Cravenroad7

La storia si fa leggere che è un piacere, molto scorrevole e mai ampollosa o noiosa nei dialoghi.

Ho trovato la figura della madre molto triste, una donna che agisce senza una logica se non tutta sua, e se non in funzione del suo odio viscerale verso gli uomini e l'amore incondizionato verso l'unic figlia. Peccato che manchino forse delle scene di brutalità nei confronti delle due donne, non perchè mi piace vederle, ma anche per farci entrare più in empatia con le sventurarate (tipo alla Dolores Claiborne), anche se devo dire che con i dialoghi, aiutati dai disegni di Roi, si riesce a percepire tutto il dolore della madre, dalla prima volta che la vediamo nello studio di Dylan, fino alla sua morte nell'ultima pagina.

Molto belle le parole finali della madre quando descrive le reali Banshee, come donne con estrema disperazione per i maltrattamenti subiti... infatti chi ne ascolta il pianto finisce per morire.

Bella la nuova figura della "morte" in carrozza, mi piaciono tutte le varianti della signora con la falce, che da quel tocco di oscuro all'albo.

Mi ha strappato una risata l'altro ispettore bloch, in pratica sia caratterialmente che fisicamente identico all'originale, e mi è piaciuto pure groucho, con quel suo cazzeggio insensato e quella voglia sempre di rompere le scatole a chiunque.

Solo un pò mi ha fatto storcere il naso la figura dell'amica, amante fulminea di Dylan, non per il suo ruolo nella storia, ma solo per lo scopo: "famose na botta" che magari era fuori contesto.

l'odioso tentativo di rendere vittima un assassino altrimenti spregevole e di rara spietatezza (passi la giustificazione di un omicidio ma gli altri due sono semplicemente deliranti). Ma vogliamo parlare del gratuito quanto ridicolissimo espediente delle lettere?