Cravenroad7

CONTIENE SPOILER

Il mio voto è "accettabile" perchè l' autore ha svolto un compito tecnicamente valido e coerente con quanto presumibilmente gli è stato chiesto, ma sono più in linea con chi non ha apprezzato molto la storia.
La questione del nome di Bloch è stata approfondita fin troppo ed entrambe le posizioni emerse sono condivisibili. E' vero che parliamo di un artificio narrativo che ci può stare, ma poichè innegabilmente comporta una forzatura, me lo sarei riservato per qualcosa di più incisivo, che avesse delle conseguenze impattanti, per cui valesse la pena giocarsi la carta. Sapere il nome di Bloch in questo modo non aggiunge nulla. E' per questo che ci si concentra così esageratamente sulla non verosimiglianza della circostanza. Perchè non c' è altro su cui discutere. E' un' informazione messa lì tanto per, senza conseguenze di sorta.
Per quanto riguarda la storia, anche questo mese la priorità è mettere al corrente il lettore delle novità dell' universo di Dylan. Ora sappiamo che Bloch si è trasferito in campagna, che probabilmente condurrà una vita da pensionato che ben si identifica col concetto di orrore secondo la filosofia dylaniata e che per fortuna avrà ancora a che fare ogni tanto con casi polizieschi e soprannaturali che non lo lasceranno in pace neanche lì. Il nuovo Bloch che viene a tratteggiarsi non mi esalta, lamentoso come prima ma ora meno sarcastico e più patetico. La scena della statua la trovo fuori dal personaggio. Non so se il Bloch che conosciamo, cinico, disilluso, sconfitto dalla vita, empatico verso i reietti, avrebbe fatto una paternale da Clint Eastwood in "Gran Torino" a un gruppetto di innocui ragazzini annoiati e soffocati dal provincialismo di un paesello per una scritta disegnata su un cesso di statua.
Venendo alla storia, questa ha una struttura asimettrica che non disdegno, con una prima parte lenta nella quale si descrive in chiave di commedia la nuova vita campagnola dell' ex-ispettore e con una seconda parte più breve in cui la trama accelera consegnandoci una pregevole vicenda horror dalla risoluzione prevedibile ma foriera di un simpatico messaggio politicamente scorretto, cioè che a volte i mostri non hanno il doppiopetto ma sono dei poveri ragazzi deformi. Molto poco dylandoghiano, proprio per questo ad effetto.
Molto riusciti sono i siparietti non-sense di Groucho, quello della scena al tavolo dei sosia dei divi del muto e quello della telepatia. Magari Groucho fosse sempre usato così, con questa vena poetica di assurdo.
L' impressione finale è ancora una volta che in questa fase la precedenza vada all' inserimento graduale dei nuovi elementi e probabilmente sarà così anche il mese prossimo. Va bene. Ma io sono ansioso di terminare i preliminari e iniziare a leggere le storie vere di Dylan Dog, quelle che emozionano.

Letto e piaciuto. Penso che la discussione sul nome di bloch non sia importante, sinceramente per noi, per dylan e per i suoi conoscenti/amici sarà sempre "l'ispettore bloch", il nome di battesimo non è mai stato importante e, sinceramente io non me l'ero manco mai chiesto come si chiamasse. Quello che conta credo che sia la voglia di innovazione, di cambiamento e di offrire qualcosa di nuovo che ridia anima ed essenza al personaggio. Quelle che stiamo leggendo, sono storie di transizione, per niente facili da scrivere e un po' toste da leggere. È una fase di rodaggio, inutile cercare il pelo nell'uovo,diamogli tempo e fiducia,credo che non ne rimarremo delusi.

In ogni caso, far disegnare a Nizzoli una storia senza tette è criminale. Questo andava detto.

C'era molta attesa attorno al nome di Block fin dalle anticipazioni ed è l'unica cosa che nessuno osa spoilerare. Direi che era una delle cose più importanti del nuovo numero. Altrimenti se fosse di poco conto lo si sarebbe già scritto ai quattro venti.

Megaquotone!!!

Ultima cosa per Regal e Rrobbe sulla discussione che avete fatto prima sull'età attuale di Dylan...
Nel numero 100 viene rivelato da Sclavi quanti anni ha Dylan Dog nella sua "ultima avventura".
A pagina 72 Dylan dice di ritrovarsi dopo il salto temporale di 3 secoli all'età di 18-20 anni e poi a Scotland Yard..
E a pagina 86 Dylan Senior dice a Xabaras che per Dylan Dog da quel momento sono passati 18 anni ( tre volte sei).
Quindi nel numero 100 l'età di Dylan è di 36-38 anni: ed è l'ultima storia di Dylan Dog in ordine cronologica ( se escludiamo il Pianeta dei Morti).
Quindi ha senso che Rrobbe e co dicano che Dylan Dog abbia 35 anni circa. Perchè nella sua ulima avventura ne avrà 36-38.
E per il fatto della data odierna.... sì quello crea confusione: ma essendo un fumetto sempre contestualizzato nella realtà presente è logico che si creino queste problematiche di "Calendario".

Ehi! Questa non la ricordo!
Mi rammenti dove?

sì, è nella storia "Marionette" contenuta nel Gigante numero 3

OT random:
Travis non ha mai detto il nome a martin, glielo ha spiegato un prete amico comune.
Non esistono spiegazioni valide al non invecchiamento di Dylan dal punto di vista razionale, mesmerizzazione compresa (varrebbe per lui, ma... Groucho? Bloch, che aveva almeno 18 anni alla fine della Seconda Guerra? Tutti gli altri?).
La sola spiegazione (il)logica l'ha fornita tra le righe Sclavi in Ucronia.

Grazie mille, non avevo proprio letto il numero 100.

Se avessi letto la discussione con attenzione ti saresti accorto che quella che intendevo definire era l'età anagrafica di Dylan, non gli anni che dimostra, che sono e saranno sempre (intorno ai) 33 nelle storie regolari. E, sempre se avessi letto con attenzione, avresti visto che il Rrobe ha affermato che per lui Dylan è in attività da "15-16 max 18 anni", non da 2, se come dici tu ne ha 35. Ne dimostrerà sempre 33, il problema era trovare un accordo sull'età reale e su quanto tempo fosse passato dal numero 1 al 340.

Detto questo, il pianeta dei morti è l'ultima storia in ordine cronologico? Eh?
Apparte che avviene in un universo parallelo, separato dal futuro "canonico" della testata principale, ma soprattutto se si deve parlare di futuro remoto, parallelo, tangente o principale che sia, le storie "scelte sbagliate", "i killer venuti dal buio" (finale), "tagli aziendali", "il sogno del minotauro" e tante altre, salutano da lontano...

A margine, sperando di chiudere definitivamente questa discussione stantia, l'unica cosa che volevo dire non era dimostrare l'età di Dylan ma solo che, quando qualcosa non viene detto espressamente in un opera, il resto è speculazione ed ognuno può pensare quello che più gli piace. Mai però andare a dire agli altri "io ho ragione e tu torto" sulla base di teorie personale. Se io ti dico che Dylan è fascista e tu mi critichi, hai ragione perché dalle storie emerge chiaramente che non lo è. Se io ti dico che Dylan tifa Liverpool, posso benissimo farlo. Tu puoi dirmi che sbaglio, ma finche non lo vedo detto nel fumetto, può essere così. Che poi, Il Rrobe ironizzava sul fatto che per me Dylan fosse in attività da 30 anni, avendo così 60 anni lui ed 80 Bloch, ma nel topic ha ammesso che per lui è in attività da 16, quindi ha detto più o meno la stessa cosa, e cioè che per qualche motivo non invecchia nonostante anagraficamente abbia più anni, dato che se la matematica non è un opinione, essendo in attività da 16, ne ha 49. Fine OT definitivo, sorry

Ragazzi, please, basta OT sull'età di Dylan.

Eh beh Kowalsky anche io sono il sosia di Cary Grant e mi faccio chiamare cosi', pero' non vuol dire che sia il mio vero nome ...Lo stesso puo' essere per il nostro Groucho!

D'accordo su tutto.