Appena comprato e appena finito di leggere.
Storia molto bella ed avvincente: tiene sempre sulle spine, spingendo il lettore ad andare avanti per scoprire sempre qualcosa di più. Finalmente un Dylan che fa il suo vero mestiere, cioè "indagare" (non come ne "Il tredicesimo uomo", dove a condurre le indagini era la ragazza): fa domande, si impegna per risolvere il caso, si fa aiutare da un Bloch (che finalmente ritorna) attivo, che fa di tutto per aiutare il suo "old boy". In particolare, ho apprezzato molto la scena in cui, dopo l'ultima telefonata di DYD all'ispettore, Bloch pensa tra sè e sè "spero di non averti messo in un brutto guaio": mi è sembrato di ritornare al numero 200, quando si è visto chiaramente come Bloch consideri Dylan suo figlio "adottivo".
Il personaggio di Victor è caratterizzato in modo molto particolare e ben fatto: finalmente è un vero "antagonista" per il nostro indagatore, mosso come sempre da qualche cosa di oscuro e misterioso (la "Strada", appunto) che darà del filo da torcere a Dylan.
Fish è un altro comprimario che "ha un perchè": non è un semplice personaggio "in cerca d'autore", messo lì solo per far aumentare il numero di pagine o per arricchire il cast.
Ho apprezzato Groucho, seppur ci sia in solo 3 pagine: ma in quelle 3 pagine è stato caratterizzato con la consueta ironia, fedeltà e leggerezza mista ad un profondo senso umano, che culmina nella scena della lacrima nel tè, in cui Groucho sfoggia la sua comprensione per Cheryl. Mi è anche piaciuto il modo in cui è stato trattato da Dylan: non come il solito guastafeste, ma come vero amico che cerca di dare conforto.
La copertina è davvero molto ben fatta: a video non ha reso per niente (e quindi, credo che da ora in poi non darò più giudizi sulle copertine, tanto vengo sempre smontato [:D]), mentre dal vivo è uno scintillio di colori e crudeltà, degni di un fumetto horror.
I disegni sono veramente molto belli: raffinati, ricercati, puliti. Mandrafina è riuscito a disegnare le tavole facendo coesistere il soggetto principale con i dettagli del secondo piano e/o dello sfondo in maniera molto elegante, senza appesantire la vignetta e senza dare al lettore la sensazione di caos e di "pugno in un occhio".
E' vero che Dylan sembra ringiovanito di 5/6 anni (come qualcuno ha scritto - ultimo fra tutti MandarinoFish), ma alla fin fine non ci si fà nemmeno caso, perchè mi ha ricordato i disegni di Bruno Brindisi (in cui anche il suo DYD è "giovane"): certo, all'inizio ci si rimane un po' straniti, ma poi ci si fà l'abitudine, e tutto passa.
Groucho è stato disegnato in modo stupendo, e credo sia uno dei migliori (se non "il") Groucho mai disegnati; Bloch mi ha fatto un po' storcere il naso, per via del suo nasone, forse un po' troppo esagerato, ma nel complesso ha avuto un suo perchè.
Victor, infine, sembra preso da uno di quei film americani in cui gli attori sembrano un po' trasandati, e credo che il suo disegno stia veramente bene con la storia e la sua caratterizzazione generale. Ho trovato apprezzabile anche la sua trasformazione in uomo-macchina, che non mi è sembrata fuori luogo o strana.
In definitiva, trovo che questa sia una delle migliori storie, sicuramente la migliore di quest'anno: voto "eccellente" (9).
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