Cravenroad7

che sciocca stavo per rispondere.... poi ho visto...


anyway dico la mia su groucho e concordo in pieno con dogamy, anzi rilancio e affondo:
groucho, come è stato usato negli ultimi anni, rappresenta l'emblema dello stupro che è stato perpetrato ai danni di tutti i personaggi.
così come il dylan bofonchione giudicante, groucho è diventato un povero imbecille decerebrato che quasi sempre irrompe, dice una battuta insulsa e scompare.
groucho, per me non è questo.
groucho è un personaggio strampalato, di grande umanità, con una psicologia e un'essenza quasi magica, che negli anni per ignavia e incapacità degli autori è diventato una parodia odiosa di se stesso.
così come parodia di se stesso è diventato bloch.
così come era, poteva tranquillamente non esistere all'interno dell'albo.
non sempre, a volte gli interventi di groucho mi hanno fatta piangere dalla commozione.
spero ritorni quello che era, quello che è stato.

Sarebbe il caso di ritornare alla storia del mese...prima della pensione, la nostra...

ALOHA TFR

storia molto carina,mi ha tenuto incollato alla sedia. La morte è sempre il mio personaggio dylandoghiano preferito,adoro i dialoghi che ha con l'old boy!
belli anche i disegni,Brindisi l'ho trovato decisamente in forma!

[...]


Soggetto: 5 +
Sceneggiatura: 7 1/2
Disegni: 9 - -
Copertina: 6 +
Frontespizio: lassamoperde
Redazionali: ad libitum, sine libidini
Pompaggio: + 60°
Aspettative: - 90° (ma non per me)


ALOHA NUOVA FASE... NUOVE ABITUDINI

Per me c'è un abisso. Forse Pierino è più simile a quel tipo di comicità. Bah, sarò io che vedo il pelo nell'uovo.





Io invece ne ho conosciuta una sola alla quale è piaciuto quel film (tra l'altro, non scherzo, aveva problemi psichiatrici ), e quelle che non si esprimevano non conoscevano il film...
Io non darei così per scontato che quel genere di film possa piacere alla massa, anzi anche in generale i film di Mel Brooks fra i miei conoscenti non piacciono. E conosco persone di livelli culturali molto diversi, dall'operaio al filosofo per intenderci.

Non so, a me sembra evidente che si tratta di una comicità vecchio stile, se agli autori non importa, amen. Se gli interessasse svecchiare Dylan Dog e renderlo più appetibile al pubblico giovane/giovanissimo, la comicità di Groucho è la prima cosa da cambiare. Mia idea ovviamente.
Il fatto che "il cambiamento" riguarda il pensionamento di un personaggio a mio avviso trasmette la volontà di riacciuffare i vecchi lettori che già conoscono il setting, più che attrarne di nuovi che manco sanno chi è Bloch.

Idea discutibile.
I Fratelli Marx avevano una comicità assolutamente innovativa per l'epoca, tanto da influenzare generazioni di comici futuri con il non sense, su tutti Woody Allen.
Il solo dato di tradizione inserita nel loro porsi al pubblico era costituito dal creare una maschera identica per ogni film, simile a quella di Charlot ad esempio.

Che FJ possa piacere ad una persona con problemi psichici, mi rende onore, essendone una fan sfegatata ( dei malati di mente e del film di Brooks...)
Quel genere di pellicola, poi, la scinderei dall'altra filmografia di Brooks, essendo nettamente superiore e di stampo quasi lirico, per ambientazione e recitazione ( finale a parte che svacca parecchio...) a tutte le altre del regista.





Parlavo recentemente, è ovvio. Direi da quasi 100 numeri a questa parte, più o meno.

Comunque l'errore più grande sarebbe considerarla una storia come tante altre. E' una Morte che ruba e una Morte che rende. Una Morte che passa e una Morte che stà. In questo caso è una Morte che è stata e una Morte che ha reso. Porgendo la mano a lui che non è niente, in mezzo all'altra gente.. e tu sarai il primo, come vorrà la sorte, a danzare con lei la danza della Morte!.. E' morto Bloch, viva Bloch!

Ma sì, in fin dei conti è solo un capolavoro.

Si,decisamente...
Grande attore,"Fronte del porto"..."Un tram che si chiama desiderio".

Riguardo Groucho: intendevo che a me piaceva la sua natura partecipe, il suo spirito di partecipazione (come quando in Jack Lo Squartatore si veste da donna per fare da esca)... Poi invece è stato mutato in un "battutaro zombie".

Questa volta il 'come' riesce parzialmente a salvare il 'cosa' viene raccontato in questo albo. Il che è tutto dire. . .
eventuali SPOILER ma non credo. Alla fine il tanto atteso albo del pensionamento di Bloch, più che una bella storia sul nostro ispettore, si rivela solo essere un mattoncino messo là x costruire il nuovo Dylan del futuro presente. Diciamo che si assegnano le parti x le storie a venire. Bloch viene accompagnato alla porta di Scotland Yard senza particolari sussulti, qualche situazione divertente, alcuni buoni dialoghi e siparietti, ma come penso tutti avranno già notato. . con una storia clamorosamente priva di originalità, una summa di cose già viste e riviste. . sarà una metafora del vecchio, in tutti i sensi, che se ne va? Speriamo davvero! Soprattutto di non vedere mai mai mai mai più sta Morte qua! Davvero sarei curiosa di sapere di chi è stata l'idea del soggetto di questa storia. . . della buona Paola? Del curatore? Spero proprio non di Sclavi o peggio di un brainstorming a livello di brezza tropicale. . ma se dovessi scommettere una banconota da 2 euro, punterei forte sul curatore. La Barbato ci mette molto del suo e riesce a sceneggiare in maniera discreta un soggetto davvero banale. I disegni aumentano ancora la qualità della storia, quindi quest'albo è ampiamente sufficiente ma nella stessa misura dimenticabile. Da qui a non molto ci si ricorderà solamente del pensionamento, certo non di altro. Speriamo con questa storia si siano chiusi i conti con il recente passato e si possa finalmente vedere quelle grandi storie che ci sono state promesse da un anno ormai. Speriamo. . chi di speranza vive. . magari non muore con un colpo di falce rovesciata, che fa tanto manga. Un ulteriore passo falso sono state le evidenti citazioni profuse a man bassa. . troppo telefonate e messe là solo perché in un albo di DD ci devono essere. Un pò come i vecchi personaggi ripescati da Gualdoni.

Soggetto: 7
Sceneggiatura: 7
Disegni: 8/9
Copertina: 8 (ho trovato appropriato e di buon gusto l'omaggio allo storico fumetto: The Amazing
Spider-Man)

Ho provato del sincero imbarazzo dopo aver letto l'albo della svolta epocale.
Imbarazzo nei confronti di chi ha avallato, scritto e revisionato questa storia.
Un soggetto di vecchie situazioni già usate e abusate (ebbasta con 'sta Morte!) che sarebbe stato inadeguato anche come filler.
Mai letto una Barbato tanto sottotono. Anche nei bistrattati celebrativi di sua competenza si percepivano l'impegno ed il mestiere di un'autrice che sapeva sempre dove andare a parare. Magari passando per la scorciatoia del sentimentalismo (e quanto sarebbe servito in quest'occasione...), ma il bersaglio lo raggiungeva sempre.
Azioni e parole si susseguono svogliatamente, senza meta, senza convinzione, senza logica (parliamo dell'uso dello specchio e della falce?!) per decisamente troppe pagine, cercando di spiegare cose che non interessano e non servono.

È ormai evidente, ai miei occhi, il fallimento artistico.
La Fase 2 è solo riuscitissimo marketing mascherato da rinnovamento strutturale irrilevante, quando alla testata serviva banalmente recuperare storie di qualità, magari ad opera di autori nuovi ed ispirati.
Missione compiuta quindi.
Per almeno un anno le vendite andranno a gonfie vele con Recchioni salvatore dell'azienda ma non del personaggio, gettato nel tritacarne del comodo citazionismo autocompiaciuto (la pedanteria geek con cui Dylan sfoggia il suo sapere su WalkingDead è una ruffianata gratuita al lettore che non gli è mai appartenuta).
Non che Dylan Dog sia mai stato una fucina di originalità. Ha sempre vissuto sul filo del plagio. Ma quello che Sclavi (e spesso anche Chiaverotti) riusciva a fare come nessuno era prendere ciò che amava, smontarlo e ricucirlo su misura della sua creatura, rendendolo proprio ed incredibilmente unico.
Ora questa pratica è attuata in maniera maldestra rendendo Dylan goffo in ogni situazione. Il suo interagire con Nora e la Morte è esemplare. Con la prima non si scompone minimamente alla scoperta della sua condizione sospesa e poi prova pure a farsela (per forza ogni buco è trincea Dylan?) all'improvviso, così, senza un minimo di dialettica emotiva che giustifichi il suo desiderio. Con la seconda (la Cupa Mietitrice?!) addirittura conversa come con un'amica!
Bei tempi quando di fronte all'irrazionale il vecchio indagatore si interpellava su presunti tumori al cervello…

La copertina è la cifra del ridimensionamento di cui bisogna prendere atto.
Tra la scelta di Golconda e quella di Spiderman c'è l'abisso che separa l'innovazione dall'omologazione.

MAI PIÙ, DYLAN DOG
Sarebbe stato un titolo più adatto.

...Vangelo...

ammetto che sinceramente non mi aspettavo che su questo albo ci sarebbe stata questa netta divisione........
PS: non toccate Groucho......vero che negli anni è stato messo in un angolino, ma è un personaggio che puo' e deve dare valore aggiunto alla serie..semplicemente tornando ad essere quello degli esordi!!