un criminale serbo. L'ho colta e mi è piaciuta ma non notarla mica toglie qualcosa alla storia. E in ogni caso mi piacciono gli autori che mettono alla prova le conoscenze dei lettori, lo faceva Sclavi e lo fa la Barbato; trovo sia una forma di rispetto da non sottostimare.