Cravenroad7

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#322 - Il pianto della Banshee
Insufficiente (1-4) 15%  15%  [ 13 ]
Mediocre (5) 27%  27%  [ 23 ]
Accettabile (6) 26%  26%  [ 22 ]
Buono (7-8) 27%  27%  [ 23 ]
Ottimo (9-10) 4%  4%  [ 3 ]
Voti totali : 84
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: #322 - Il pianto della Banshee
MessaggioInviato: lun lug 01, 2013 12:38 pm 
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Località: un ROMEvarlo a Ferrarendàrt
Commento con relativi

SPOILER

Non fosse per le ultime 10 pagine questa sarebbe una discreta storia, la componente “gialla” è ben arricchita dalla giusta dose di soprannaturale, i folletti, la carrozza nera. Dicevo delle ultime pagine, infatti per tutta la lettura mi sono chiesto come si potevano spiegare tutti quei delitti : va bene quello del marito, ma quello di Will … “Credevo fosse anche lui come gli altri” :!: :? Tremendo anche il solito buonismo di Dylan riferito a Mary Kate “Una povera ragazza, ha sopportato in silenzio, fino a quando non è esplosa…” Eppure era così premurosa con gli animaletti da piccola, dico io. :|
Una menzione per la frase migliore dell’ albo. Il becchino : ”E’ così che funzionano le cose. Ci si abitua a tutto nella vita, anche alla morte.”

FINE SPOILER

Sono anche d’ accordo con chi ha trovato questo numero freddo e poco coinvolgente, ma secondo me qui la “colpa” è dei disegni di Roi, bravissimo con edifici, carrozze e tutto ciò che è inanimato, ma incapace di dare espressività ai personaggi.

Fantastica invece la copertina, candidata per me fin da ora a migliore dell’ anno e tra le più belle in assoluto. Come Stano crea quell’ effetto trasparenza nel fantasma … E tutto l’ insieme mi suscita sensazioni simili a quelle del famoso quadro L’ isola dei morti di Bocklin.

Per i motivi detti, un possibile 7 che si trasforma in 6.


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 Oggetto del messaggio: Re: #322 - Il pianto della Banshee
MessaggioInviato: lun lug 01, 2013 11:07 pm 
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POSSIBILI SPOILER !!!!!!!!!!!

Arrivare a pag 30 e sentire una vocina che urla "è lei!" e poi arrivare alla fine dell'albo e pensare: "ah, vocina vera e cattiva!", quando, invece, qua di cattivo ci sta solo la costruzione di un presunto giallo. Credo che innanzi tutto per scrivere un giallo bisogna leggersi un po' di Agatha Christie. Non si può sempre appioppare la stessa soluzione. soprattutto nella stessa serie e con il medesimo disegnatore (Il mistero del Tamigi docet). Poi, conclusosi con l'imbastimento della soluzione, bisogna costruire a ritroso i delitti, come avvengono e il perché avvengono. Quest'ultimi, poi, si deve decidere se farli vedere, ometterli proprio dalla trama (tranne il ritrovamento del cadavere) o farli vedere in modo furbo, da punti di vista differenti, per sviare l'attenzione del lettore. Infine, cosa non da poco, bisogna costruire una tale serie di personaggi secondari di tale interesse tali da farti rimanere impresso nella memoria tutto l'ambiente (non soltanto dal punto di vista etnologico o paesaggistico) in cui si muove il nostro Dylan. Ovviamente in tutta questa costruzione Dylan deve essere parte attiva per la risoluzione del problema. Perché, per l'appunto, sto leggendo un Dylan Dog.
Una tale costruzione certosina giallistica, ben raccontata e che risponda a TUTTE le caratteristiche sopra dette è Il castello della Paura. Penso sinceramente che se si vuole fare un Dylan Dog in giallo è bene che qualunque autore faccia fede a quella storica storia. Poi, invece, abbiamo parecchi esempi felici di gialli costruiti in Dylan Dog che magari mancavano di alcuni elementi sopra scritti ma che comunque erano degni di lettura. Questo no. Un racconto piatto. Dove abbiamo una galleria di corpi senz'anima (Ma dove sono i Desmond e i cugini Peter?). Una cozzaglia di luoghi comuni gotici per rendere la storia dark e dylandoghiana ma messi lì senza alcun motivo (Oh che brividi le urla in quel castello isolato nella neve). Un uso delle vignette inutile che non ti mette in empatia con i personaggi e, in questo caso, con la sofferenza delle donne (oh come rimpiango i pianti di Amabel e i ceffoni di Miss Mildred). Una soluzione, come detto, intuita fin dalla metà dell'albo (sono gli eredi? No! Vengono uccisi. E' la servitù? No, uccisa anche quella!). Un amante messa alla stessa stregua di una prostituta, che chiede soldi per due notizie e dura 3 paginette, giusto il tempo di finire a letto (Amabel ... Petulia ... Honor ...). Delitti telefonati e semi visti che subito ti fanno escludere l'ala del soprannaturale e ti indirizzano verso il raziocinio (non certo la Dama in nero che esce attraversando una porta chiusa dall'interno con un cadavere in braccio che ha la faccia seviziata e che poi esplode). E soprattutto un Dylan Dog ebete che a volte è rincoglionito o culoso o con le stesse intuizioni di Topolino (non certo il tizio che si muove tra le mura di un castello a caccia di indizi e che poi spiega tutte le soluzioni degli impossibili delitti). Insomma... un confronto infelice, lo ammetto... ma non si può eludere dal farlo. Stiamo parlando della stessa serie. Non 'sto paragonando Dylan Dog a "Assassino sull'orient-express". E' il numero 322 contro il numero 16. Collana uguale. Stesso protagonista.
E non mi si venga a dire: quello era Sclavi, quelli erano altri tempi. Sicuramente quello è un capolavoro difficilmente raggiungibile, ma è proprio la costruzione di fondo che non va.
Unico aspetto positivo è l'ottimo utilizzo di Groucho. Ad avercelo sempre così!
Disegni: Bravo Roi nelle atmosfere. Un po' meno nella dinamicità e "recitazione" dei volti. Troppo rigidi. Comunque rimane un bel vedere.
Copertina: mi piace. Molto suggestiva. L'unica cosa che mi fa storcere il naso è il volto dello stesso Dylan. Forse la posizione non è tra le preferite di Stano.
Assenza dell'Horror Club: meno male, direi. capace che ci dicevano: "una storia splendidamente scritta dagli autori che ci ricorda la sofferenza delle donne in Italia e nel mondo" -_-'

Voto: insufficiente. Un giallo o si fa serio o non lo si fa affatto. Un horror o lo si rappresenta o non lo si richiama. Un Dylan Dog o si scrive con i santi crismi o ci si dedica ad altro.

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"Sono gli anni, i mostri ... gli anni che passano ... "


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 Oggetto del messaggio: Re: #322 - Il pianto della Banshee
MessaggioInviato: mar lug 02, 2013 12:06 am 
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Iscritto il: gio nov 22, 2012 2:02 pm
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Località: Munfrâ
come già stato è detto da qualcuno
Spoiler!
questa storia è praticamente uguale a Il Mistero del Tamigi pur non potendo nemmeno avvicinarvisi quanto a caratterizzazione dei personaggi e ritmo: avevo capito che l'assassina era (come nel n°49) il genitore/trice disperato e pure Groucho ricicla battute già fatte (vedi quella con la poliziotta irlandese)... avevo anche capito che Will e Victor erano fratelli!

tra l'altro
Spoiler!
una volta nella 1° vignetta avrebbero scritto Londra oppure Wichkey a seconda di dove ci si trovava, qui ti ritrovi Dylan nel villaggio in poche pagine e a momenti non si capisce perché (per fare le condoglianze a una che aveva appena conosciuto, poi spunta una locandiera loquace dal nulla... insomma)
io come sempre adoro Roi ma ha cannato un paio di proporzioni (vedi Mary Kate nel letto più grossa dell'infermiera & dottore a pag.23 e in maniera ancor più evidente il maggiolino delle dimensioni di un trattore a pag.86)
qualcosa di buono c'è (i folletti, la morte in carrozza) ma poteva esser sfuttato meglio. cmq niente di orribile, sia chiaro

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"È un vero peccato che impariamo le lezioni della vita solo quando non ci servono più."
Oscar Wilde
http://www.youtube.com/user/MatoccTube


Ultima modifica di matocc il mer lug 03, 2013 2:21 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #322 - Il pianto della Banshee
MessaggioInviato: mar lug 02, 2013 1:59 am 
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Iscritto il: gio dic 09, 2010 8:04 pm
Messaggi: 108
io personalmente ho votato buono,sia per la storia che mi ha tenuto sull'attenti(a differenza del mese scorso dove andavo sulla media di uno sbadiglio ogni 3 pagine) sia per i disegni di Roi che per il mio gusto personale sono sempre qualcosa di unico(ma tutti sti occhi spalancati che ha disegnato?non gli saranno mica fischiate le orecchie ?).

concordo però con chi ha criticato il pippone moralista alla fine. sinceramente non ne posso più del politically correct. spero vivamente che questa sia una di quelle cose che cambieranno con il nuovo. corso.


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 Oggetto del messaggio: Re: #322 - Il pianto della Banshee
MessaggioInviato: mar lug 02, 2013 3:07 am 
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Iscritto il: mer nov 17, 2010 6:55 pm
Messaggi: 272
LordTarus ha scritto:

concordo però con chi ha criticato il pippone moralista alla fine. sinceramente non ne posso più del politically correct. spero vivamente che questa sia una di quelle cose che cambieranno con il nuovo. corso.


POSSIBILI SPOILERRRRRRRRRRR

La morale in Dylan Dog c'è sempre stata, ma magari ora è posta in modo sbagliato. Se come dicevo nel mio post nella storia del mese si fosse vista qualche violenza diretta subita dalle donne, più che spiegata dalle frasi finali, avremmo avuto lo stesso messaggio ma sarebbe stato dato spazio al lettore di riceverlo in un modo più diretto, portandolo alle sue personali conclusioni.

E paradossalmente nella storia del mese non lo trovato neanche mal raccontato il "pistolotto", dato dalla metafora banshee = donna maltrattata, ma posso capire pure chi non digerisce vederselo posto in questo modo e su questo piano.

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L'inizio della fine sarà quando cominceremo a prenderci dannatamente sul serio!


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 Oggetto del messaggio: Re: #322 - Il pianto della Banshee
MessaggioInviato: mar lug 02, 2013 2:22 pm 
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Iscritto il: ven gen 08, 2010 1:04 pm
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Votato sufficiente... disegni bellissimi... leggere Roi in b/n ha un "colore" tutto particolare... nei paesini irlandesi poi sta nel suo... peccato che non ho mai digerito il fatto dei personaggi sempre con "gli occhi chiusi"...


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 Oggetto del messaggio: Re: #322 - Il pianto della Banshee
MessaggioInviato: mar lug 02, 2013 7:26 pm 
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Iscritto il: lun gen 11, 2010 11:19 pm
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Località: Milano
Commento senza aver letto nulla di quanto scritto qui.

A me la storia è piaciuta, scorrevole ed interessante.

Non mi è piaciuta la retorica finale sulle donne vittime (mi è parsa fuori luogo) e le battute di Groucho.

Per il resto storia godibile con atmosfere cupe da parte certamente non del migliore Roi, ma qui non mi è dispiaciuto.

Insomma votato un generoso buono per Gualdoni.

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 Oggetto del messaggio: Re: #322 - Il pianto della Banshee
MessaggioInviato: mar lug 02, 2013 8:04 pm 
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Iscritto il: sab ago 23, 2008 12:39 pm
Messaggi: 2167
QUIZ-TIME: in quale altro albo della collana la morte appare su una carrozza?


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 Oggetto del messaggio: Re: #322 - Il pianto della Banshee
MessaggioInviato: mar lug 02, 2013 8:58 pm 
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Iscritto il: lun mar 07, 2011 5:16 pm
Messaggi: 4475
Sicuramente in Phoenix, non so se anche in altri albi. ;)

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Vai, allora, ci sono altri mondi oltre a questo.

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Classifiche dei voti del forum di tutti gli albi anno per anno:
viewtopic.php?p=470652#p470652


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 Oggetto del messaggio: Re: #322 - Il pianto della Banshee
MessaggioInviato: mar lug 02, 2013 9:31 pm 
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Iscritto il: sab ago 23, 2008 12:39 pm
Messaggi: 2167
Punto a Raffa!


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 Oggetto del messaggio: Re: #322 - Il pianto della Banshee
MessaggioInviato: mer lug 03, 2013 12:30 am 
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Iscritto il: mer gen 02, 2013 12:47 am
Messaggi: 246
Survivor82 ha scritto:
Commento senza aver letto nulla di quanto scritto qui.

Io questa occlusione allo scambio di opinioni non la capirò mai. In seguito alla lettura della storia di turno ho sempre le idee decisamente chiare ma nell'esporle in un ambiente discorsivo non mi farei personalmente mancare i commenti precedenti. Mai, sarebbe impossibile. Il più delle volte corrisponde ad una tacita approvazione, altre invece meritano uno sviluppo di argomenti sui quali confrontarsi. Siamo un discorso in continua e costante evoluzione mentre la tua è la classica entrata a gamba tesa che non solo se ne infischia dei commenti precedenti ma pone una sorta di punto zero; l'annichilimento di quanto è stato costruito fino a questo istante. Per queste cose esiste Twitter e altre amenità antisocial. Non si tratta di lasciarsi condizionare da opinioni altrui (si presume che siamo tutti abbastanza grandi da avere superato quello scoglio).


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 Oggetto del messaggio: Re: #322 - Il pianto della Banshee
MessaggioInviato: mer lug 03, 2013 9:51 am 
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Iscritto il: dom ott 29, 2006 4:00 am
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Storia gualdoniana non ignobile quanto Blacky (perlomeno non ci sono incongruenze e assurdità a ogni piè sospinto), ma nel complesso siamo nella routine più vieta.

seguono
S
P
O
I
L
E
R

L'imperativo categorico di Gualdoni (sia come sceneggiatore che come supervisore) sembra uno solo: "troncare, sopire".

Anche quando gli spunti per una storia particolarmente vivace abbondano, la sua principale preoccupazione è evitare ogni possibile scossone. Così la vicenda scorre liscia e placida come acqua di sorgente, generando inevitabilmente noia.

Dylan apatico e semi-imbambolato. Personaggi secondari con lo spessore di un foglio di carta velina. Un paio di goticismi e di schizzi di sangue, giusto per dare l'illusione (solo l'illusione) dell'horror. Trama gialla prevedibile oltre ogni dire.

Non ci sono tonfi, ma nemmeno guizzi. Non un personaggio che resti nella memoria (il solito matto che tutto sa e nessuno ascolta avrebbe del potenziale, ma non esce dal clichè). Troppe situazioni sono riciclate da vecchi albi decisamente migliori e più vivaci.

Groucho è finalmente qualcosa di più di una tappezzeria, ma le sue battute sono quasi tutte stantie.
L'ispettore sosia di Bloch incuriosisce, ma è solo uno spunto e la sceneggiatura non sa svilupparlo.

Lettura da spiaggia, insomma. Dimenticabilissima. Passa persino la voglia di darle un voto.


--------------------

Domanda: ma davvero in redazione pensavano che questo genere di storie soporifere appassionasse gli adolescenti attuali?! Quelli che al momento vanno a riempire le sale per vedere World War Z?!?!

In tutta franchezza, credo che il target sia piuttosto il pubblico di Don Matteo!!! :mrgreen:

Il guaio è che il pubblico di Don Matteo NON legge fumetti. E se anche un giorno decidesse di farlo, ben difficilmente sceglierà proprio Dylan Dog.
Dev'essere per questo che le vendite continuano a calare...

_________________
Ti mostrerò la paura in una manciata di pixel...


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 Oggetto del messaggio: Re: #322 - Il pianto della Banshee
MessaggioInviato: mer lug 03, 2013 1:38 pm 
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Iscritto il: ven gen 08, 2010 1:04 pm
Messaggi: 1406
In tutta franchezza, credo che il target sia piuttosto il pubblico di Don Matteo!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: #322 - Il pianto della Banshee
MessaggioInviato: mer lug 03, 2013 1:59 pm 
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Iscritto il: lun gen 11, 2010 11:19 pm
Messaggi: 4046
Località: Milano
@Dies:

preferisco scrivere il mio commento senza farmi condizionare. Ho letto poi tutti quelli degli altri, alcuni come femosenamedia hanno evidenziato degli aspetti su cui concordo, altri utenti (come Dogares per esempio) aspetti su cui dissento.

Ci mancherebbe che non voglio interagire col forum. Il mio post è inutile? Basta non leggerlo.

PS: peraltro sono anche abbastanza d'accordo col tuo post circa la natura dell'assassino, ma tant'è.

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 Oggetto del messaggio: Re: #322 - Il pianto della Banshee
MessaggioInviato: mer lug 03, 2013 7:21 pm 
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Iscritto il: mer giu 27, 2012 1:35 pm
Messaggi: 2258
gojohnny ha scritto:
In tutta franchezza, credo che il target sia piuttosto il pubblico di Don Matteo!!!


Ricordo una puntata di Don Andrea (la serie investigativa di Gigi e Andrea, chi se l'ha ricorda? :) ) dove l'antesignano di Don Matteo affrontava una "setta dei ranocchi" o una roba simile...altro che Terence Hill!
Ma era l'inizio degli anni novanta, erano altri tempi e altre atmosfere(anche per Dylan)

Per la cronaca, sono ironico, quella puntata di Don Andrea era terribile. :D

Sorry for the OT

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