Sui vampiri hanno scritto tutti o quasi gli autori di Dylan Dog. Con "Giovani vampiri" è toccato a Giancarlo Marzano. Il quale ha sfornato una discreta storia. Soggetto apprezzabile anche se non particolarmente elettrizzante, sceneggiatura composta e personaggi credibili. Gli adolescenti o poco più di Marzano appaiono più sinceri di altri visti nella serie. Anche nel rapporto con i genitori.
La copertina è accettabile, con un'originale collocazione di Dylan Dog da parte di Stano. Piccatto bravo nelle scene con i vampiri, un po' meno nei dialoghi "a freddo", quando è approssimativo nei volti (specie May, la madre).
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Grande Bloch quando squadra il sergente ottuso con i soliti luoghi comuni sui giovani.
L'albo si salva. A chi critica in maniera accesa Piccatto voglio chiedere una cosa: non è che questo stile approssimativo e contorto sia un'originale scelta del disegnatore? Non sono un artista come lui, quindi fatico a coglierne le motivazioni, ma mi pare che questo nuovo tratto (già presente in altre storie) sia una scelta chiara voluta da Piccatto più che dalla mole di lavoro.