Confesso di aver provato una certa perplessità alla fine della lettura, è stata necessaria una seconda veloce, ma penso di poter sciogliere quasi tutte le riserve.
Di Gregorio dà vita a un episodio piuttosto ambizioso (pure troppo in alcune parti) ma apprezzabile.
SPOILERIl punto centrale è questo mondo alternativo, che è possibile interpretare come creato dalla mente di Berenice oppure parallelo al nostro, come nel mondo dello specchio di Star Trek (sono un fan) di cui la nostra protagonista ha percezione.
Affascinante la visione alternata delle due realtà, con l’ altro Dylan che vive in un mondo che segue regole diverse dalle nostre : bella la discesa nei sotterranei della città, superflua e senza senso invece la scena dell’ oracolo.
Per quanto riguarda l’ identità dell’ assassino, sicuramente stavolta nessuno potrà dire di averlo individuato in anticipo, visto che fino a pag. 86 non se ne era neanche sentito parlare
(dopo che tra l’ altro nel corso della storia vengono citati un Richard e un Torrel) : in questo modo manca la caratterizzazione di questo personaggio che nella sua furia omicida abbatte tutto ciò che si muove.
Ma in fondo Dylan Dog non è un giallo e per una volta va bene così.
Non mi è ben chiaro cosa succede nelle ultime 3 pagine, ma in fondo non importa, è un bel finale.
FINE SPOILERBravo come sempre Di Vincenzo, uno dei miei preferiti, e ottima anche la copertina.
Voto 7