<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by WilliamLee</i>
Ovvio che non è la storia di Dylan migliore del mondo, ma d'altronde stiam parlando di un fumetto in circolo non proprio da due giorni. Sarebbe difficile scrivere robe sempre innovative, io mi accontento di begli albi che tengano fede al personaggio (come questo)...
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Questo tipo di commenti si legge spesso (più o meno ogni mese), e, dato che li contesto in ogni occasione, lo faccio anche stavolta: CHISSENEFREGA DELL'INNOVAZIONE! Io non voglio innovazione, mi basta che una storia sia scritta bene! Non è l'idea a rendere più o meno valida una storia, è il modo in cui è scritta! Se diamo in mano il soggetto di <i>Il lungo addio</i> a Di Gregorio, è probabile che - nonostante l'idea di fondo sia eccellente - ne esca un obbrobrio di albo. Quello dell'età del personaggio è un alibi: in Bonelli ci sono personaggi ben più "anziani" che vengono scritti in maniera molto migliore.
Sull'albo del mese: una storiella anche divertente, ma niente di più che una storiella. A volerla analizzare con un minimo d'attenzione saltano fuori magagne e debolezze varie (alcune delle quali già evidenziate da Waits), ma vabbé, in fin dei conti si lascia leggere senza troppi problemi, e in certi momenti diverte quasi. Oro colato, di questi tempi.
Eccelsi i disegni di Mandrafina: se l'albo scivola via leggero e piacevole è soprattutto merito suo. Un lavoro davvero d'altissimo livello.
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