Non sono un grande detrattore di
Di Gregorio, che del trio delle 3G (col Gualdo e G.Marzano) secondo me è stato sempre il meno peggio quando spadroneggiavano sulle testate DD... però in certi casi, come questo albo, mi sembra che abbia perso un po' la vena verso il didascalico dichiarato, dove paturnie ed effusioni dei vari personaggi coinvolti sono quanto di più scontato possa manifestarsi, appesantendo il resto dell'impatto narrativo. Quindi la storia tutto sommato mi è piaciuta, tra ambientazione e spunti vari ribaltati, ma i suoi principali attori/artefici no, a partire da Dylan stesso
.
Più
Dickens che Stoker/Stevenson/Wilde... a livello di setting vittoriano, tendente più al miserevole (dis)umano che al gotico misticheggiante, ma alla fine penso che la media voto tra testi (
6+) e disegni (
8) si attesti verso il buono
S
P
O
I
L
E
RCopertina molto bella, per carità: ma coprirmi l'80% della pagina col faccione di Dylan che già vedo da oltre 600 copertine, non è che trovi il mio entusiasmo. Si poteva badare anche al resto, oltre che al nostro tenobrosone di turno...
Disegni come colorazione di grandissima qualità, e polverosi di grigiore quanto basta (v. discorso su Dickens sopra). Forse avrei aggiunto qualche tonalità più accesa nei momenti di maggior pathos/splatter. Non mi convince tanto Carmen, che spesso cambia fattezze (vedi p.22 da efebica nin-fata a simpa waifu manga-styled). Nemmeno sarei tanto persuaso da una casa in pieno stile coloniale, come quella di Carmen a St. Louis... ehhm volevo dire London-Whitechapel (pp.30 e 80).
Ripensando alla storia in sé, mi verrebbe da chiedere a Di Gregorio se non ha tratto (dal suo sub-conscio? dal suo alter-ego?
) l'idea principale da questo film qua:
Di ribaltamento in ribaltamento, a parte il main twist (Hyde <-> Jekyll), diciamo che i ritmi non sono elevatissimi, ma l'andazzo si lascia leggere con curiosità ed alcuni elementi degni d'interesse. Nella caccia al killer si fa quel che si può - bene Bloch - e 'quella' Londra sullo sfondo ha sempre un certo fascino, anche senza massacri di povere prostitute.
Come dicevo prima
non mi è piaciuto granché l'andamento pseudo-tormentoso da dandy bellocci&maledetto di Dylan che non dimostra la statura 'eccentrica' per rappresentarlo: non fa altro che biascicare tipo Ascanio-zerbino davanti a Katia-Carmen, si dimena mugolando quando lei lo manda male, e quando non sa a cosa aggrapparsi ricorre ad un trip all'oppio poco psichedelico. Malino anche quando se la vede brutta per la condanna a morte. Nzomma, un disgraziato molto annacquato, una sottospecie di S.Accorsi che vuole farsi Brandon Lee sotto la pioviggine
.
Anche Carmen se la tira troppo con le sue fisime da lady afflitta e reticente... ma almeno una ragione effettiva la dimostrerà
Ecco, su queste 'ragioni': non vorrei che fossimo sull'eco di
Shock e denartra revanchista pseudo-femministogena che si ritrova legittimata a commettere atrocità perché è stata trattata in modo barbaro dal suo becero e bestialesco ex-marito, come donna-oggetto pro-intrattenimento e sopruso da contratto (matrimoniale).
Per certi versi la solfa mi è sembrata quella, su dove andare a parare...
Un giorno, con molta pazienza, pe ragioni d'archivio farò il conto - anche in onor del Chiave
- del numero di morti accidentali causate da frammenti di specchio sgozzanti sul groppone dei lettori di DD. Per stavolta non voglio rifletterci 'na scheggia sopra...