Avevo intenzione di trascorrere un tranquillo weekend di disintossicazione forumistica, ma visti gli ultimi sviluppi di questo memorabile thread cedo alla tentazione di tornare ad esprimermi.
Ringrazio chi mi ha difeso ma temo si sia caduti nell?eccesso opposto, cioè colpevolizzare Dario più del dovuto. In fondo la discussione, pur accesa, non è mai stata incivile.
Torno (finalmente) <b>IN TOPIC</b> cercando, nei limiti del possibile, di difendere le argomentazioni alla base del mio commento a ?La furia dell?Upyr?.
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
L'upyr non è immortale, viene spiegato da Sonja. Se V.M. avesse "argutamente" letto l'albo, così come pretenderebbe "argutamente" di commentarlo, lo saprebbe.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Vero. Ammetto la distrazione.
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
Inoltre non vedo perché si debba essere obbligati all'impiego dello splatter (ricordo inoltre incidentalmente che è stato Ruju, con "I mostri di Sullivan", a riportare parzialmente in auge la categoria dello splatter sulla testata, dopo una latitanza che altri autori non si sono minimamente curati di indagare)<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Non c?è nessun obbligo, ci mancherebbe. Il punto è un altro: le prime pagine di un albo dovrebbero fare il possibile per invogliare il fruitore a proseguire nella lettura. Nel nostro caso l?entrata in scena dell?Upyr e il suo mietere vittime teoricamente dovrebbero spaventare chi legge (stiamo pur sempre parlando di un fumetto horror, di un mostro e di omicidi, no?). Due fra gli (innumerevoli) espedienti dei quali un autore può servirsi per raggiungere tale scopo potrebbero essere: 1) Creare un senso di mistero nascondendo l?aspetto fisico e la natura dell?assassino; 2) Mostrare l?efferatezza degli omicidi tramite scene forti e/o disturbanti.
Ruju fa esattamente il contrario in entrambi i casi, né mi sembra faccia uso di altri particolari espedienti. Se poi qualcuno è riuscito a spaventarsi lo stesso, ben venga.
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
Altra distrazione dell'arguzia di V.M.: davvero vengono evitate le analessi? Davvero nella storia non ci sono ottimi esempi di narrazione per immagini, vignette eloquentissime in cui non si spiccica mezza parola?<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Qualche esempio in effetti c?è, ma le pagine nelle quali la narrazione di eventi passati è effettuata tramite verbosi dialoghi Dylan/Lysenko e Dylan/Berchov sono più di 20 e tutte nella prima metà dell?albo (in particolare fino a pagina 53). Nelle restanti 30 (sempre della prima metà) molte sequenze risultano comunque accompagnate da didascalie e/o si collegano in modo troppo lineare a ciò che prima Lysenko e poi Berchov stanno raccontando a Dylan.
?Ottimi? esempi di narrazione per immagini IMO sono solo le analessi sul passato di Sonja, ma esse riescono solo a rallentare (non anche ad arginare) il fiume di parole che inonda buona parte della storia.
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
Beh, è così solo se si pensa che l'aver svelato che la prigioniera è d'accordo col rapitore è il finale della storia. Se poi il cardiopatico lettore dodicenne compisse un ulteriore sforzo potrebbe domandarsi il perché di questa concordia, interrogandosi, in modo da tenere desta la curiosità fino alla fine dell'albo.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">La risposta a tali ulteriori interrogativi (comunque IMO secondari rispetto alla svelata complicità fra carcerata e carceriere) giunge a pagina 72. Se si tiene conto del fatto che per introdurre il plot sono servite 50 pagine, si può facilmente dedurre che la storia inizia tardi e finisce presto. A meno che non si vogliano considerare degne d?attenzione le motivazioni e le azioni finali dell?Upyr (riappropriazione dell?habitat, conservazione della razza, intento suicida, ecc.) o peggio lo scontato salvataggio di Sonja con annesso pistolotto di Dylan. De gustibus.
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
Certo, la moglie che piuttosto è disposta a far accoppare il marito che ama per un atavico legame che la lega al mostro sterminatore è la cosa più conformistica che si possa leggere. O Dylan che apre una camera stagna a potenziale rischio e contaminazione radioattivi.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote"> Quando ho parlato di politicaly correct mi sono riferito esclusivamente al messaggio principale dell?albo (?la critica alla scienza irrispettosa dell?ambiente?) e al pistolotto finale di Dylan. Se questi ultimi ambiscono a porsi come morale della favola, lo stesso non si può dire dei passaggi che tu hai citato.
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
Esatto! La stessa morale della favola sclaviana per cui i militari sono cattivi e gli emarginati/deformi sono buoni!
(...)
Allora io mi lamenterò del fatto che le storie di Barbato non sono oniriche. E mi lamenterò del fatto che Chiaverotti non riesce a scrivere storie che vadano al di là della "semplice tecnica adolescenziale". E mi lamenterò del fatto che Sclavi in 20 anni non è rimasto la stessa persona e, di conseguenza, non scrive più storie allo stesso modo. E mi lamenterò del fatto che Medda se la prende con i nerd. Se vuoi vado avanti.
(...)
Cito (male): "PAPA', PAPA', TI VOGLIO BENE!"
Cito (male): "E chi può dire chi sono i veri mostri. Forse l'impiegato di banca che ti chiude lo sportello in faccia, o forse le persone che nel mondo fanno ancora la guerra, o forse..."<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Hai perfettamente ragione, ma infatti non ho mai detto che Sclavi, Medda & co. non scadono mai nel politically correct, così come non ho mai detto che i loro albi sono tutti perfetti e quelli di Ruju tutti trascurabili. La mia conclusione (formulata, lo riconosco, in modo ambiguo e forse esageratamente ?cattivo?) intendeva semplicemente criticare la scelta di affidare le redini della testata ad un autore che il più delle volte scrive albi IMO tirati via. Si tratta di un?opinione soggettiva, ma fortunatamente non credo di essere l?unico a sostenerla.
Tornando a ?La furia dell?Upyr?, il mio giudizio complessivo non può che essere negativo. Di certo non si tratta di uno dei peggiori Dylan, ma le pecche sopra esposte e le troppe situazioni già viste lo rendono (sempre IMO) un albo del tutto trascurabile.
E' tutto. La pace sia con voi [;)][:D] _
V.M. (vietato ai minori)
V.M. -dal 1986-
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