Cravenroad7

Grazie mille, vado a vedere di che si tratta!

Sì, è decisamente molto maturo, come mi sembra un po' tutta l'opera di Matsumoto... non per i contenuti, che sono quelli di un classico spokon, ma per le tematiche e per l'approccio ad esse, che è quello di una persona molto adulta e consapevole (se dovessi trovare una tematica chiave della sua opera, direi decisamente "l'infanzia perduta/rubata"). In particolare, tratta argomenti classici come l'amicizia e la competizione, ma anche più spiccatamente maturi come la contrapposizione tra talento naturale ed innato vs dedizione, impegno, sacrificio, e la contrapposizione trai due protagonisti, . La conclusione a cui arriva è abbastanza amara per quanto mi riguarda.
Detto ciò, il rischio peggiore è che non capisca tutte le sfumature più profonde (e che possa essere respita dallo stile di disegno, che io adoro ma che molti amanti dei classici canoni di bellezza detestano).
A parte questo, è un manga molto coinvolgente, che non annoia e che, se le piacesse, le spalancherebbe un mondo per un autore interessantissimo come Matsumoto.

Grazie mille, ho ancora un po' di tempo per farmi un'idea. Intanto, mia moglie ha divorato letteralmente honey and clover, vediamo se riesco a convincerla a scrivere una recensione!

Ottima idea, Keanu!

Non avevo dubbi che sarebbe piaciuto, è una gran bella opera.

Ho terminato di leggere quel gioiello di Blue Giant Supreme. Ma che autore è Shinichi Ishizuka? Possibile che scriva e disegni solo capolavori?

Questa sorta di "stagione 2" delle vicende del sassofonista Dai Miyamoto mantiene tutte le qualità della "stagione 1", ma rilancia e aggiunge ulteriori elementi intriganti alla storia, che qui esce dalla dimensione nazionale (giapponese) per assumerne una più cosmopolita (l'ambientazione è interamente europea). Se la macrotrama si muove in modo tutto sommato convenzionale (in una storia del genere, ci sono dei passaggi sostanzialmente obbligati), come al solito sono lo stile coinvolgente e l'attenzione per i personaggi a lasciare a bocca aperta. I comprimari sono caratterizzati in modo eccellente, ma è ancor di più la moltitudine di personaggi di contorno (alcuni dei quali compaiono solo per un pugno di tavole) a mostrare appieno il talento del mangaka: bastano due vignette e pochi dialoghi a definire un carattere, a farci affezionare, a dare spessore alla narrazione e alle interazioni fra gli "attori" di questa avvincente vicenda.

Le pagine scorrono che è un piacere, e quando si è arrivati alla fine del quinto volume, se ne vorrebbe ancora, e ancora, e ancora. Insomma, spero davvero che J-Pop annunci quanto prima la trasposizione della terza stagione del manga, intitolata Blue Giant Explorer, nella quale Dai si reca (finalmente!) in America.

Ho letto una raccolta di storie brevi di Rumiko Takahashi della Star Comics -il Bouquet Rosso- bel mix di storie comiche ed intimistiche! Quella da cui è preso il titolo della pubblicazione, per me è un mezzo capolavoro, tutte le altre molto belle, ve lo consiglio!

Bimbi belli,
Mi è stato regalato Look Back di Fujimoto.
Non ho mai letto un manga in vita mia (eccetto il primo e secondo numero di Vento Aureo, ma quella è una storia molto lunga) quindi sarà un'esperienza mistica.
Se non muoio istantaneamente per lo shock culturale mando opinione.

Bimbi belli,
Voi lo sapete che uno dei miei personaggi preferiti IN ASSOLUTO è Polpo di Vento Aureo?
Avevo addirittura iniziato a scrivere una lunga analisi dove mettevo per iscritto tutti gli appunti che avevo preso nell'arco di tipo tre anni però poi ho lasciato stare perché mi ero accorta che metà di essa ero io - una stronza che legge solo Dylan Dog e venera come divinità la scuola bonelliana - che mi stupisco di cose che nei manga sono normali e le trattavo come una grande scelta stilistica mai fatta prima.

Non ricordo, quella è una scena del manga che tu hai ridisegnato?

A proposito del topic, segnalo l'ultimo manga di Taiyo Matsumoto, Tokyo Higoro. Si tratta del nuovo gioiello di un autore che non mostra segni di cedimento, anzi, mi spingo a dire che questo è uno dei suoi titoli migliori. Si parla ancora una volta (ma per lui è la prima) di mangaka e del mondo dell'editoria giapponese, ma lo si fa "alla Matsumoto", con quello stile intimistico, ellittico e un po' svagato che è tipico delle sue sceneggiature; e anche stavolta, come sempre, l'equilibrio che raggiungono i vari elementi della narrazione è mirabile. In più, il suo tratto ha raggiunto una delicatezza, una fluidità e una grazia degne di nota. In sintesi: un altro fumetto bellissimo da uno dei maestri.

Sì, è la scena subito dopo il test dell'accendino, quando Giorno torna alla prigione e Polpo si congratula con lui e gli da il badge della banda.

Per me il punto è un po' anche questo, Polpo è un personaggio assolutamente incredibile però non se lo ricorda nessuno. Ora, nessuno è un parolone, però di tutta la gente che conosce JoJo a cui ho chiesto, nessuna di loro si ricordava chi è Polpo - ed anzi dovevo essere io a ricordarglielo descrivendo loro il personaggio. È da un paio di anni che sto spingendo la gente a rileggere il test dell'accendino con occhio più attento, con parziali successi e completi fallimenti (i miei amici sono preoccupati per la mia salute).

Brava, ICERRR