Cravenroad7

Appena riletta, spinto dall'onda emotiva del meraviglioso inedito scritto da Accatino.

SPOILER

Me la ricordavo molto bella, ma mi sbagliavo: è straordinaria!
Nicola Mari al top della forma, una serie di sequenze da antologia: il dialogo tra i genitori di Reuben pag.68-69, lo zapping tra gli orrori televisivi pag.74-75 (sembra di vedere "Pomeriggio 5", "Quarto grado" e "Porta a Porta! Brrrrr...), il fantastico cameo di Jenkins come dio (= Sclavi) comanda, la telefonata a Groucho pag.78-79 (unica apparizione del personaggio nell'albo, ma più che sufficiente per darci un Groucho in ottima forma), l'incontro tra Reuben e Jane ("quando mi raggiungerai in europa?"), il ritorno del manicomio di Harlech, il finale con l'ultimo viaggio di Reuben....ma soprattutto Bloch...tutte le sequenze in cui appare, ogni singola vignetta, ogni battuta che dice, da quelle drammatiche ("dio, come sono stanco...") a quelle dissacranti (Dylan: "Francis Cantrell si è suicidato?" Bloch: "Mm-mmm" Dylan: "E si sa il perchè?" Bloch: "Non gliel'ho chiesto"); credo che quello di questo albo sia uno dei migliori ispettore Bloch di sempre (e per sempre intendo dal numero 1 in poi).
Rimane un pelino al di sotto di "L'assassino della porta accanto", ma dargli un voto al di sotto dell'8,5/9 per me è impossibile.
Ora non mi resta che rileggere anche "La vita rubata", che però mi era già capitato di rileggere una volta in passato e che ricordo nitidamente essermi piaciuta un casino all'epoca della sua prima uscita nel terzo Maxi (tanto che l'ho sempre considerata il capolavoro della suddetta collana)
Certo è che se Accatino dovesse diventare una presenza più costante nella serie e rimanesse sui livelli di queste storie....c'è da leccarsi i baffi!!!
Speriamo......

Da un soggetto poverissimo Accatino tira fuori una sceneggiatura superba, fatta di poche ma incisive battute, piccoli ma significativi gesti, sguardi che Mari contribuisce a rendere carichi di disperazione, angoscia, disagio. Apprezzabile l'assenza di spiegazioni superflue, alla fine non rimane nulla di sospeso (sarebbe stato così importante che la "talpa" a Scotland Yard fosse stata apertamente smascherata? Poi era già successo in passato). Bloch giganteggia, Dylan si strugge per un'indagine in cui non avrebbe voluto trovarsi coinvolto. Dubbi morali e critica ai media, già accennata di sfuggita anche nella "Vita Rubata". Mari molto bravo a disegnare un albo che sulla carta non pareva adattissimo a lui.
Se vogliamo trovare difetti potremmo parlare di storia poco dylan-centrica, che forse ha determinato il suo "esilio" sull'Almanacco piuttosto che sulla serie regolare.
Molto buona.

Una lezione di sceneggiatura. Niente da fare, veramente un'ottima storia, forse la migliore apparsa su un almanacco dopo il 1994.

Non c'è la votazione qui, volevo dare il mio ottimo, un 9 pieno alla storia di Accatino.

Molto bella e triste

Una storia davvero bella e appassionante.Ottima sceneggiatura di Accatino,capace di inchiodarti alle tavole pure in una narrazione non caratterizzata da ritmo,velocita',eventi.Ma con pulizia,ordine,e soprattutto personaggi interessanti e ben descritti.Tema difficile,la pazzia.Affrontata con disincanto e malinconia.Che tra l'altro regna anche per gli altri personaggi,tutti coinvolti sullo stesso partito e con gli stessi toni.E' veramente una vicenda amarissima,e a suo modo commovente quella del protagonista.Semplice,ma efficace.Dalla prima all'ultima pagina.

la strada per babenco
accatino dà subito l'idea di uno che la sa più lunga degli altri, la trama è risicata e risaputa, ma la sceneggiatura è encomiabile
ottimi i dialoghi del duo insonne, alternati a tante vignette mute che dicono tutto, immersi nella china parossistica di un magistrale mari
cose divertenti sparse: i navajos, la logorrea del nuovo direttore di harlech, dylan scambiato per hugh grant, la tazza di eraserhead
ci si chiede come è possibile che certe storie non siano state pubblicate sulla serie regolare, stesso dicasi per "il lago nero" mah
gli articoli sempre ben fatti anche se ormai eravamo entrati in un'epoca in cui l'almanacco non aveva più l'appeal, con internet e tutto il resto
copertina simpatica

voto 8+

Buonasera,
ho votato Buono a questa vicenda, soprattutto per la gestione dei personaggi, dei dialoghi (in particolare tra Bloch e Dylan) e dell'interazione tra gli ottimi disegni e la vicenda; anche se la storia in sé è semplice e lineare è stata resa in modo appassionante.
Baron Karza